Entrata in vigore del nuovo regolamento Agenti FIFA: adesso c’è una data ufficiale!

Pochi mesi fa davamo conto dell’approvazione del nuovo Regolamento degli Agenti FIFA da parte del Comitato Esecutivo della Fédération Internationale de Football Association, che, a quel punto, avrebbe solo avuto bisogno del definitivo placet del Congresso della Federazione per entrare ufficialmente in vigore.

Quel momento è arrivato, e da San Paolo del Brasile – dove si è tenuto il 64° Congresso della FIFA – ci fanno sapere che tutte le modifiche al vecchio Regolamento hanno finalmente passato il vaglio della commissione, rendendo così ufficiale il nuovo testo*, che entrerà in vigore il 1° Aprile 2015, in modo tale che la 209 associazioni aderenti alla federazione abbiano il tempo necessario per adottare il nuovo regime.

La gestazione del nuovo Regolamento, però, va ben oltre il marzo del 2014, poiché la necessità di modificare il sistema precedente si era già avvertita nel Congresso del 2009, ponendo le basi di quello che si è poi rivelato un iter particolarmente lungo e soggetto a modifiche e ripensamenti.
Obiettivo della revisione, secondo i portavoce FIFA, è quello di proporre un sistema trasparente e più semplice, ben lungi dal voler eliminare la figura dell’agente di calciatori. Tale excusatio non petita, però, non fa dormire sonni tranquilli ai professionisti dell’intermediazione sportiva, che dovranno comunque prepararsi ad accettare i profondi cambiamenti in atto.
Il Regolamento – si legge nella nota ufficiale – è dedicato a tutti coloro i quali offrano servizi a calciatori e/o società sportive, mirati a promuovere la sottoscrizione di contratti di lavoro sportivo e/o trasferimenti di atleti fra club.

Analizzando la nuova disciplina, ciò che colpisce, in prima istanza, è il mancato cenno al sistema di accesso alla professione, sostituito dal riferimento a standard professionali minimi, nonché ad un metodo di registrazione degli intermediari, a cura delle federazioni di appartenenza.
Ogni volta che l’intermediario parteciperà alla conclusione di un affare avrà l’obbligo di registrare tale operazione, unitamente alla sottoscrizione di una dichiarazione con la quale il professionista affermerà di aver agito in conformità agli statuti e i regolamenti FIFA, nonché a quelli della federazione di appartenenza.

Con questa sorta di autocertificazione, inoltre, l’agente dichiarerà di avere una reputazione impeccabile e di rispettare il segreto professionale e le ragioni di privacy dell’atleta. Ragioni che, tuttavia, non sembrano riguardare l’intermediario stesso, il quale sarà obbligato, viceversa, a rendere pubblici gli onorari riconosciutigli dalle società sportive.
Uno degli obiettivi della nuova normativa è proprio quello di perseguire una sorta di razionalizzazione delle retribuzioni, da stabilire entro il tetto massimo del 3 % dell’ingaggio totale dell’atleta. Sul punto, è opportuno specificare il divieto assoluto di qualsiasi pagamento nei confronti dell’intermediario, quando il giocatore è un minore di età.
In materia di sanzioni disciplinari, alle federazioni nazionali sarà riconosciuta una certa libertà nella loro individuazione, ferma restando la competenza della Commissione Disciplinare della FIFA per i casi che saranno portati alla sua attenzione.

Fin qui gli aspetti più importanti delle normativa. Tanto premesso, non possiamo fare a meno di registrare, fra gli addetti ai lavori, una certa diffidenza verso queste innovazioni, giustificate dalla FIFA in nome della trasparenza delle operazioni commerciali e del contenimento dei costi da parte delle società.
Dall’altra parte, le reazioni dei procuratori sportivi più noti parlano di liberalizzazione selvaggia, burocrazia eccessiva e inutile, minore tutela per l’atleta**.
A giudicare dalle premesse, si può agevolmente prevedere che questi cambiamenti non passeranno inosservati, né indenni dalle rimostranze e dalle polemiche sollevate dalla associazioni di categoria.
Come sempre in questi casi, sarà il campo a parlare, ma non quello verde degli impianti sportivi dove si affrontano le squadre di calcio di tutto il mondo, bensì quello, meno spettacolare ma altrettanto competitivo, degli uffici delle società e delle aule di tribunale, dove gli atleti dell’intelletto in giacca e cravatta combattono ogni giorno per far rispettare i diritti dei propri assistiti: i professionisti dell’intermediazione sportiva, quelli che chiamiamo – non si sa ancora per quanto – Agenti FIFA.

Avv. Carlo Rombolà



*http://www.fifa.com/mm/document/affederation/footballgovernance/02/36/77/63/regulationsonworkingwithintermediaries_neutral.pdf
**Interviste a Giovanni Branchini: http://www.calciomercato.com/news/la-fifa-liberalizza-il-mondo-degli-agenti-di-calciatori-ecco-cos-203100 e Dario Canovi: http://www.calcionews24.com/esclusiva-dario-canovi-abolizione-dell-albo-e-una-fesseria-l-intermediario-va-contro-le-leggi-italiane-371428.html

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