Management degli atleti: immagine, comunicazione, sponsor e post carriera. Intervista a Lorenza Guerra Seragnoli presidente LGS SportLab




"Lavorare per gestire il successo" è questo lo slogan principale di LGS SportLab società che opera nel mondo dello sport e dell'intrattenimento, specializzata nel management di atleti e nel supporto agli sport-maker. 
LGS segue i propri campioni a 360° curandone l'immagine, la comunicazione, la relazione con gli sponsor e i media, ma anche servizi per il fine carriera; affianca inoltre le aziende per ottimizzare gli investimenti nello sport, nell'intrattenimento e in progetti di formazione.

Tra gli atleti che si affidano a LGS SportLab ci sono: Valerio Aspromonte, Martina Grimaldi, Amaurys Perez, Tommaso Rinaldi, Romano Battisti, Carlo Molfetta, Rossella Fiamingo, Edoardo Gori, Flavia Tartaglini e tanti altri ancora.


Nell'ottica di approfondire gli aspetti legati al management degli atleti, all'organizzazione degli eventi e al mondo delle sponsorizzazioni, Sport Business Management ha intervistato Lorenza Guerra Seragnoli presidente di LGS SportLab.

Come nasce l'idea di una società di management, coaching, formazione e consulenza rivolta agli sportivi professionisti?

L'idea è nata quando lavoravo nel 2002 alla Fortitudo basket e mi sono resa conto che tutte le figure che ruotano intorno agli atleti pensano esclusivamente all'aspetto tecnico escludendo quello umano, tralasciando quindi elementi fondamentali per la crescita della persona. Ho visto tanti giovani talenti bruciati perché non avevano persone accanto in grado di capire le loro caratteristiche mentali e il loro potenziale umano, qualcuno che si rendesse conto che ogni atleta è una persona diversa con le proprie specificità. Ho visto atleti infortunati che non riuscivano a uscirne perché mentalmente troppo deboli o atleti a fine carriera che non erano pronti a questo importante momento di transizione della loro vita e hanno bruciato tutto ciò che avevano costruito in tanti anni.
Ecco perché nel 2010 ho pensato di fondare LGS SportLab, una società di management sportivo e agenzia marketing e comunicazione nel settore sport ed entertainment.

Nonostante sia una società giovane, LGS SportLab ricopre già un ruolo di primissimo piano nel panorama sportivo. Qual è il segreto di un così rapido successo?

LGS si sta iniziando a ritagliare un ruolo nel panorama sportivo, credo che il cammino sia ancora lungo e impegnativo ma, proprio per questo, stimolante. Quello che ci ha sempre caratterizzati è la determinazione, l'ambizione, la passione, l'approccio costruttivo e propositivo, l'attenzione ai risvolti sociali e valoriali sottesi.

Attraverso le vostre attività seguite l’atleta a 360° gradi: prima, durante e dopo la sua carriera. Quali sono i servizi più apprezzati e richiesti dagli sportivi?

La maggior parte degli atleti con cui lavoriamo è interessata alla nostra attività di gestione immagine, ufficio stampa e ricerca sponsor. Creandosi un rapporto di conoscenza e fiducia reciproca, nel tempo abbiamo notato un crescente interesse anche per i servizi di coaching e di supporto nutrizionale. In base all'età, al momento della carriera in cui si trova l'atleta e alle esigenze, infatti, cominciamo poco alla volta a proporre dei percorsi di crescita più approfonditi.

I servizi che offrite sono realizzati in modo personalizzato in base alle esigenze e caratteristiche dell’atleta?

Assolutamente sì, e questo è proprio uno dei nostri punti di forza: cerchiamo di fare il possibile per andare incontro alle esigenze dell'atleta perché ognuno di loro è una persona con specificità, aspirazioni ed obiettivi diversi. Il nostro metodo di lavoro prevede lo sviluppo di un progetto veramente personalizzato sotto tutti i punti di vista: dalla pianificazione strategica, ai contenuti, fino all'organizzazione logistica.

Per un corretto e vincente abbinamento sponsor-atleta, quali sono gli aspetti principali da tenere in considerazione?

Per prima cosa deve esserci una comunione e condivisione di valori, obiettivi e di un percorso tra l'azienda sponsor e l'atleta. Questo come primo passo per poi trovare la chiave per le sinergie vincenti tra l'atleta o lo sport-maker e i prodotti, i servizi le attività dell'investitore. In tutte le operazioni, noi valutiamo ogni minimo dettaglio: l'aspetto agonistico-sportivo, l'ambito di coaching e valoriale, la "storia" da raccontare e questo lavoro preparatorio è, nella nostra filosofia, imprenscindibile per individuare un volto per una campagna o il nuovo testimonial per un'azienda. Fa parte del nostro DNA e dei principi per cui ho fondato LGS SportLab ed in cui credo. E i nostri partner e clienti lo apprezzano molto.

Il fine carriera è una delle attività principali di LGS SportLab e siete stati tra i primi in Italia a lavorare su questo aspetto. Come preparate gli atleti, dopo l’attività agonistica, ad affrontare le sfide del futuro?

Il fine carriera è un momento molto delicato nella vita di ogni sportivo e il nostro obiettivo è offrire servizi che aiutino gli atleti ad affrontare questo passaggio in modo consapevole e preparato. Oltre a consulenze di tipo psicologico e nutrizionale, proponiamo agli atleti anche un percorso di orientamento volto ad individuare capacità e competenze acquisite durante la carriera sportiva, a imparare a proporle in altri contesti lavorativi e a definire un nuovo percorso professionale. Con gli atleti con cui abbiamo un rapporto di collaborazione continuativo, iniziamo fin da subito, senza che loro se ne rendano conto, a stimolarli per farli riflettere su se stessi, sulle loro aspirazioni e sul loro futuro.

In Italia il mercato delle sponsorizzazioni è in calo, quali possono essere le possibili soluzioni per rilanciare gli investimenti nello sport?

Lo sport è un fenomeno praticamente unico per potenzialità, seguito, notiziabilità e, quindi, driver di business molto potente, pertanto credo che oggi sempre di più le aziende e i player sportivi debbano cercare operazioni strategiche che stimolino attività di ingaggio e di condivisione di passioni e interessi con il consumatore. Ritengo che il concetto tradizionale di sponsorizzazione come elemento principale per la brand awareness sia superato per l'intervento di vari fattori come la congiuntura economica, la globalizzazione, i new media che hanno abbattuto barriere incidendo anche su modalità di fruizione e comunicazione in generale e dello spettacolo sportivo. Per questo, per un rilancio bisogna investire in progetti innovativi, strategicamente coordinati e caratterizzati dalla apertura a nuove idee. Alcune società sportive e Federazioni lo stanno facendo e questo è un passo per invertire il trend.

Tra i tanti servizi, offrite anche modelli innovativi di sponsorizzazioni, può farci qualche esempio?

Oggi le aziende cercano sempre più sponsorizzazioni incisive che valorizzino il messaggio a loro caro. Un esempio in tal senso è la campagna Olio Cuore che ha ripreso in chiave moderna, su piattaforme nuove, un messaggio che tradizionalmente si associa al marchio in questione. Dal punto di vista delle partnership degli atleti, stiamo inoltre lavorando per valorizzare il contributo, anche tecnico, che gli stessi possono dare all'investitore nello sviluppo delle proprie attività, superando il concetto tradizionale di testimonial e quindi di semplice sfruttamento dell'immagine. In diversi casi l'atleta può rappresentare un investimento in grado di generare ulteriori benefici all'attività di chi lo affianca. Su questi punti, anche i nostri modelli di proposta "Road to Rio 2016" si caratterizzeranno per consentire alle aziende di valorizzare, con il supporto della struttura di LGS SportLab, la partnership con i propri atleti.

Oltre ad attività one to one con atleti, lavorate a stretto contatto anche con Leghe e Federazioni. Che tipo di formazione e servizi di consulenza offrite?

In questi anni abbiamo sviluppato e realizzato diversi progetti con Leghe, Federazioni e Società Sportive dedicati ad atleti senior e junior. Con gli atleti senior lavoriamo soprattutto sulle loro capacità comunicative e relazionali con corsi strutturati ad hoc. Per i settori giovanili, invece, proponiamo diversi interventi formativi volti, in particolare, ad accompagnare gli atleti in un percorso di crescita non solo professionale, ma anche personale, e ogni intervento viene pianificato e realizzato in collaborazione con allenatori e staff tecnico.

Nel prepararsi ad un evento importante, come può essere la partecipazione ad una Olimpiade, per uno sportivo è importante non solo la forma fisica ma anche quella mentale. C’è una maggiore attenzione e interesse da parte degli atleti nei confronti di attività legate alla psicologia applicata allo sport?

Fortunatamente sono aumentate sia le conoscenze sia la consapevolezza da parte degli atleti verso tutto quello che riguarda la propria prestazione sportiva. Per quanto riguarda la preparazione mentale, interessano in particolare gli aspetti legati alla gestione dello stress e del carico emotivo, che comporta il doversi preparare e il dover performare ad alti livelli, e la comunicazione da mettere in atto, non solo con il proprio staff tecnico e con i compagni, ma anche con i media.
Quando si parla di atleti che hanno partecipato già ad altre Olimpiadi, magari ottenendo ottimi risultati, uno dei temi più “sentiti” è quello della riconferma che va preparata per tempo e con tranquillità.

Dedicate ampio spazio ad eventi legati allo sport con una forte componente etica e sociale. Quali sono gli obiettivi e le caratteristiche principali del progetto LGS Junior Team?

L'associazione LGS Junior Team è nata insieme all'attività profit e si inserisce in un più ampio progetto di diffusione e promozione dei valori dello sport realizzato da LGS SportLab.
Riteniamo, infatti, che lo sport trasmetta ed insegni valori importanti per la crescita e l'educazione dei giovani e questo ci ha spinto a creare un'associazione senza scopo di lucro che si impegna a promuovere l'attività sportiva soprattutto tra i bambini e i ragazzi che vivono in condizioni di disagio economico e sociale. In questi anni, poi, stiamo sviluppando diverse iniziative legate alla responsabilità sociale d'impresa coinvolgendo i nostri atleti in attività benefiche a favore di ragazzi e bambini affetti da disabilità o malattie oncologiche e abbiamo deciso anche di supportare e promuovere, tramite l'associazione no profit, iniziative sociali legate allo sport promosse da terzi con attività di raccolta fondi.


Intervista di
Giuseppe Berardi


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