"Muoversi fa bene, fare atletica fa meglio": progetto della Fidal con la Federazione Italiana Medici Pediatri

La Federazione Italiana di Atletica Leggera ha stretto un'alleanza con la FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) per promuovere l'atletica leggera come porta dello sport e della salute dei più giovani.

"Muoversi fa bene, fare atletica fa meglio" questo lo slogan del progetto "8-18" che nella sua fase pilota sta già coinvolgendo 247 pediatri in 11 città di tutta Italia e che è stato presentato ieri a Roma alla presenza, tra gli altri, del presidente della FIDAL Alfio Giomi, del Segretario Generale del CONI Roberto Fabbricini e del vice presidente FIMP Luigi Nigri.

I pediatri (alla FIMP aderisce circa il 90% dei pediatri di famiglia convenzionati con il Servizi Sanitario Nazionale) espongono nel proprio ambulatorio il materiale promozionale di “Atletica è Salute” e distribuiscono ad ogni bambino, da febbraio ad aprile 2016, un volantino (simile a una ricetta) che promuove l’atletica quale porta dello sport e della salute. Il volantino, grazie alla collaborazione con i Comitati Provinciali FIDAL, indica l’impianto più vicino dove poter muovere i primi passi nel mondo dell’Atletica, mettendo in contatto famiglie e società, che accolgono i futuri atleti introducendoli al meglio alla pratica sportiva e offrendo la gratuità per tutto il primo mese di attività. Da una parte così i ragazzini hanno l'opportunità di iniziare a frequentare piste e pedane, dall'altra i club fanno conoscere la propria attività alle famiglie. Sono 11 le città in cui "Atletica è Salute" è gia operativo: Rieti, Vicenza, Modena, Bari, Barletta, Caserta, Catania, Como, Latina, Novara e Prato.

Il commento di Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI: “Far conoscere ed amare lo sport ai giovani è fondamentale per il futuro e la salute dei nostri figli. L’augurio è questi giovani, che cominceranno a praticare l’atletica grazie a questo progetto, fra qualche anno siano parte integrante dello sport italiano, in qualsiasi veste”.

Alfio Giomi, presidente FIDAL: “Siamo da sempre convinti che la promozione fra i giovani sia fondamentale non solo per il movimento, ma anche per la salute dei ragazzi. Questo progetto ha il merito di mettere in contatto le famiglie e le società, grazie a una partnership prestigiosa come quella con i pediatri. Una bella iniziativa, per continuare a costruire l’atletica di domani”. (QUI le altre dichiarazioni)

Luigi Nigri, vice presidente FIMP, spiega come sia cambiato il lavoro dei pediatri, e perché abbiano voluto sposare l'atletica come lo sport più indicato in età evolutiva: “Noi non rispondiamo più semplicemente alla malattia, ma aiutiamo a prevenirla. Invitiamo i bambini nel nostro studio periodicamente, per controllare la crescita ed offrire salute, attraverso un monitoraggio a 360° dello stile di vita. Durante le visite parliamo sia con il bambino che con la famiglia, e attraverso i nostri consigli vogliamo suscitare l’interesse verso l’atletica: una passione che lo aiuterà a crescere nel modo migliore e a diventare un adulto sano”.

Dino Ponchio, che ha presentato il progetto: “Atletica E’ Salute si inserisce in un ventaglio di iniziative promosse da FIDAL con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di cittadini nell’atletica leggera: ne fanno parte fra gli altri Runcard e il Progetto Parchi, ma anche "L'atletica va a scuola" e "Generazione atletica", e la distribuzione di 100 kit nelle scuole primarie di tutta Italia”.

Secondo i dati Istat 2014 il 38% delle persone di età superiore a 3 anni non pratica alcuna attività fisica. Secondo uno studio Doxa, i livelli minimi raccomandati di attività fisica sono ancora lontani dall’essere praticati. I rischi? Fra gli altri obesità, ipertensione, osteoporosi, diabete e cardiopatie. Per il Ministero della Salute è intervenuta Paola Pisanti: “Atletica è Salute è un progetto dal modello innovativo perché trasversale tra sport e medicina. Assolutamente in linea con gli obiettivi del Ministero della Salute: la lotta alle malattie croniche prevedibili, ma non solo. Si parla di andare incontro alle persone e portare la salute nei luoghi in cui vivono, creando, attraverso un circolo virtuoso, una vera e propria cultura del benessere”.



Il progetto si avvale del Patrocinio del Ministero della Salute e di un Comitato Scientifico formato da Esperti, Fondazioni, Istituti di Ricerca, Poli museali, Società Scientifiche che ha il compito di validare e dare evidenza ai messaggi scientifici, diffondere le buone pratiche, organizzare eventi di sensibilizzazione scientifico/culturale. Renato Lauro, presidente commissione medica FIDAL e Rettore Emerito dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata: “Lo Sport può essere fra i migliori veicoli per promuovere il benessere e stili di vita salutari, oltre che un meccanismo di formazione della personalità e socializzazione. Portare i giovani a fare atletica significa avere una popolazione decisamente più sana, con tutto il guadagno per la società che questo comporta”.

Federico Serra, segretario del Comitato Scientifico di Atletica è Salute: “L’atletica è alla base di ogni sport e dall’atletica bisogna partire per migliore il benessere di tutti. Pensando non solo a quei bambini che soffrono di qualche disturbo, ma a tutti, perché tutti hanno bisogno di correre, saltare, lanciare, gesti primordiali”.

Daniela Sbrollini, vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati: “E’ importante essere al fianco delle famiglie ed incoraggiarle nel portare i bambini al campo d’atletica. Perché i ragazzi che fanno sport sono più bravi anche a scuola e perché l’attività sportiva apre la mente, aiuta a socializzare e a costruire un rapporto più sano con la realtà”.

Fonte Fidal.it

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