Presentato il Report Calcio 2016 con tutti i dati economici, finanziari e patrimoniali del sistema calcio

E' stato presentato ieri nella Sala della Regina della Camera dei Deputati in Piazza Montecitorio a Roma. la 6ª edizione del "ReportCalcio" lo studio della FIGC sviluppato in collaborazione con AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC (PricewaterhouseCoopers).

Il Report, strutturato in otto capitoli, analizza i numeri relativi alla dimensione dell’attività a livello professionistico, dilettantistico e giovanile, dal profilo sportivo, mediatico e commerciale delle Nazionali italiane a quello economico, fiscale e previdenziale del mondo professionistico, mentre i dati relativi al numero complessivo di spettatori offrono lo spunto per analizzare la situazione degli stadi italiani. Nel documento sono presenti anche un’analisi dei modelli di governance del calcio professionistico e un benchmark internazionale con i dati dei principali campionati europei e mondiali.

Il movimento economico complessivo del calcio italiano produce un giro d’affari stimabile in circa 13,7 miliardi di euro, dato in crescita negli ultimi 10 anni di oltre il 50%.

Nella stagione 2014/15 vi è stato un peggioramento del risultato netto negativo, che è passato da 317 a 536 milioni di perdita.



Resta critica la situazione relativa all’impiantistica e all’affluenza negli stadi: il riempimento medio della capienza supera infatti il 50% solo in Serie A, per poi scendere al 41% in Serie B e al 24% in Lega Pro. Il potenziale economico ancora inespresso appare significativo: nell’ipotesi di riempimento della capienza dell’80% degli impianti (rispetto al 55% attuale), i club della Top Division italiana sarebbero in grado di ottenere quasi 100 milioni di euro di ricavi da gare aggiuntivi, dato che sale a quasi 178 milioni nel caso di utilizzo del 100% dei posti disponibili.

Alla presentazione sono intervenuti per la FIGC il presidente Carlo Tavecchio, per AREL Enrico Letta e per PwC Emanuele Grasso. “L’unico campionato che rappresenta un punto di riferimento valido è la Bundesliga, che ha un alto fatturato e debiti relativamente contenuti. Per ridurre i nostri debiti e creare ulteriori risorse si debbono fare le riforme, partendo dalla riduzione delle società professionistiche”, ha dichiarato il numero uno della Federcalcio che ha sottolineato come la FIGC sia tra le Federazioni più trasparenti in Europa.


“La proposta sulla riforma dei campionati - ha proseguito Tavecchio - la faremo da soli se entro agosto le Leghe non faranno pervenire la loro. E' da un anno che aspetto che le Leghe si mettano d'accordo per presentarci una riforma sostanziale. Se dopo l'Europeo non avremo ricevuto ancora niente, la Figc stilerà un proprio progetto e lo presenterà, poi ognuno farà le proprie considerazioni. Siamo in una posizione di stallo. Sappiamo tutti che la Lega di Serie A produce i ricavi del nostro mondo, ma deve capire che per mantenere la solidità del sistema il numero dei club professionisti va diminuito”. Tavecchio ha poi concluso ricordando anche i successi riscossi dalle Nazionali giovanili: “La maglia azzurra è il nostro brand più importante, la Nazionale è il nostro bene più prezioso, la nostra risorsa principale. Per questo investiamo, come dimostra questo Report, sull’internazionalizzazione della nostra attività. Le Nazionali Azzurre riscuotono grande successo in termini di seguito, partecipazione e audience”,

“Bisogna trovare il modo - ha dichiarato Grasso - di portare nuove risorse ad un sistema che va rifinanziato e capire quali azioni mettere in campo. La nostra speranza è che tutte le informazioni tecniche, economiche e gestionali fornite da ReportCalcio possano essere la base dati da cui partire per rispondere a questa esigenza di cambiamento”.
“Questo appuntamento - sono le parole di Enrico Letta - è diventato imprescindibile. Qualcosa si sta muovendo, ma gli elementi di squilibrio che abbiamo sotto gli occhi ci preoccupano e ci spingono a fare di più alla vigilia di un evento importante come il Campionato Europeo”. La situazione dell’impiantistica e la questione dei ricavi commerciali rappresentano la nota dolente: “O riusciamo ad intervenire, oppure difficilmente saremo in grado di ridurre lo spread con le altre nazioni”.

Per scaricare il documento completo Report Calcio 2016 clicca qui

Nessun commento