Dall'Indonesia alla Cina senza più l'apporto di Moratti. L'Inter passa in mano ai cinesi del Suning Group

Dopo che nei scorsi mesi il Presidente dell’Inter Erick Thohir aveva dato mandato alla banca d’affari Goldman Sachs di individuare dei potenziali investitori per entrare nella società neroazzurra, la trattativa per la cessione delle quote sembra essere arrivata ora ad un capitolo decisivo, tanto da poter giungere alla conclusione entro la fine del mese.

Non più la cessione del 20% ipotizzata in partenza dagli addetti ai lavori; il gruppo cinese avrebbe l’intenzione di rilevare una quota prossima al 70% ,e più precisamente l’attuale 29,5% delle azioni possedute da Massimo Moratti e circa il 40% di quelle di Erick Thohir, con quest’ultimo che rimarrebbe presidente con una quota vicina al 30%.

Rimangono da limare gli ultimi dettagli relativi alla valutazione del club effettuata dalle parti in causa; tuttavia secondo le indiscrezioni, il colosso cinese si farebbe carico dei debiti verso la Goldman Sachs (circa 180 milioni), e verserebbe circa 180 milioni ai due attuali proprietari; il tutto dunque per una valutazione globale del club di circa 600 milioni. Come più volte dichiarato dalle parti in causa, l’entrata del gruppo cinese sarebbe molto importante per la società neroazzurra, in quanto permetterebbe alla stessa di poter sviluppare il proprio brand in Asia e godere di nuove ed importanti sponsorizzazioni. 

Il Suning Group, principale rivenditore di elettronica di consumo in Cina, di contro vede il calcio come un veicolo in grado di far acquisire notorietà al brand in Europa, e come un importante iniziativa di coesione e responsabilità sociale. Il cambio del controllo societario non inciderà comunque sugli obblighi del fair play finanziario, almeno nel breve periodo. 

Nei giorni scorsi il Tycoon indonesiano aveva sottolineato la precaria situazione finanziaria delle società neroazzurra, obbligata secondo il settlement Agreement stipulato con la Uefa a riportare una perdita massima di 30 milioni nell’esercizio in corso; tale situazione è destinata a restare immutata anche nel caso in cui la trattativa dovesse giungere brevemente alla conclusione. L’Uefa infatti prevede che in caso di cambiamento del controllo societario di un club, quest’ultimo può chiedere un settlement agreement con l’obiettivo di arrivare entro 4 anni al pareggio di bilancio, ma limitatamente alle società che non ne hanno già stipulato uno nei precedenti tre esercizi. Ne consegue che l’Inter dovrà necessariamente realizzare importanti plusvalenze durante la sessione estiva di calciomercato (circa 50 milioni), e che anche con l’avvento dei cinesi non saranno previste spese importanti, almeno nell’immediato.

Francesco Sottile
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