Marketing sportivo e management degli atleti. Intervista ad Andrea Vidotti di Ideeuropee


A un anno di distanza dalle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018 il mondo del circo bianco si ritrova in Svizzera per i Mondiali di sci alpino di Sankt Moritz.
Per l'occasione Sport Business Management ha intervistato Andrea Vidotti, fondatore e titolare, insieme a Piergiorgio Paladin, dell'agenzia Ideeuropee, punto di riferimento per attività di marketing e comunicazione nel mondo dello sport, ma anche organizzazione di eventi e ufficio stampa. Punti di forza di Ideeuropee sono la grande passione per lo sport e la competenza nel mondo della comunicazione. 
Vidotti anche è docente in gestione dell’immagine degli sportivi, agente FIFA, responsabile dell’area management sportivo e punto di riferimento di riferimento in Italia per lo sci.

In Italia ci sono diverse società di marketing sportivo e management degli atleti ma nessuna, come Ideeuropee, è così attiva nel mondo degli sport invernali. Come nasce questa leadership?

Dal lontano 1994 quando iniziai a lavorare a Bologna con Alberto Tomba, da quel momento è partita la mia esperienza nel mondo degli Sport Invernali. Poi via, via sono arrivati Giorgio Rocca, Christof Innerhofer, Nadia Fanchini, Sofia Goggia, Federico Pellegrino, Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi, Michela Moioli, Simone Origone, Michele Boscacci, Fabio Cordi e tutti gli altri. Il nostro è un lavoro di relazioni, è questo il reale patrimonio di Ideeuropee, dopo tanti anni di lavoro. Conosciamo bene l’ambiente, i giornalisti, gli organizzatori, gli sponsor. Abbiamo un ottimo rapporto con la Federazione Italiana Sport Invernali e con i Gruppi Sportivi Militari. Forse è proprio per questo che gli atleti si rivolgono a noi e non siamo noi che li contattiamo. E’ comunque motivo di orgoglio che Ideeuropee sia considerata un punto di riferimento del management degli sport invernali.

Il 2018 sarà l’anno delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang in Corea del Sud. Come vi state preparando per cogliere le migliori opportunità commerciali che l’evento può offrire?

Sarà un anno molto importante per i nostri atleti, l’Olimpiade rappresenta il massimo traguardo per la carriera di uno sportivo, con una medaglia olimpica si entra nella leggenda. Stiamo già dialogando con alcuni grossi brand che saranno coinvolti nei Giochi Olimpici in Corea e che vorrebbero come ambassador i nostri atleti. Noi curiamo l’immagine ai numeri uno delle varie discipline olimpiche invernali, per cui cerchiamo di farci trovare pronti a collaborare con queste grosse aziende internazionali con strategie di marketing appropriate.

Le campagne marketing lanciate durante i grandi eventi sono sempre particolari e di grande impatto. Quanto lavoro c’è dietro a una strategia di comunicazione?

Quando studiamo la strategia di marketing dei nostri atleti cerchiamo sempre di fare in modo che emergano i valori. La campagna si concentrerà sulle qualità positive espresse dall’atleta. Il nostro lavoro punta a far crescere gradualmente l’immagine, facendo in modo che sia sempre coerente con la strategia iniziale concordata. E’ un lavoro quotidiano, costante e capillare, e ci vuole piena collaborazione e dedizione da parte degli atleti.




Sono le aziende che scelgono i testimonial o siete voi che segnalate l’atleta che più si avvicina ai valori di un brand?

Di solito sono le aziende che scelgono i testimonial che più si avvicinano all’identità aziendale in termini di valori. Poi è ovvio che anche noi siamo propositivi con sponsor che riteniamo in linea con l’immagine dei nostri atleti. Per fare un esempio Federico Pellegrino che ha vinto la Coppa del Mondo di Sprint nello Sci di Fondo o Simone Origone che ha vinto la Coppa del Mondo di Sci Velocità possono essere proposti ad aziende che hanno a che fare con la velocità: Adsl, 4g, spedizioni veloci, treni ad alta velocità, etc.

Una campionessa molto ambita dagli sponsor è Sofia Goggia. Dobbiamo aspettarci presto l’annuncio di un partner internazionale?

Sofia sta facendo una stagione incredibile, 9 podi sono tantissimi, ha già eguagliato il record di Deborah Compagnoni. Ora le manca solo la vittoria, ma arriverà presto. Si stanno avvicinando sponsor di livello internazionale, anche perché è l’unica atleta italiana (maschi e femmine) in grado di puntare a vincere la Coppa del Mondo Generale. Ed è anche un personaggio: è spontanea, curiosa, intelligente, ci sono tutte le caratteristiche e potenzialità affinché diventi una vera e propria star degli sport invernali.

Prima si puntava all’awareness, oggi invece engagement e crossmedialità sembrano essere fondamentali per una strategia di comunicazione. Quali sono oggi gli obiettivi che un brand si pone quando decide di legare la propria immagine a quella di un campione dello sport?

Puntando su uno sportivo un brand cerca un Ambassador in grado di rappresentare i valori del prodotto. L’obiettivo per le aziende è sempre quello di aumentare le vendite, per cui i successi degli atleti degli sport invernali aiutano molto in ambito commerciale. Non siamo ancora tornati ai tempi di Tomba, ma gli atleti della Fisi in questi ultimi anni stanno vincendo molto. I campioni gestiti da Ideeuropee lo scorso anno hanno conquistato ben 4 Coppe del Mondo, un piccolo record. Chiaro che le vittorie da sole non sono sufficienti, ma con un buon lavoro d’immagine si ottengono risultati importanti, in linea con gli obiettivi aziendali.

Ideuropee lavora nel mondo della comunicazione e nella gestione dell’immagine degli sportivi da più di 15 anni. Come è cambiato il vostro lavoro con l'avvento dei social media?

L’avvento dei Social Media ha rivoluzionato il modo di comunicare degli atleti. Oggi gli atleti comunicano soprattutto con Facebook, Instagram, Twitter. I Social sono diventati delle vere e proprie agenzie di stampa. E le aziende hanno capito la enormi potenzialità di questo rapporto diretto tra il campione e i fan. Il segreto è saper trasformare un follower in fan, se l’atleta interagisce con il tifoso, automaticamente questo si trasforma in fan. E tutto ciò crea valore. Ci sono delle agenzie che ci contattano per proporci dei singoli post dei nostri atleti, per promuovere prodotti, eventi o iniziative. In relazione al nostro lavoro noi ci limitiamo a proporre agli atleti il piano editoriale, poi in realtà sono loro che operano nei loro Social. Dorothea Wierer per esempio è una vera e propria star dei Social, ha followers in Russia, Germania, Norvegia, Svezia, Finlandia, Austria. E riceve una proposta di matrimonio al giorno!

A livello contrattuale, qual è la formula di partnership tra atleta e sponsor che preferisce e quale invece ritiene più complessa?

Negli Sport Invernali la formula più richiesta è la sponsorizzazione individuale, quella che garantisce lo spazio sul casco, sul cappellino, sulla fascetta. Indubbiamente è lo spazio più visibile e più inquadrato. Ma al di là dei tecnicismi, quello che va implementato è il rapporto con l’azienda, le attività che si fanno con l’atleta per lo sponsor. Ideeuropee si pone come interlocutore tra l’azienda e l’atleta e si occupa di tutti gli aspetti legati a questo rapporto con l’obiettivo di valorizzarne la sponsorizzazione. Stiamo anche lavorando nel settore del marketing turistico, curiamo l’immagine degli atleti sponsorizzati da Livigno cercando di promuovere l’immagine della località in Italia e soprattutto all’estero.

Che tipo di analisi effettuate per valutare il potenziale in termini di immagine di un atleta?

Cerchiamo di conoscere la persona prima che l’atleta, puntando ad individuarne subito i valori, poi ci facciamo raccontare la loro vita, per far emergere le storie da raccontare. Diciamo che poi molto lo fa l’istinto, il fiuto. Nel nostro lavoro cerchiamo spesso di essere creativi, ironici e smart, e un pizzico di leggerezza non guasta. Con Christof Innerhofer per esempio lavoriamo ormai da 6 anni, ci si capisce al volo, non servono tante parole.
E poi ci poniamo l’obiettivo di portare fuori dal “mondo neve” gli atleti, di farli conoscere al grande pubblico, non solo a quello degli appassionati. Più volte i nostri atleti sono stati ospiti di trasmissioni come per esempio “Che Tempo Che Fa”, di Fabio Fazio, questo è molto positivo per la loro immagine perchè permette di allargare il target di riferimento.

Sono tanti i campioni che hanno lavorato e che lavorano con Ideeuropee, come ad esempio Alessandro Del Piero, Alberto Tomba, Valentino Rossi, Deborah Compagnoni, Federica Pellegrini, Igor Cassina. Ci racconta qualche aneddoto legato a questi straordinari fuoriclasse?

Sono tutti dei grandissimi, è stato un onore per noi lavorare con loro. Alessandro Del Piero è una persona amatissima, non solo dagli juventini. Lavorare con lui è stata un’esperienza umana e professionale unica, lui è un vero professionista, ed è sempre molto attento, sensibile e disponibile nei confronti dei fan. Alberto Tomba rappresenta la storia dello sci, un mito, una leggenda vera e propria. Mi lega a lui un’amicizia che è rimasta intatta nel tempo. Deborah Compagnoni è l’emblema della semplicità, una bellissima persona che purtroppo non è rimasta nell’ambiente. Igor Cassina è una persona speciale, dal cuore d’oro. Da qualche mese è venuto ad abitare vicino a Treviso, e così ci possiamo vedere spesso. Tra poco si cimenterà in una nuova avventura; correrà la Maratona di Treviso. Federica Pellegrini e Valentino Rossi sono molto professionali in tutto ciò che fanno, è stato facile lavorare con loro perché capiscono immediatamente quello che devono fare.


Insieme ad altre aziende del Consorzio Universo Treviso avete riportato l’entusiasmo in una città da sempre amante della palla a spicchi. Vi aspettavate un successo così ampio di pubblico?

Lo speravamo, perché sapevamo quanto il basket avesse radici profonde in questa zona. Vedere che ogni domenica il PalaVerde ospita più di 5mila persone è una cosa bellissima. L’entusiasmo contagia i tifosi, gli sponsor, la squadra, i bambini, le famiglie. Uno dei segreti del Consorzio è stato quello di far interagire tra loro le diverse realtà coinvolte, permettendogli di fare B2B tra loro. E ora è un modello di sponsorizzazione invidiato e copiato dalle altre piazze.

Cosa consiglia ai giovani che vogliono intraprendere una carriera manageriale nel mondo dello sport?

Vivo lo sport a 360 gradi. Da 4 anni sono Presidente del Panathlon Treviso che ha come mission quella di trasmettere i valori positivi dello sport. Da 12 anni sono docente al Master in Strategie per il Business dello Sport a La Ghirada a Treviso, da qualche anno al Master in Sport Business Management de Il Sole 24 Ore a Milano e Roma, una delle prime cose che dico in aula ai masterini è di metterci sempre tanta “passion”. Se c’è la passione in quello che si fa, ogni traguardo è raggiungibile, ogni sogno è perseguibile. La mia fortuna è stata quella di trasformare in lavoro una mia grande passione, questa è una delle grandi opportunità che ti offre il mondo dello sport.

Hai qualche sogno nel cassetto ?

Un piccolo sogno ce l’ho, mi piacerebbe lavorare con Ideeuropee per i Mondiali 2021 di Cortina. Non penso che potrà capitare di frequente di avere “in casa”, e così vicino, un grande evento internazionale di tale portata, penso che la nostra esperienza potrebbe essere utile alla causa. E poi mi piacerebbe mettermi alla prova anche in altri sport, (sono Agente Fifa, Agente dei Ciclisti Professionisti e Tecnico Regionale di Pallacanestro), magari in sport più legati alle Olimpiadi Estive.

Intervista di Giuseppe Berardi
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