Primo sponsor di maglia per i Toronto Raptors grazie a Sun Life Financial


Il progetto pilota di NBA, che a partire dalla prossima stagione e per i tre anni a venire consentirà alle squadre l'introduzione degli sponsor di maglia, prosegue con la stipulazione dell'accordo tra Toronto Raptors e Sun Life Financial.

Un annuncio che segue a ruota quello della nascita di partnership similari, come quella tra Boston Celtic e General Electric, Cleveland Cavaliers e Goodyear Tires, Philadelphia 76ers e StubHub, nonché l'accordo da $ 8 milioni tra Orlando Magic e Disney.

Una sponsorizzazione che secondo l'emittente TSN entrerà nella voce ricavi di Maple Leaf Sports & Entertainment Ltd, società proprietaria dei Raptors, contabilizzando $ 5 milioni all'anno solo grazie alla patch della compagnia assicurativa canadese nella parte sinistra della divisa da gara.

“Cercavamo un'azienda con base in Canada ma con raggio d'azione globale” - commenta Dave Hopkinson, Chief Commercial Officer di MLSE - “Sun Life, che è nostro partner di successo da sette stagioni, rispecchia alla perfezione questo profilo”.

Una partnership pluriennale che ora potrà estendersi verso nuove frontiere del marketing sportivo, ma che avrà risvolti importanti nella presentazione di un importante programma di sensibilizzazione sociale, come confermato dalle parole di Lisa Ritchie, Chief Marketing Officer di SunLife: “Grazie a questa nuova opportunità, avremmo più risorse per sviluppare la nostra campagna a sostegno della consapevolezza e della prevenzione del diabete di tipo 2. E' un epidemia che può essere evitata seguendo uno stile di vita sano e i Raptors sono perfetti per questa nostra missione.”

Per capire tutti i risvolti di questo accordo bisognerà tuttavia attendere l'autunno e l'inizio della nuova stagione quando, in concomitanza con la presentazione della maglia marchiata Sun Life, verranno illustrate tutte le opportunità offerte dalla sponsorizzazione, dalle attivazioni all'intensificazione della visibilità del marchio all'interno dell'Air Canada Center.

Luca Paganin
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