Analisi tecnica sul bilancio 2016/17 del Manchester United: numeri record per i Red Devils


Il 21 settembre 2017 sono stati resi noti i risultati della quarta trimestrale 2016/17 del Gruppo Manchester United plc. I risultati della quarta trimestrale riportano anche quelli dell’intero esercizio 2016/17.

I risultati, resi noti il 21 settembre 2017, come l’esercizio precedente, evidenziano tre record: 1) record di fatturato (£ 581,2 milioni); 2) record di EBITDA (£ 199,8 milioni); 3) record di risultato operativo positivo (£ 80,8 milioni).
Ed Woodward, “Executive Vice Chairman”, si è dichiarato soddisfatto per i tre trofei vinti e il ritorno in Champions League, in una stagione che ha di nuovo registrato de risultati record in termini di fatturato e di EBITDA.

Nel presentare il business del club inglese, gli Amministratori evidenziano che il Manchester United è uno dei club sportivi più popolari e di successo nel mondo. In 139 anni di storia ha vinto 66 trofei e detiene il record di 20 campionati inglesi vinti. I successi sportivi hanno contribuito allo sviluppo del marchio, che è uno dei principali marchi sportivi del mondo e può vantare una comunità globale virtuale di 659 milioni di fans. Ed è verso questa grande comunità di tifosi che il Manchester United si rivolge per generare entrate significative da più fonti, tra cui sponsorizzazioni, merchandising, licensing di prodotto, media tradizionali, nuovi media e mobile e i ricavi da match day.

Il fatturato del Gruppo Manchester United plc nel 2016/17 è andato oltre le previsioni, che erano di 530/540 milioni di sterline, raggiungendo la cifra record di 581,2 milioni di sterline (£ 515,3 milioni nel 2015/16), pari a circa 660,9 milioni di Euro (ad un cambio 1 Eur = 0,87933 GBP), conseguendo un utile di £ 39,2 milioni (€ 44,5 milioni) a fronte di un utile di £ 36,3 milioni, conseguito nel 2015/16. L’incremento del fatturato è stato di £ 65,9 milioni, ed è dipeso soprattutto dall’aumento dei ricavi commerciali.

L’evoluzione del fatturato netto dal 2011 mostra un CAGR del 9,8%.



L’Ebitda è risultato positivo per £ 199,8 milioni (£ 191,9 milioni nel 2015/16).

Nel 2016/17, la crescita dei ricavi operativi (+12,8%) è risultata in percentuale inferiore a quella dei costi operativi (+17,1%), tuttavia il risultato positivo del Player Trading ha permesso di conseguire un risultato operativo con un incremento del 17,4%.

Il risultato positivo del 2015/16, era dovuto alla crescita dei ricavi nettamente superiore alla crescita dei costi. La perdita consolidata del 2014/15, pari a £ 895 mila, era dipesa oltre che dalla mancata partecipazione alla Champions League, anche dal costo dell’operazione di rifinanziamento del debito, che determinò un aumento degli oneri finanziari netti.
Di fatto, la sfida a livello economico, con gli altri grandi club europei per il primato del club di calcio che fattura di più si è innalzata di livello oltre la soglia dei 650 milioni di Euro.

La stagione sportiva 2016/17 ha visto il successo nella UEFA Europa League che ha permesso l’accesso alla Champions League 2017/18; il successo nella English Football League Cup 2016-2017, battendo in finale il Southampton per 3 a 2 il 26 febbraio 2017 e il successo nella Community Shield.
In Premier League il Manchester United è giunto sesto (5° posto nel 2015/16) con 69 punti.
Nella finale di Europa League, disputata il 24 maggio 2017, il Manchester United ha battuto l’Ajax.

Il Gruppo.

Il Gruppo è controllato da Manchester United plc, che è una società, quotata a Wall Street (NYSE). La società è stata costituita secondo il diritto societario delle Isole Cayman ed è a sua volta controllata da Red Football LLC, registrata nel Delaware (USA), che appartiene alla famiglia Glazer.
Le società controllate direttamente al 100% sono: Red Football Finance Limited (società finanziaria); Red Football Holdings Limited (Holding company).
Le società controllate indirettamente al 100% sono: Red Football Shareholder Limited (Holding company); Red Football Joint Venture Limited (Holding company); Red Football Limited (Holding company); Red Football Junior Limited (Holding company); Manchester United Limited (società commerciale); Alderley Urban Investments Limited (Investimenti immobiliari); Manchester United Commercial Enterprises (Ireland) Limited (Investimenti immobiliari); Manchester United Football Club Limited (Club di calcio professionistico); Manchester United Interactive Limited (Media company); MU Commercial Holdings Limited (Holding company); MU Commercial Holdings Junior Limited (Holding company); MU Finance plc (società che gestisce il debito); MU RAML Limited (Retail and licensing company); MUTV Limited (Canale TV).
Tutte le società sono registrate ed operano in Inghilterra e nel Galles, ad eccezione di Red Football Finance Limited, che è registrata e gestita nelle isole Cayman e Manchester United Commercial Enterprises (Ireland) Limited, registrata e operante in Irlanda.

La struttura dell’attivo.



Il totale dell’attivo è aumentato del 5,7%, da £ 1,45 miliardi a £ 1,53 miliardi. In altre parole, il Manchester United ha a disposizione mezzi per un valore di circa 1,74 miliardi di Euro.
La struttura dell’attivo è prevalentemente “immobilizzata”. Infatti, le attività non correnti, pari a £ 1,13 miliardi, costituiscono il 74% dell’attivo (74,7% nel 2015/16). Ciò che caratterizza il consolidato è l’enorme peso dell’avviamento, che è pari £ 421,4 milioni (€ 479,3 milioni) e che da solo rappresenta il 27,5% dell’attivo. Da notare che i princìpi contabili internazionali IAS-IFRS, non assoggettano l'avviamento ad ammortamento, ma lo sottopongono, annualmente, ad un test denominato “impairment” per la verifica del suo valore, che nel bilancio in questione risulta invariato rispetto al 2015/16.
Il valore contabile netto della rosa ammonta a £ 290,6 milioni (€ 241,7 milioni), pari a circa € 330,5 milioni, ed evidenzia un incremento del 20,5%. Sull’incremento ha pesato molto l’acquisto di Pogba dalla Juventus, Il valore della rosa rappresenta solo il 18,9% dell’attivo ed è coperto interamente dai mezzi propri.
Le immobilizzazioni materiali sono diminuite da £ 245,7 milioni a £ 244,7 milioni, con un decremento dello 0,4% e gli investimenti immobiliari risultano pari a £ 13,97 milioni (£ 13,45 milioni nel 2015/16).

L’INDICE DI FINANZIAMENTO DEL PATRIMONIO CALCIATORI.
L’indice di finanziamento del Patrimonio Calciatori indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali alle prestazioni dei calciatori con i Mezzi Propri. Nel caso in questione è pari a 1,64. Questo significa che tutti i calciatori sono stati acquistati con i mezzi propri, e non si è dovuto ricorre al capitale di terzi a tal scopo.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,45.
Infatti, l’equity ratio è pari a 31,1% e si ricorre prevalentemente al capitale di terzi, nella misura del 68,9%.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,45, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti. Tuttavia, tra questi beni è compreso l’avviamento pari a £ 421 milioni, circa il 27,5% dell’attivo. Anche se si escludesse l’avviamento, l’indice di solvibilità totale sarebbe comunque pari a 1,05.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,96, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe, di poco, in grado di pagare i debiti a breve.
Il capitale circolante netto è negativo per la cifra di £ 15,45 milioni, ma in diminuzione rispetto al 2015/16. In genere, la presenza di un capitale circolante netto positivo è indicatore della buona salute finanziaria di cui gode la società. Nel caso in questione a determinare la negatività influiscono i ratei e risconti passivi per £ 207,2 milioni.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo ed è pari a £ 477,6 milioni (€ 543,16 milioni). Il 30 giugno 2016, il patrimonio netto era pari a £ 458,3 milioni, perciò, la variazione incrementativa di £ 19,33 milioni è dovuta all’ incremento di £ 18,1 milioni della riserva utili e all’incremento delle riserve di copertura (“hedging riserve”), che sono aumentate di £ 1,26 milioni.
La variazione della riserva utili è dovuta all’ utile dell’esercizio pe £ 39.177.000 e al fatto che durante l’esercizio sono stati pagati dei Dividendi per £ 23.295.000.
Il capitale sociale era composto da n. 39.812.443 azioni di Classe A e n. 124.000.000 azioni di Classe B. A partire dall'8 settembre 2016 era composto da 40.025.280 azioni ordinarie di classe A e n. 124.000.000 azioni di Classe B.
I mezzi propri finanziano il 31,1% dell’attivo (31,6% nel 2015/16).

L’indebitamento finanziario netto.



Il totale dei debiti finanziari lordi, al 30 giugno 2017, ammonta a £ 503,4 milioni (€ 572,4 milioni), mentre al 30 giugno 2016 erano pari a £ 490 milioni, con un incremento del 2,7%; il debito lordo in USD resta invariato. Solo £ 5,7 milioni (£ 5,6 milioni nel 2015/16) sono allocati tra le passività correnti. L’indebitamento finanziario lordo finanzia il 32,8% dell’attivo (33,8% nel 2015/16).
Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti risultano pari a £ 290,3 milioni (€ 330,1 milioni) e registrano un incremento del 26,6%.
L’indebitamento finanziario netto risulta pari a £ 213,1 milioni (€ 357,7 milioni) e registra un decremento del 18,3%; tuttavia, l’indebitamento finanziario netto risulta abbondantemente inferiore al fatturato netto, senza plusvalenze.
Il decremento dell’indebitamento finanziario netto rispetto all'anno precedente è stato di £ 47,8 milioni.

Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA è sceso di molto da 1,35 a 1,07. Poiché tale rapporto si giudica positivamente quando è inferiore a 2 e, invece, quando supera 3, pone dei dubbi sulla sostenibilità del debito, sembrerebbe confermato il fatto che l’aumento esponenziale dei ricavi permette al Manchester United di rendere sostenibile l’indebitamento finanziario, anche se l’origine del debito non deriva dalla gestione caratteristica, ma è conseguenza di fattori esogeni, come l’operazione dell’acquisto a debito.

Il Rendiconto Finanziario.

Il Rendiconto finanziario del Manchester United dimostra come la struttura del business caratteristico generi del “cash”.



La variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per £ 53 milioni.
Il Flusso di cassa netto derivante dall’attività operativa dell’esercizio è positivo per £ 227,66 milioni. Il Flusso di cassa netto da attività di investimento ha drenato £ 150,97 milioni. Per quanto riguarda le immobilizzazioni immateriali, risultano pagamenti per £ 193,2 milioni e incassi per £ 51,8 milioni.
Il Flusso di cassa generato dall'attività di finanziamento è stato negativo per £ 23,69 milioni; infatti, Sono stati pagati dividendi per £ 23,3 milioni.

L’importo derivante dalle differenze di cambio su disponibilità liquide e mezzi equivalenti è stato pari a £ 8 milioni.

I Ricavi.



Il fatturato registra un incremento del 30,4%, assestandosi a £ 581,2 milioni (£ 515,3 milioni nel 2015/16), pari a circa € 660,96 milioni, superando, per la seconda volta consecutiva, la soglia record dei 600 milioni di Euro di fatturato.
Per quanto riguarda la composizione del fatturato netto, l’incidenza dei ricavi commerciali risulta pari al 47,4%; mentre i ricavi TV hanno inciso per il 33,4% e i ricavi da Match Day per il 19,2%.



Il grafico seguente mostra come nella composizione percentuale del fatturato dal 2012 prevalgano i ricavi commerciali.



I ricavi commerciali sono ulteriormente cresciuti del 2,7%, raggiungendo il record di £ 275,5 milioni (£ 268,3 milioni nel 2015/16). Dal 2011/12, i ricavi commerciali sono cresciuti in media del 17,7% ad anno. I ricavi per sponsorizzazioni sono aumentati del 1,4%, da £ 160.1 milioni a £ 162,3 milioni, con un incremento di £ 2,2 milioni rispetto all'anno precedente.
I ricavi dalle vendite al dettaglio, dal Merchandising e Licensing aumentano del 6,9% da £ 97,3 milioni a £ 104 milioni, con un incremento di £ 6,7 milioni, dovuto principalmente al contributo annuale dall'accordo adidas, rispetto a solo 11 mesi l'anno precedente e alla crescita dei ricavi del Megastore.
I ricavi da “New Media & Mobile” sono diminuiti del 15,6 % da £ 10,9 milioni a £ 9,2 milioni.
Durante l’anno 2017 sono stati annunciati 12 nuovi accordi commerciali, di cui 9 globali, 1 regionale e 2 partnership di servizi finanziari.

I ricavi TV ammontano a £ 194,1 milioni (£ 140,4 milioni nel 2015/16) e risultano aumentati del 38,2%. La causa è da ricercare nel nuovo accordo dei diritti di trasmissione della Premier League oltre alla vittoria della finale di UEFA Europa League.

I ricavi da gare sono pari a £ 111,6 milioni (£ 106,6 milioni nel 2015/16), pari a circa € 126,9 milioni, e risultano aumentati del 4,7%, per aver disputato due partite casalinghe in più nel corso del 2016/17 rispetto al 2015/16, precisamente una per competizioni UEFA e una per trofei nazionali.

I Costi operativi.

I costi operativi totali sono cresciuti del 17,1% e ammontano £ 511,3 milioni, pari a circa € 581,4 milioni.
Il costo del personale è aumentato del 13,5%, da £ 232,2 milioni a £ 263,5 milioni (€ 299,7 milioni), a causa dell'aumento dei salari della prima squadra, a seguito degli investimenti nella prima squadra.
L’organico è aumentato da 810 a 895 persone.
L’incidenza del costo del personale sul fatturato, escluse le plusvalenze, è del 45,3%, mentre nell’esercizio precedente era del 45,1%. Sono percentuali “virtuose” che rientrano nei limiti stabiliti dal Fair Play Finanziario.
Le svalutazioni aumentano da £ 10,1 milioni a £ 10,3 milioni e l'ammortamento dei calciatori ammonta a £ 124,4 milioni (€ 141,5 milioni), con un incremento del 41,3%.
I proventi straordinari del 2016/17 ammontano a £ 4,8 milioni, e si riferiscono relativo a un rimborso per un giocatore per un giocatore. Nel 2015/16 i costi eccezionali sono stati pari a £ 15,1 milioni di sterline.

Per quanto riguarda il risultato economico da cessione di calciatori, si è verificata un’eccedenza di plusvalenze per £ 10,9 milioni (€ 12,4 milioni).

La gestione finanziaria.

Gli oneri finanziari netti risultano aumentati di £ 4,3 milioni, passando da £ 20 milioni a £ 24,3 milioni (€ 27,6 milioni), registrando un incremento del 21,3%. La variazione è dovuta principalmente ai movimenti di fair value su derivati, parzialmente compensati da movimenti di cambio favorevoli e non realizzati.
I proventi finanziari lordi risultano aumentati da £ 442 mila a £ 736 mila (€ 837 mila).

Il Breakeven Result

Il risultato prima delle imposte è positivo per £ 56,5 milioni, pari a circa 64,3 milioni di Euro. Nel 2015/16 era positivo per £ 48,8 milioni; nel 2014/15 era negativo per £ 3,6 milioni.
Pertanto, si otterrebbe un risultato aggregato positivo di £ 101,8 milioni.

Le imposte sul reddito.

Le imposte sul reddito risultano negative per £ 17,4 milioni. Nel 2015/16 erano negative £ 12,4 milioni.

Il Risultato Netto.

A causa delle imposte, nel 2016/17 si è registrato un risultato netto positivo per £ 39,2 milioni.
Nel 2015/16, il risultato netto dell'esercizio era positivo per £ 36,3 milioni e nel 2014/15 era negativo per £ 895 mila.

Prospettive

I brillanti risultati economici e finanziari hanno permesso di fare investimenti importanti per la prima squadra.

Le prospettive per l'esercizio 2017/2018 sono buone, con la partecipazione alla Champions League. Gli amministratori del gruppo Manchester United plc prevedono: Ricavi ancora in aumento intorno a £ 575/585 milioni e un EBITDA positivo in diminuzione tra 175 a 185 milioni di sterline.

Luca Marotta

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