Rapporto tra fan e società di calcio

La comunicazione è fondamentale nel mondo attuale e le Società di calcio non fanno eccezione. Un club professionistico si relaziona con molteplici destinatari: istituzioni, aziende, tifosi, mass-media e, solitamente, si dà maggiore importanza a questi ultimi.
Le relazioni con i mass-media sono infatti oggetto di un’attenta programmazione: ogni servizio che compare sui giornali, sui siti Internet, sulle radio o in televisione può essere considerato una forma di pubblicità gratuita in quanto contribuisce allo sviluppo del brand, con un ritorno in termini di ricavi di merchandising, sponsorizzazioni e diritti televisivi.
A tale scopo ogni società sportiva è dotata di un Ufficio Stampa, il cui compito è proprio quello di creare, mantenere e potenziare i rapporti con tutti gli organi di informazione per ottenere consenso e simpatia.

I Club però non si rendono conto che la loro sopravvivenza dipende quasi esclusivamente dai tifosi: sono infatti i tifosi che pagano i biglietti per lo stadio, che sottoscrivono gli abbonamenti con le pay-tv, che comprano le magliette e tutti gli altri articoli di merchandising, che leggono le riviste ufficiali, insomma, che incidono sul bilancio societario.

In un periodo di profonda crisi del mondo del pallone, è necessaria un po' di autocritica da parte delle Società di calcio. 
Iniziare ad occuparsi anche dei propri tifosi dovrebbe essere il primo passo da fare.


I tifosi amano le società e pagano per:

Merchandising
le maglie ufficiali hanno prezzi che variano dai 59 € ai 135 €

Biglietti stadio
Il prezzo medio per le partite di Serie A è di € 18,80 (+ 11,2% negli ultimi 5 anni)

Pay TV
Sky:
● "Pacchetto Calcio" (tutta la Serie A, l'Europa League, alcune partite internazionali)  € 34 /mese
● Ma se la tua squadra gioca la Champions League, devi aggiungere il "Pacchetto Sport", per
un totale di € 52 / mese
Mediaset Premium:
● "Pacchetto calcio": tutta la Serie A, la Champions League, l'Europa League € 24 / mese (ma
bisogna sottoscrivere un contratto annuale)

Pay per view
● Sky:  non più disponibile
● Mediaset Premium: € 9 a partita (+80 % negli ultimi 7 anni)

Riviste ufficiali
Ogni società ha una rivista ufficiale (mensile) venduta ad un prezzo medio di € 3

Ma le società amano i tifosi? Quest'ultimi ottengono:

Merchandising
● Prezzo medio delle maglie ufficiali più alto d'Europa (€ 75,10, più del 150% di un giorno di paga medio)
● La maglia da trasferta e la terza maglia sono spesso in colori e fantasie strane.
● Cambiamenti annuali

Biglietti stadio
● Aumento prezzi (+ 11,2% negli ultimi 5 anni)
● Stadi vecchi e scomodi (63 anni è l'età media degli impianti)
● Orari assurdi delle partite, scomodi soprattutto per lavoratori e famiglie (per es., partite infrasettimanali o la
sera in inverno)
● Violenza
● Tessera del tifoso

Pay TV
Sky:
● Aumento dei prezzi, in parte dovuto all'Iva, passata dal 10% al 20%
● Necessità di sottoscrivere due 'pacchetti' se vuoi seguire tutte le partite nazionali ed internazionali della tua squadra (se gioca in Champions League - 'pacchetto calcio' + 'pacchetto sport', per un totale di € 52 / mese)
Mediaset Premium:
● Aumento dei prezzi
● Necessità di sottoscrivere un contratto annuale

Pay per view
● Disponibile solo sul digitale terrestre
● Aumento dei prezzi (+80%negli ultimi 7 anni)


Esperimento

Un/a tifoso/a scrive una lettera ad una Società di calcio chiedendo una cartolina autografata della squadra o di un singolo giocatore Come si comporterà la Società? Sono necessari solo pochi minuti per rispondere al/la tifoso/a ed accontentarlo/la

Sono state inviate le lettere tutte insieme ai club della Serie A, Dopo un mese ecco i risultati:


Conclusioni

Le Società di calcio vivono grazie ai tifosi, i cui soldi sono necessari per pagare/acquistare i giocatori e per coprire (quasi) tutti gli altri costi.
Ma le Società non sembrano rendersi conto dell'importanza di mettere i tifosi al centro della loro attenzione. E' un grosso errore, che le Società italiane stanno già pagando: la maggiore percentuale delle entrate deriva dai diritti televisivi, mentre i ricavi da sponsor e merchandising sono tra i più bassi d’Europa.
Il Milan è il Club "più europeo" e non è un caso che sia stata la Società a rispondere per prima all'esperimento.

Primo passo da fare
Con un investimento minimo (circa € 50.000 / anno, cioè con un aumento dei costi medi dello 0,05%) si può dedicare una persona al rapporto con i tifosi e far fronte a circa 10.000 richieste all'anno (informazioni, autografi, cartoline...)

Alessia Cocco



Dati aggiornati a maggio 2013

3 commenti

Anonimo ha detto...

Situazione sconcertante e non tiriamo in ballo la crisi! Anzi proprio in questi tempi di crisi, il continuo aumento dei prezzi di tutto quello che concerne lo sport é demoralizzante. In più, in generale e in particolare nel calcio lo spettacolo offerto non é per niente migliorato negli ultimi anni!!! ... e gli stadi (o palazzetti) sono sempre quelli.

Matteo ha detto...

Riguardo la cartolina, basta metterla in vendita come un prodotto normale negli store ufficiali online. Assumere una persona per soddisfare richieste simili mi sembra uno spreco.

Tra l'altro una figura simile c'è già nei club, peccato che soddisfi "gente altolocata" e magari ignora chi è davvero un tifoso sfegatato.

Non comprendo il punto "La maglia da trasferta e la terza maglia sono spesso in colori e fantasie strane". La veridicità è tutta da dimostrare, ma anche se fosse quale sarebbe il problema?

La terza maglia, a parere mio, deve essere quella su cui i designers devono osare.

Il problema del merchandising riguarda la disponibilità dei prodotti, il prezzo, la gestione degli store online, la contraffazione e la cultura dell'italiano a cui va bene qualsiasi maglia. Non siamo come gli inglesi che snobbano i prodotti non ufficiali, tutt'altro.

Matteo ha detto...

Un po' più grave è ricevere e-mail con richieste di informazioni sui prodotti venduti negli store.

Quando ho chiesto il motivo per cui avessero scritto a me, la risposta è stata: "il servizio clienti non mi ha risposto".

Non replicare ai potenziali clienti, anche se fanno domande banali e scontate, è come tirarsi una mazza sui piedi.