La Juventus come il Chelsea: allo Stadium prezzi più alti per aumentare i ricavi

Parte il 26 giugno la campagna abbonamenti della Juventus per la stagione 2012/13, la seconda nel nuovo stadio e con il ritorno in Champions League.

Nella stagione conclusasi con la vittoria in campionato, lo Juventus Stadium è stata un’arma in più per gli uomini di Conte, riuscendo nell’impresa di chiudere il torneo da imbattuti. La politica dei prezzi adottata in corso Galileo Ferraris nel primo anno del nuovo stadio, è stata quella di mantenere invariato il costo degli abbonamenti e dei biglietti rispetto alle precedenti stagioni. L’enorme successo che l’impianto ha riscosso tra il popolo bianconero, ha indotto il club ha rivedere al rialzo, per la prossima stagione, i prezzi degli abbonamenti, sia per i nuovi che per i vecchi abbonati.

Al 30 giugno 2012 la Juventus chiuderà il bilancio pesantemente in rosso ma, rispetto all’esercizio precedente, aumenteranno considerevolmente i ricavi derivanti dallo stadio. Avere uno stadio di proprietà ha permesso alla società bianconera di ottenere un vantaggio, in termini di fatturato, non da poco rispetto agli altri club italiani, come Inter e Milan. Il discorso cambia in Europa, dove i top club riescono a ottenere già da tempo grossi guadagni dallo stadio e dalle attività ad esso legate. Nel competere con le grandi d’Europa, la Juventus si troverà in una condizione di inferiorità derivante dalla capienza dello stadio. La nuova casa della Juventus con i suoi 41 mila spettatori infatti, difficilmente può tenere testa all’Old Trafford, al Santiago Bernabeu, all’Allianz Arena, all’Emirates Stadium o al Camp Nou. Da qui l’esigenza di aumentare il costo dei tickets per riuscire a ottenere introiti che possano almeno avvicinarsi a quelli dei competitor europei. In Inghilterra il Chelsea, nonostante lo Stamford Bridge abbia una capienza di soli 42 mila posti, riesce a guadagnare tanto e a volte anche di più, rispetto a società con impianti più grandi.
Nel primo anno di vita lo Juventus Stadium ha fatto registrare quasi sempre sold out, l’obiettivo per la vecchia Signora sarà quello di ripetere il successo di pubblico, incrementando ulteriormente i ricavi.

Anche se c’è lo Scudetto sul petto e una Champions League da disputare da protagonista, non è scontato riuscire ripetere il boom dello scorso anno, tenendo in considerazione che l’aumento dei prezzi va a scontrarsi con il periodo attuale di crisi e recessione.

Giuseppe Berardi

2 commenti

Anonimo ha detto...

Nella mia tesi dell'anno scorso, risalente a prima dell'inaugurazione, ho scritto che se non riusciranno a trasformare lo stadio in un luogo per tifosi meno "hardcore" il successo potrebbe rivelarsi qualcosa di temporaneo. In tutti i nuovi stadi c'è un aumento nei primi anni anche del 20-30% dell'affluenza. La Juventus non ha attuato nessuna politica particolare per evitare che i tifosi più facinorosi entrino allo stadio, in curva si sta sempre in piedi e i così detti "ultras" si sono moltiplicati, ho il timore che alla lunga (specie con questo aumento dei prezzi) i ricavi scenderanno e così anche l'affluenza.

Giuseppe Berardi ha detto...

Concordo con te che nelle curve, lo Juventus Stadium non sia un luogo adatto alle famiglie e ai bambini. Purtroppo in Italia il fenomeno ultras è molto radicato e non è facile da un anno all'altro far diventare semplici spettatori coloro che vivono per la curva.
E' anche vero che l'effetto primi anni col tempo passerà e nei prossimi anni non sarà sempre sold out.
Su cosa hai scritto la tesi? Saresti interessato a inserirla nell'area centro studi?