La cessione del marchio non evita al Parma FC una perdita di 3,2 milioni

Il bilancio del Parma Football Club SpA si è chiuso al 30 giugno 2013 con una perdita di 3,2 milioni di euro.
Le operazioni di cessione del marchio e del contratto di concessione pubblicitaria, che hanno fruttato 30 milioni di euro non sono bastate ad evitare la perdita in bilancio.

Il valore della produzione è pari a 83,2 milioni, in forte calo rispetto ai 101,5 dell'esercizio precedente. Ad incidere sul dato è il risultato del player trading, negativo dopo sette stagioni consecutive in positivo.
In aumento del 18,9% i costi della produzione che sono pari a € 104,4 milioni mentre lo scorso anno erano 87,8 milioni.

I Ricavi delle vendite e delle prestazioni sono pari a € 3.733.889 e si riferiscono ai ricavi conseguiti dalla vendita dei biglietti e degli abbonamenti. Nel 2011/12 erano pari a € 3.879.666. L’incidenza di tali ricavi sul valore della produzione è del 4,5%.
I Proventi televisivi ammontano a € 33.937.422 (€ 29.767.302 nel 2011/12), aumentano di € 4.170.120 ed incidono sul valore della produzione per il 40,8%.
I ricavi da sponsorizzazioni sono pari ad € 2,8 milioni e si riferiscono ai corrispettivi pagati dallo Sponsor Ufficiale per € 1,8 milioni e ai corrispettivi pagati dallo Sponsor Tecnico per € 1 milione.
I Proventi pubblicitari pari ad € 4,5 milioni riguardano i ricavi relativi alla cartellonistica pubblicitaria all’interno dello stadio.
Gli Altri ricavi e proventi pari a € 11,1 milioni, riguardano per € 8 milioni il corrispettivo relativo alla cessione a “Parma FC Brand Srl” del contratto in essere con la società Gsport.
Il costo del personale pari a € 43,5 milioni (€ 43 milioni nel 2011/12), registra un aumento del 1,1% rispetto all’esercizio precedente. Il numero dei calciatori mediamente in forza durante l’esercizio è di 49, 3 in più rispetto al 2011/12. Il rapporto tra costo del personale e valore della produzione è pari al 52,3% e rientra nei parametri del Fair Play Finanziario. L’incidenza del costo del personale sui costi della produzione è del 41,6%.
I costi per servizi diminuiscono da € 10,8 milioni a € 9,4 milioni e comprendono i Costi specifici tecnici che sono pari ad € 314 mila e riguardano consulenze tecnico-sportive, prestate in fase di acquisizione dei calciatori e costi per l’osservazione dei calciatori. La voce Altri costi per servizi pari ad € 3,8 milioni riguarda: spese varie marketing, costi per acquisto diritti d’immagine calciatori, servizio di catering presso lo stadio, spese di rappresentanza, acquisto abbonamenti.


La posizione finanziaria netta è negativa per € 50,3 milioni e risulta in peggioramento di 11,1 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente.
I Debiti verso banche, al 30 giugno 2013 ed al 30 giugno 2012 ammontano rispettivamente a € 5,8 milioni e € 6,2 milioni.
I Debiti verso altri finanziatori, aumentano da € 20,4 milioni a € 33,9 milioni. Trattasi di incassi per anticipi ricevuti da vari Enti finanziari e di un finanziamento erogato da MPS relativo ad un contratto di sovvenzione con scadenza al 31/03/2014.
I debiti finanziari verso la controllante si riferiscono ai seguenti finanziamenti: € 8.935.000 (€ 10.070.000 nel 2011/12) infruttifero di interessi; € 2.355.000 (€ 2.960.000 nel 2011/12) fruttifero di interessi.
Ai fini del Fair Play Finanziario bisogna considerare anche il saldo tra crediti e debiti verso società di calcio. I crediti verso enti settore specifico ammontano a € 12,9 milioni (€. 29.260.387 nel 2011/12) e i debiti verso enti settore specifico ammontano a € 23.007.154 (€ 20.430.281 nel 2011/12) con una differenza negativa di €. 10,1 milioni.
In definitiva, la posizione finanziaria, ai fini del Fair Play Finanziario, è negativa per € 60,3 milioni, ma è inferiore ai ricavi comprensivi di plusvalenze, come auspicato dal Regolamento stesso.

La cessione del marchio e del contratto di concessione pubblicitaria.
Nel mese di giugno 2013, si è dato luogo al trasferimento dei Marchi registrati della squadra di calcio PARMA Football Club a PARMA FC BRAND S.r.l., che è parte correlata della stessa.
L’operazione di trasferimento è avvenuta per un controvalore di 31 milioni di Euro oltre Iva. Poiché il marchio era iscritto in bilancio per un valore residuo di circa 8,3 milioni di Euro, l’operazione di cessione ha generato una plusvalenza di € 22,7 milioni. Il prezzo di trasferimento è stato determinato sulla base del valore risultante da una perizia. Il pagamento è stato stabilito in 8 rate semestrali a partire dal 31 dicembre 2014, maggiorate di interessi.
Contestualmente al trasferimento del marchio, Parma Football Club SpA ha ceduto a PARMA F.C. BRAND Srl, per l’importo di 8 milioni di Euro oltre IVA, la titolarità del contratto con la società concessionaria della pubblicità. Il contratto ceduto, che è stato accettato dalla società concessionaria di pubblicità, avente una durata residua di anni 5, prevede un corrispettivo annuo minimo di 2,5 milioni di Euro. La cessione di tale contratto ha generato una plusvalenza pari al valore di trasferimento. Il pagamento dovrà avvenire in 5 rate annuali a partire dal 31 dicembre 2014, maggiorate di interessi.
Dal punto di vista economico le due operazioni hanno inciso positivamente sul bilancio 2012/13 per € 30,7 milioni.

L’Operazione di Fusione.
Gli Amministratori hanno anche evidenziato che nel corso dell’esercizio 2013/2014 verrà perfezionata l’operazione di fusione per incorporazione di “Parma FC Brand Srl” in Eventi Sportivi SpA. Anche tale operazione non è nuova nel calcio italiano, basti ricordare la vicenda Inter Capital Srl.
L’operazione di fusione determinerà che le partite a credito vantate da “Parma Football Club Spa” nei confronti di “Parma FC Brand Srl” per circa complessivi Euro 47 milioni (Iva inclusa), sorte a seguito delle operazioni di cui si è detto sopra, andrebbero a consolidarsi nei confronti della società incorporante “Eventi Sportivi SpA”.
Poiché la società “Eventi Sportivi SpA” è, a sua volta, creditrice di “Parma Football Club Spa”, a causa del trasferimento in capo alla stessa dei debiti per Iva, pari a circa 26,6 milioni di Euro al 30 giugno 2013, si darà luogo ad una compensazione contabile. Pertanto, il credito residuo vantato da “Parma Football Club Spa” nei confronti della controllante Eventi Sportivi SpA ammonterebbe a circa 20 milioni di Euro.
Eventi Sportivi SpA procederà al pagamento di tale debito residuo per 10 milioni di Euro destinando i flussi derivanti dall’incasso dei crediti del contratto con la concessionaria di pubblicità e per la restante parte andrà a destinando i crediti vantati a seguito dei finanziamenti erogati dalla stessa al Parma FC nel corso degli anni precedenti, che al 30 giugno 2013 ammontano a complessivi 11,2 milioni di Euro.
Quindi anche dal punto di vista finanziario sembrerebbe un’operazione “neutra”, mancherebbe il coinvolgimento di un Ente Creditizio, come avvenuto nel caso dell’Inter, del Siena e in minima parte del Bari.


Il Parma non ha problemi per quanto riguarda il requisito del break-even richiesto dal Fair Play Finanziario. Il risultato prima delle imposte al 30 giugno 2013 è negativo per € 1,8 milioni. Il risultato prima delle imposte al 30 giugno 2012 era positivo per € 84 mila.
Bisogna risalire al 30 giugno 2009 per avere un risultato prima delle imposte molto negativo, infatti, a causa della serie B, fu negativo per € 9,9 milioni.
Tuttavia, nell’eventualità di accesso alle competizioni europee, in chiave Fair Play Finanziario, potrebbe essere richiesto il bilancio consolidato del Gruppo e nel perimetro di consolidamento potrebbe rientrare la società “Eventi Sportivi Spa”, di conseguenza l’effetto economico positivo della cessione del Marchio e del contratto svanirebbe, senza considerare il rilievo della Società di Revisione sul bilancio 2012/13, condiviso dal Collegio Sindacale.

Per l'analisi tecnica completa vi rimando al sito del Dott. Luca Marotta - Appunti di Luca Marotta

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