NBA e l'enorme valore del mercato cinese

Dal 2002, anno in cui Yao Ming venne scelto al draft dagli Houston Rockets, le opportunità di fare business in Cina si sono moltiplicate per la National Basketball Association. In questi anni la Cina è diventata il secondo mercato per numeri e la NBA ha la chance di affermare la sua leadership in un paese che si sta rivelando sempre più strategico per ogni tipo di attività imprenditoriale. 

Lo stesso commissioner Stern ha dichiarato, intervistato da Bloomberg, che fino a poco più di un decennio fa nessuno era interessato a giocare in Cina. Ora invece è una delle destinazioni preferite dallo staff della NBA, dai club e dagli stessi giocatori che guadagnano moltissimo da questo tipo di apertura internazionale. 

Ci sono delle ragioni ben precise per cui questo mercato si sta espandendo a macchia d'olio, infatti in Cina: 




  • 300 milioni di persone giocano a pallacanestro 
  • sui loro social network la NBA è la lega sportiva più popolare 
  • 2 nuovi accordi per raggiungere i fan su piataforme mobile 
  • il ricavato del merchandising è aumentato in tripla cifra 
  • accesso online alle partite in streaming è cresciuto del 130% nell'ultimo anno                                                                                            
Le iniziative sono tantissime: la più degna di nota è la costruzione di una scuola intitolata proprio allo stesso Yao che avrà la funzione di diventare il tempio della pallacanestro in terra cinese per calamitare l'attenzione di milioni di persone su questo straordinario sport e sarà il mezzo attraverso il quale veicolare i messaggi del brand NBA.

fonte immagini (Wikipedia, Sportfolio)

di Luca Flamini
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