Sassuolo e Mapei: il modello gestionale del club tra crescita e investimenti

La vittoria nel prestigioso torneo di Viareggio ha portato nuovamente in luce il progetto del Sassuolo. La società emiliana non sta attraversando una delle sue migliori stagioni con la prima squadra, ma il risultato raggiunto dalla Primavera sottolinea la crescita di tutto il club, iniziata nel 2002. Il suo sviluppo è stato garantito dall’impegno economico dell’imprenditore Giorgio Squinzi, proprietario della Mapei, azienda che opera nel settore della produzione di materiali chimici per l'edilizia.

Squinzi è diventato Proprietario del Sassuolo dalla stagione 2002-2003. Il percorso per arrivare nella massima serie parte dalla vecchia Serie C2. Dopo sei stagioni il club neroverde approda in Serie B. Passano altre cinque stagioni e il Sassuolo conquista la Serie A, con Eusebio di Francesco in panchina e capitan Missiroli in campo. Dalla stagione 2012/2013 la crescita è costante sia nel posizionamento in classifica che dal punto di vista economico.

Fondamentale è stato il trasferimento nello stadio di Reggio Emilia, rinominato dal 2013/14 in Mapei Stadium-Città del Tricolare. Da inizio 2014 l’impianto è diventato di proprietà della Mapei, grazie un’offerta da 3,75 milioni di euro.



L’acquisizione del Mapei Stadium ha garantito una crescita del 200% dei ricavi da stadio tra la stagione 2013/2014 e quella seguente. Nel corso degli anni l’impianto è diventato teatro di varie manifestazioni come la UEFA Women’ s Champions League e le Final Eight del campionato Primavera dello scorso anno.

Il rapporto Mapei-Sassuolo non si esaurisce solo per quanto riguardo lo stadio. Il Gruppo Mapei viene utilizzato per assicurare l’equilibrio economico del club e finanziare le campagne acquisti. Il calciomercato neroverde è sviluppato attraverso un modello gestionale preciso: investimenti da una parte e plusvalenze dall’altra. Nel 2015 il Sassuolo ha guadagnato 20,8 milioni dalle plusvalenze, dopo i 7,5 e 9 milioni delle stagioni precedenti. I ricavi del club sono cresciuti proporzionalmente in tutti i settori, come avvenuto in parte per quelli da stadio.




L’incremento tra la stagione 2012-2013 e quella successiva è dovuta alla promozione in Serie A. La stagione chiave nell’economia neroazzurro è la 2014-2015, in cui tutti i ricavi sono raddoppiati in tutti i settori. Oltre alle entrate, sono cresciuti di pari passo anche i costi, in particolare quelli operativi. I risultati operativi caratteristici delle ultime quattro annate sono negativi, così come i risultati netti.



Nel corso degli anni l'incidenza della sponsorizzazione Mapei sui ricavi netti è diminuita. Nel corso delle ultime stagioni, l’impatto percentuale è diminuito, tuttavia è mantenuta una forte Mapei-dipendenza.

Dal 2012 l’impatto è passato dal 66,2% al 30,86% della scorsa stagione.
La riduzione è stata necessaria ai fini dell’articolo 3 del FFP, in cui si parla di “Significant Influnce”, cioè quando una sponsorizzazione ricopre una percentuale pari o superiore del 30% della cifra complessiva dei ricavi della società. Se un club si trovasse in una situazione di “significativa influenza”, l’organo di controllo dell’UEFA potrebbe decidere di rettificare il valore della sponsorizzazione di parti correlate per adeguarlo al suo “Fair Value”. Il Valore Equo viene valutato in base la media delle sponsorizzazioni, non di parti correlate, di altre società con forza economica e bacino di utenza simile. Per sponsorship di parti correlate si intendono i casi di Sassuolo con Mapei, Juventus e Jeep, Manchester City e Etihad e PSG con Qatar Tourism Authority. 

La scorsa estate il club parigino ha annunciato l’accordo con l’impresa qatariota per l’importo annuo di 175 milioni di euro, proprio il 30% dei ricavi previsti dal club per questa stagione. La cifra rientrerebbe quindi nei parametri del Fair Play Finanziario.



Squinzi ha già dichiarato che continuerà ad investire nel club neroverde, per portarlo ai massimi livelli del calcio italiano. Sarà interessante analizzare se continuerà con questo sistema virtuoso di sponsorizzazioni o si opterà per una strategia di diversificazione e crescita in tutti i settori dei ricavi. Il Trofeo di Viareggio è stato il primo titolo, seppur giovanile, dell’era Squinzi, che con l’acquisto del giovane Scamacca ha rimarcato la propria volontà di puntare su giovani italiani di grandi prospettive.

Laura Brambilla
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