Il “modello aziendale” del Grande Torino

A cura di Antonio Sanges - Commercialisti Azienda Sport

Il Grande Torino di Valentino Mazzola e Roberto Menti, nel periodo 1939—1949, determinò un vincente progetto di “modello aziendale”?

A settant’anni di distanza dalla sciagura di Superga (04 maggio 1949), il Grande Torino, durante la gestione Novi (1939—1953), risultò essere un esempio lampante di come, i tentativi di “governare e circoscrivere le spese dei club di calcio”, venivano ampiamente superati dalle società.

In relazione a quanto evidenziato, bisogna rilevare che il Grande Torino del Presidente Ferruccio Novi , ha rappresentato , un modello quasi scientifico di ricorso al calcio mercato , quale condizione fondamentale e decisiva per raggiungere un successo sportivo e societario. (Fonte Calcio&Finanza)

I “costi aziendali sostenuti dal club granata” tra il 1939 e 1945 risultarono essere pari a 3,763 milioni di lire.

Nel dettaglio si possono ricordare “le campagne acquisti” piu’ significative : anno 1939 (Ossola acquistato dal Varese per 55 mila lire), 1941 (Rigamonti dal Brescia per 18 mila lire, Pietro Ferraris dall’Inter 200 mila lire, Gabetto dalla Juventus per 330 mila lire, 1942 (Grezar dalla Triestina per 250 mila lire), Looik (dal Venezia per 625 mila lire, Mazzola dal Venezia per 625 mila lire, , 1945 (Bacigalupo dal Savona per 160 mila lire, Ballarin dalla Triestina per 600 mila lire, Castigliano dallo Spezia per 600 mila lire) .

A settant’anni di distanza, per ricordare gli “invincibili” del Grande Torino, dal prossimo quattro al ventitre maggio, saranno organizzati nel capoluogo piemontese, una serie di eventi finalizzati a rendere omaggio al “brand” ed ai protagonisti dell’Associazione Calcio Torino, che nelle stagioni sportive 1942/43 -- 1948/49, riusci a conquistare cinque scudetti consecutivi, ed una Coppa Italia.

Il club dell’Associazione Calcio Torino, con leader indiscusso Valentino Mazzola, in occasione dell’incontro di calcio a Torino, dell’undici maggio 1947, partita Italia 3 – Ungheria 2 , dieci calciatori granata vestirono la maglia della Nazionale Italiana.

A partire dalla stagione calcistica 2017- 18 la formazione granata del Torino Football Club, svolge i propri allenamenti nel ristrutturato Stadio Filadelfia, palcoscenico delle tante vittorie degli “Invincibili” di Valerio Bacicalupo e compagni.

Il “palmares” del club granata risulta essere il seguente: sette titoli tricolori e cinque Coppe Italia.

A livello giovanile la società torinese ha conquistato: nove scudetti Primavera, otto Coppe Italia, due Super Coppa Primavera, sei Tornei di Viareggio, dieci Campionati Dante Berretti, cinque campionati allievi, due campionati giovanissimi.

Attualmente il club granata, risulta avere un valore di mercato calciatori pari ad euro 162,75 mln di euro, ed alla data del 30 giugno 2018, ha determinato un utile di bilancio pari a 37, 2 mln di euro , patrimonio netto pari a 60,6 , ricavi pari ad euro 75,2 mln, plusvalenze 71,2 mln e costi pari a 92,1 .

Bisogna rilevare che l’attuale presidente del Torino Urbano Cairo, nei suoi primi anni di presidenza granata, ha effettuato ripianamenti societari per l’importo complessivo pari a 59 mln di euro.

In termini aziendali , bisogna evidenziare altresi che la società granata ha quantificato nei periodi che seguono, cinque bilanci societari con utili di esercizio, divisi come segue : 2013 (11 mln euro), 2014 ( 10,6), 2015 ( 9,5), 2016 (1,4), 2018 (37,2).

Ma il dato finanziario più significativo del bilancio aziendale del Torino, risulta essere la situazione finanziaria che alla data del 31 dicembre 2017 risultava essere positiva per 18,9 mln di euro.

Grande Torino: gli “Invincibili del modello aziendale” dei club di calcio!

Antonio Sanges

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