Domani al via il Social Football Summit : ecco come è stato costruito l'evento

"La cooperazione si basa sulla profonda convinzione che nessuno riesca ad arrivare alla meta se non ci arrivano tutti”.

Questa massima di Virginia Burden ha fatto scattare in redazione la voglia di parlare, oltre che degli speaker che animeranno il Social Football Summit, anche delle professionalità che muovono i fili di un evento con i loro talenti e competenze.

In questo momento ci sono più di venti persone che parlano contemporaneamente, grafiche da definire, Facebook requirements da rispettare, contenuti da caricare, transfer da definire e altre n declinazioni della lista “da fare” che compone i passi dell’organizzazione di evento.

Per rimanere in tema Social Football Summit, siamo una squadra. Ognuno ha il suo ruolo, anche se non mancano fantasisti e portieri esuberanti che segnano oltre il 90°.

Questo ambizioso progetto nasce dalla verve creativa di Gianfilippo Valentini, esperto di marketing territoriale con la passione per il calcio che ha fondato Go Project srl 16 anni fa. L’incontro e la collaborazione con il guru dell’IT Andrea Basile ha fatto nascere la piattaforma di aggregazione dati Social Media Soccer.

L’ingresso in azienda di Massimo Tucci, organizzatore di eventi old school  ha portato all’idea di un evento per far confrontare professionisti del digital sui temi legati all’innovazione e al calcio. È nata così la prima edizione del Social Football Summit, che ha richiamato l’attenzione di molti professionisti del digital e appassionati, coordinati in loco dalla nostra collaboratrice, l’event planner Erinda Gorenca.

Prima di incontrarsi al Summit, molte mani si affaccendano per scolpire il viso di quella che sarà la presentazione dell’evento al pubblico. Alessandro delli Carri ha curato la veste grafica e immagine coordinata dei materiali, con l’immancabile supporto e dell’Head of Design Francesco D’Andrea e Chiara Passerotti, che con le sue animazioni e grafiche sfida ogni giorno le dure leggi della percentuale di testo delle sponsorizzate di Facebook. A supporto del team, la new entry Elisa Padroni.

Il lavoro di produzione e promozione dei contenuti è appannaggio del reparto comunicazione: il reparto che, per intenderci, fa ancora fatica a spiegare alla propria nonna cosa faccia esattamente per pagarsi casa.

Sotto la supervisione di Luca Pelini si muove un nutrito gruppo di competenze che lavora per far conoscere e raccontare il Summit.

Se ultimamente avete visitato il sito web del Social Football Summit e adesso non fate altro che vedere pubblicità dell’evento, la colpa è di Chiara Afeltra, che si occupa delle strategie di promozione dell’evento; il sito e il piano editoriale sono stati pazientemente popolati da Margherita Romaniello, Social Media Manager con molti talenti. La costruzione del sito web è anche opera di Alessio Canichella, cintura nera di caricamento contenuti e vera e propria miniera di citazioni e curiosità. Luca Santachiara del reparto IT si è occupato della migrazione delle piattaforme ed ha assicurato il corretto funzionamento delle newsletter che vi sono arrivate.  Il popolamento del blog si deve al responsabile editoriale di Social Media Soccer, Luigi Di Maso. Infine, Damiano Cori si è occupato della parte di Business Development dell’evento.

Il 20 e 21 novembre le sale dell’Olimpico accoglieranno professionisti ed esperti di innovazione e digital, che saliranno sul palco per condividere le loro conoscenze e i loro stimoli. 


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