Progetto nuovo stadio L. Ferraris

GENOVA - 26 mila mq di spazi esterni con una scenografica piastra sopraelevata che garantisce spazi coperti e terrazzamenti a parco al livello superiore, 39 mila mq. di parcheggi complessivi, soluzioni architettoniche innovative quali 2 nuove torri e attività commerciali, mantenimento della facciata storica e sua valorizzazione attraverso una struttura in vetro e acciaio, 28 nuovi skybox, conformità alle normative UEFA, ampliamento trasferimento della nuova Area Stampa al livello della tribuna superiore adeguamenti per gli Europei 2016, ampliamento del terreno di gioco, creazione di un parco urbano di 18 mila mq e riqualificazione urbanistica del quartiere di Marassi.

Queste, in sintesi, le principali caratteristiche dello Studio di fattibilità per un intervento di ristrutturazione dello Stadio L. Ferraris di Genova presentato oggi dalla Fondazione Genoa 1893 che ha visto impegnati, in queste settimane, un team di esperti e che mostra come la struttura attuale possa essere resa conforme alle vigenti normative nazionali e internazionali con un costo stimato inferiore ai 50 milioni.

Lasciare lo Stadio Luigi Ferraris nella posizione in cui si trova ora, ripensandolo alla luce delle normative UEFA e rendendolo ancora più funzionale? E’ possibile e sostenibile. Qualificando l’area e mantenendo il fascino e l’emozione della storia.

Più in particolare, tra gli aspetti significativi dello Studio emergono i 26 mila mq. di spazi esterni, grazie alla realizzazione di una nuova struttura piastra sopraelevata per gli accessi dotata di un parco di 18 mila mq; 39 mila mq di parcheggi complessivi nel raggio di 300 mq dallo Stadio e due nuove torri rettangolari - “modello San Siro” - in vetro, materiali innovativi e di grande effetto, ai lati della facciata principale fatta avanzare per generare nuovi spazi di accoglienza e di passaggio.

Con queste soluzioni, inoltre, la capienza dello stadio passerebbe dai nominali 36.569 posti attuali ai 32.960 effettivi del nuovo progetto - soddisfacendo ampliamente la normativa UEFA che ne fissa il limite minimo di 30 mila - sostanzialmente dovuto alla messa a norma delle gradinate Nord e Sud e del lato “Distinti”, nonché con la creazione di spazi più confortevoli in termini di tribuna stampa e autorità.

Lo studio è stato realizzato in collaborazione con alcuni qualificati professionisti: l’architetto Roberto Burlando, dello Studio Burlando Architettura, che ne ha coordinato le diverse fasi, l’ingegnere Attilio Bricchetto, già project manager del Ferraris nel 1989, il Dott. Diego Tarì che ha contribuito alla creazione di un piano finanziario a sostegno dello studio. Oltre a ciò, è stato interpellato l’architetto Vittorio Gregotti.

“Con questo studio di fattibilità che individua gli interventi necessari all’adeguamento dello Stadio L. Ferraris alle normative UEFA - ha affermato Andrea D’Angelo, Reggente della Fondazione Genoa - offriamo alle Autorità, alle società calcistiche genovesi, ma soprattutto alla cittadinanza tutta, un contributo chiaro che dimostra la possibilità funzionale dello Stadio e di brillante futuro impiantistico del calcio genovese al Ferraris senza incorrere in costi esorbitanti e riqualificando un intero quartiere”.

“Il recupero del Ferraris permette - ha dichiarato il coordinatore dello Studio l’Architetto Roberto Burlando - anche di riqualificare l’intero quartiere di Marassi, dotandolo di un nuovo “polmone verde”, nonché di spazi utilizzabili 365 giorni l’anno e di nuovi parcheggi.”

Più nel dettaglio, lo Studio di Fattibilità, che in questa prima fase si realizza indipendentemente dallo spostamento delle carceri, si articola nel seguente modo:

Facciata e spazi esterni

Il fronte ovest (lato Bisagno) dello Stadio L. Ferraris “avanzerà”, portando alla creazione di nuova facciata realizzata in vetro che delimiterà uno spazio all’interno adibito all’accoglienza e al passaggio.

Sulla facciata si innesteranno 8 “lame” (4 a livello dei distinti e 4 a quello delle tribune) che fungeranno da passerelle di accesso verso lo stadio, per consentire un ingresso unico sul lato ovest, finalizzato al controllo dei varchi, al migliore flusso e deflusso del pubblico, evitando la realizzazione di gabbie e strutture, ma progettandole insieme al parco urbano.

Le passerelle collegheranno l’interno dello stadio con la nuova “piastra sopraelevata” che, posta a 4.5 metri di altezza da terra - fruibile a due livelli, coperto e a terrazza/parco - avrà il compito di area di soggiorno e passaggio nonché da grande spazio di ingresso e uscita dallo stadio stesso ed accoglierà un parco urbano avente una superficie di 18 mila mq. che sarà fruibile dal quartiere nel corso della settimana.

Nella parte sottostante alla piastra, nell’attuale livello di accesso e, quindi al coperto, verrà realizzata un’ampia area parcheggio, mantenendo una viabilità simile a quella attuale.

Nel perimetro di 300 mq intorno allo stadio Ferraris saranno disposti altri parking - ad esempio in Piazza Romagnosi e di fronte al Carcere di Marassi - per un totale stimato di 39 mila mq. disponibili per la sosta di autovetture e pullman.

Interni dello Stadio e nuove torri in vetro

Lo stadio subirà un importante intervento di adeguamento e ammodernamento funzionale pur non modificando il valore storico dell’impianto, nonché di valorizzazione simbolica con l’uso di vetro e acciaio come nelle più moderne architetture pubbliche; verranno rimodellate le gradinate per i distinti e delle gradinate nord e sud, per renderle conformi alla normativa. Le opere di ristrutturazione interverranno anche in tribuna, con lo spostamento dell’area stampa al livello dell’attuale tribuna superiore e la creazione di 28 modello “Skybox”. Nella tribuna inferiore è invece stimata anche una tribuna vip a poltrone.

Più nel dettaglio, si ricorda che la modifica delle gradinate e dei distinti è obbligatoriamente dovuta alla normativa sugli spalti che stabilisce la profondità di almeno 70 cm per singolo gradone, rispetto agli attuali 60.

La capienza totale dello stadio è stimata in 33 mila posti effettivi con una riduzione contenuta rispetto ai 36.569 nominali di oggi. La riduzione degli spettatori delle gradinate, dovuta alla normativa UEFA, troverà sostanziale compensazione con la proposta di destinare circa 1.000 posti dei distinti laterali ad ogni gradinata, rendendoli un tutt’uno con la stessa e suggerendo di proporli al medesimo “prezzo popolare” di ingresso, quali “ampliamento” delle gradinate stesse.

Verranno riprogettati interamente gli spogliatoi con un’estensione a circa 1.000 mq ed ampliati gli spazi di sala stampa e “mix zone”, oggi carenti. Il progetto prevede anche l’inserimento di nuovi tecnologie e servizi, nonché di un maggior numero dei servizi igienici e delle aree di accoglienza, in linea con le normative e le eccellenze dei più moderni stadi internazionali.

Gli spazi necessari - come già evidenziato - verranno recuperati anche grazie alla realizzazione dei collegamenti esterni e di due nuove torri rettangolari, in vetro e acciaio che, innestandosi su quelle attualmente presenti nella facciata ovest, permetteranno un più efficiente accesso del pubblico e una razionalizzazione delle superfici attualmente in uso.

Le due nuove torri sul fronte Bisagno e parte dei locali posti sotto le gradinate di accesso da via Casata Centuriona e via Clavarezza svilupperanno un’area complessiva di circa 8.500 mq progettata per attività di tipo commerciale.

Il campo di gioco, oggi a norma, non verrà modificato. Sarà invece, ampliato il cosiddetto “spazio di calma” portandolo dagli attuali 115x76 mt. ai nuovi 120x80 mt. richiesti dalla normativa.

Ulteriori interventi di adeguamento ed ammodernamento

Tra gli ulteriori interventi di adeguamento previsti dallo Studio di Fattibilità vi sono anche sofisticati e innovativi elevazioni tecnologiche: quello antisismico, quello per le componenti software ed hardware, la realizzazione dell’impianto di sorveglianza a perimetro - con verifica delle coperture e relativo ammodernamento -, l’allestimento wireless e la creazione di una rete intranet per tutti gli uffici posti dentro il volume dello Stadio.

E’ prevista, inoltre, già nella prima fase del progetto, la possibilità di ricavare nuovi spazi museali o di ricezione per sponsor presso Villa Piantelli per una superficie di oltre 1.000 mq, nonché quella di attrezzare ove necessario lo stadio per concerti, inserendo spalti mobili che garantirebbero la copertura di eventi da 10 mila sino a 20 mila spettatori.

La medesima possibilità è prevista per quanto riguarda il Parco posto sulla piastra sopraelevata che potrebbe ospitare eventi autonomi ed indipendenti, fino a 5 mila fino a10 mila spettatori.

Viabilità

Oltre a quanto già descritto, lo studio ipotizza aggiuntivamente la possibilità di inserire sulla sponda destra del fiume Bisagno, una navetta elettrica a tramvia, in acciaio e vetro, avente una capienza di 440 posti, sull’asse: stazione ferroviaria di Brignole, Stadio Ferraris e parcheggio posto all’uscita autostradale di Genova Est.

Tale struttura potrebbe essere utilizzata e ampliata per collegare la Val Bisagno al centro città e fungere da metro leggero in superficie. Le fermate di testa avrebbero parcheggi silos nei pressi delle stesse stazioni, per circa 400 posti auto (lato Brignole) e circa 900 posti (lato Genova Est), utilizzando in un caso i volumi dismessi lungo il Bisagno e, nell’altro, una parte dell’attuale deposito AMT nonché la realizzazione di un silos con accesso riservato.

Sicurezza

Lo Studio di Fattibilità, da un punto di vista idraulico prevede l’abbattimento del Ponte Serra e della relativa briglia, con la sistemazione nel tratto a monte del fondo e degli argini del Bisagno, fino all’eventuale intervento di adeguamento di Ponte Campanella. Tali opere già previste dal Piano di bacino, consentono la mitigazione del rischio idraulico con eliminazione del rischio di inondazione duecentennale che interessa tutta l’area.
Le opere non sono in contrasto con tutti gli interventi di mitigazione già previsti e/o in corso di realizzazione, come la sistemazione del tratto terminale coperto e lo scolmatore.
Si prevede, inoltre, la sistemazione di una seconda piastra sopra l’attuale copertura di piazzale Atleti Azzurri d’Italia, con copertura verde a Parco, anche per aumentare la superficie permeabile e diminuire il livello di afflusso sul torrente.

“Ancor più dopo aver partecipato alla realizzazione di questo studio - ha affermato l’ingegnere Attilio Bricchetto, project manager che già partecipò alla realizzazione dello stadio genovese nel 1989 - mi sento di ribadire che lo Stadio Ferraris sarà in linea con le più avanzate richieste della comunità calcistica e potrà richiamare il grande calcio internazionale”.

“Nel formulare queste ipotesi di progetto abbiamo tenuto conto non solo delle necessità di adeguamento alle normative vigenti della struttura, ma anche di creare le condizioni per incrementare le potenzialità di generare ricavi dell’impianto” - ha concluso Diego Tarì che ha contribuito alla proposta di piano finanziario del progetto.

Il carattere preliminare dello studio, grazie al significativo ampliamento degli spazi pubblici e di attività commerciali e la sua sottoposizione alle valutazioni delle istituzioni cittadine, nonché di soggetti interessati, comporterà ulteriori fasi di studio e di progettazione, sia di ordine architettonico che finanziario, con riguardo ai rapporti tra Amministrazione Comunale, Sportingenova S.P.A., proprietaria del Ferraris e le società calcistiche genovesi.

Fondazione Genoa 1893

Fonte: genoacfc.it

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