Venezia primo club a sfruttare l'azionariato popolare

E' il Venezia calcio, oggi Unione Venezia FCB, a decidere di aprirsi all'azionariato popolare, fenomeno molto diffuso in Europa, ma ancora agli albori nel nostro Paese. Pizzigati, presidente dei lagunari, ha ufficializzato la volontà di cedere il 30% delle azioni ai tifosi, che potranno avere un rappresentante anche nel CdA. Mauro Pizzigati, numero uno del Venezia calcio (oggi in serie "D", dopo il fallimento di quest'estate) ha spiegato quale sarà la prossima evoluzione societaria, ribadendo che presto sarà dato in public company il 30% delle azioni dell’Unione Venezia. “Un atto dovuto verso i tifosi –ha sottolineato il presidente, – i quali hanno, tra l’altro, l’occasione d’oro di poter contare su di un loro rappresentante nel consiglio d’amministrazione”. Circa la costruzione del nuovo stadio, Pizzigati ha detto che “quando sarà indetto il bando per la costruzione del nuovo impianto sportivo a Tessera, la volontà è quella di dare la priorità a chi, a parità di requisiti, vorrà prendere in proprietà la società arancioneroverde”.

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