Manchester United: Obbligazioni per coprire il buco di oltre 700 mln

Secondo fonti vicine alla squadra, le possibilità al momento esaminate includono appunto i bond ad alto rendimento, considerati uno strumento in grado di sfruttare la ripresa del mercato obbligazionario. Man United e le banche interessate non hanno voluto commentare, ma per il Financial Times non c’è indicazione che l’imprenditore americano Malcolm Glazer voglia ridurre il suo peso nella società , o che istituti bancari siano stati formalmente incaricati dell’emissione di obbligazioni.
I bond sarebbero usati per rifinanziare il debito creato proprio dall’acquisizione operata nel 2005 da Glazer e la sua famiglia, un leveraged buy-out (acquisizione finanziata da un debito che dovrebbe essere ripianato dai proventi generati dalla società ) da 790 milioni di sterline.
Il management del Manchester United ha sempre sostenuto che il debito non è un problema, perchè la squadra genera utili superiori agli interessi: nel 2008 ad esempio l'utile è stato di 72 milioni di sterline e gli interessi pagati
sono stati di 69 milioni. La maggior parte dei prestiti, circa 520 milioni di sterline, sono garantiti dalla squadra e hanno una durata media di 7 anni. Un altro prestito, del valore iniziale di 130 milioni di sterline, effettuato alla
famiglia Glazer, non direttamente alla squadra, da due hedge fund americani, Perry Capital e Citadel, è ripagabile a un tasso d'interesse del 14,25% annuo.
Il club non è stato in grado di rifinanziare il suo debito dal luglio 2006 (275 milioni di sterline), ma per gli ultimi due anni tutto si è bloccato, causa crisi del mercato finanziario e difficoltà di accesso al credito, che hanno impedito a Glazer di rinegoziare gli accordi.
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