Bayern Monaco VS Chelsea: la solidità tedesca contro il mecenatismo russo

Il 19 maggio a Monaco di Baviera andrà in scena l’ultimo atto della UEFA Champions League 2011/12.
A contendersi la coppa dalle “grandi orecchie” saranno il Chelsea guidato dall’italiano Roberto Di Matteo e i padroni di casa del Bayern Monaco.
Le due squadre si sfidano per la prima volta in una finale continentale. Due società con modelli gestionali differenti fra loro: da una parte i panzer tedeschi con una solidità patrimoniale ed economica da fare invidia a tutti; dall’altra i londinesi del tycoon russo Abramovich, sempre pronto a investire in top player e manager pur di vincere anche a livello europeo.

Tralasciando l’aspetto tecnico e sportivo, con questa analisi cercheremo di fare un confronto fra le due società da un punto di vista economico, finanziario e organizzativo, attraverso i numeri dell’ultimo bilancio consolidato dei due gruppi, chiuso al 30 giugno 2011.

Struttura societaria – Chelsea



Al vertice della struttura societaria c’è la Fordstam Limited (anagramma del nome dello stadio Stamford) che controlla per il 100% il club di calcio Chelsea Football Club. Oltre alla squadra di calcio la Holding, che fa capo a Roman Abramovich, controlla direttamente anche le seguenti società: la Chelsea Car Parks Limited che si occupa della gestione dei parcheggi; la Chelsea Digital Media Limited, controllata per il 65% dalla Fordstam Limited e per il restante 35% da Sky New Media Ventures Limited, che si occupa della gestione della TV e del sito Internet; la Chelsea Leisure Services Limited che si occupa del fitness club e delle attrazioni destinate ai visitatori; la The Hotel at Chelsea Limited che si occupa della gestione di alberghi e del servizio di catering; la Chelsea FC Merchandising Limited che si occupa del merchandising; la Stamford Bridge Securities Limited, holding immobiliare; la Stamford Bridge Projects Limited che opera nel settore della ristorazione; la Chelsea Training Ground Limited, società non commerciale.
Infine la Fordstam Limited controlla anche la Chelsea Football Club plc, risultante come sub-holding, e quattro società inattive.

Struttura societaria – Bayern Monaco


Al vertice della struttura societaria del Bayern Monaco c’è un’Associazione Registrata (Eingetragener Verein) chiamata FC Bayern München EV composta da oltre 170 mila soci. La squadra di calcio, FC Bayern München AG è controllata per l’81,8% dall’Associazione e per il restante 18,2%, è suddiviso in quote uguali del 9,1% tra l’azienda di articoli sportivi adidas e l’AUDI operante nel settore automotive.
A sua volta il club di calcio FC Bayern München AG controlla al 100% la società Allianz Arena München Stadion GmbH, proprietaria dello stadio bavarese, e con quote del 50% le società Allianz Arena Payment GmbH, Arena Stadium Beteiligungs Gmbh & Co. Kg e FC Bayern Tours Ltd.

Fatturato – Football Money League

Nell’ultima classifica stilata dalla divisione Sport Business Group di Deloitte sui ricavi delle società di calcio, la Football Money League 2012, il Bayern Monaco si colloca al quarto posto con € 321,4 milioni, mentre il Chelsea è in sesta posizione con un totale ricavi di € 249,8 milioni.

La differenza tra i due club è di € 71,6 milioni, da attribuire principalmente ai maggiori accordi commerciali dei bavaresi. Nessuna squadra di calcio al mondo riesce ad incassare quanto il Bayern Monaco alla voce sponsorizzazioni. I contratti con adidas, Deutsche Telekom, Audi, Coca Cola, Lufthansa e altri ancora, uniti al business del merchandising e ai naming rights dell’Allianz Arena portano nelle casse del gruppo € 177,7 milioni all’anno.
Il Chelsea può contare invece su maggiori ricavi derivanti dalle televisioni, frutto soprattutto del maggior appeal che la Premier League riscuote nei confronti della Bundesliga. Il gruppo londinese incassa dai diritti tv ben € 112,3 milioni contro i € 71,8 dei bavaresi.


Per quanto riguarda invece i ricavi derivanti dai “matchdays”, ossia dalle giornate di campionato disputate tra le mura amiche, le due società ottengono una cifra quasi simile: € 74,7 milioni i Blues e € 72 milioni i tedeschi. Il ricavo maggiore del Chelsea può essere imputato al numero maggiore di partite casalinghe disputate nei confronti del Bayern, 27 contro 23. Il dato del Chelsea assume una valenza maggiore perché l’impianto inglese ha una capienza di quasi 42 mila spettatori rispetto ai 69 mila dell’Allianz Arena. Se il Chelsea avesse un impianto allineato alla capienza degli altri top club europei, sicuramente aumenterebbe il suo fatturato.


CAGR

Se analizziamo il trend del fatturato dei due club negli ultimi 5 anni, notiamo subito che il Chelsea ha generato meno valore rispetto al Bayern Monaco nel corso del tempo. Nel 2007 il totale ricavi dei londinesi era € 283 milioni nel 2011 è sceso a circa € 250 milioni. I bavaresi invece nello stesso arco di tempo hanno aumentato il proprio fatturato di quasi € 100 milioni.
Se calcoliamo il CAGR (Compound Annual Growth Rate), o tasso annuo di crescita composto, indice che rappresenta il tasso di crescita medio di un certo valore in un dato arco di tempo, otteniamo che per il Bayern Monaco la crescita negli ultimi cinque anni è stata del 9,53%. Al contrario, per il Chelsea l’indice risulta negativo del 3,05%.




Sponsorizzazioni

Entrambi i club hanno come sponsor tecnico l’azienda tedesca adidas con contratti pressappoco simili. Non si conoscono le cifre esatte degli accordi ma l’importo si aggira intorno ai 25 milioni di euro a stagione.
Il contratto di jersey sponsor del Bayern Monaco con l’azienda di telecomunicazione Deutsche Telekom è uno dei più redditizi in Europa, secondo solo a quello del Barcellona con Qatar Foundation. L’accordo prevede un corrispettivo garantito annualmente di 22/24 milioni di euro, più altri 6/8 milioni legati ai risultati conseguiti dalla squadra. Inoltre la società tedesca può contare anche su altri vantaggiosi accordi commerciali con diversi sponsor suddivisi per Premium Partner, Classic Partner e Food Partner.

Il Chelsea dagli sponsor riceve meno, avendo anche un numero di partner inferiore. Il main sponsor è l’azienda coreana Samsung, che ha un contratto con i Blues fino al 2016 e versa ogni anno nelle casse londinesi circa € 17 milioni. Gli altri top sponsor del Chelsea sono identificati come Platinum Partners.

Sponsor Chelsea FC

Sponsor FC Bayern Munchen

Bilancio Consolidato

Fatturato

Dal bilancio consolidato chiuso al 30 giugno 2011 del gruppo che fa capo a Roman Abramovich, il fatturato netto è stato di £ 225,2 milioni (€ 249,4 milioni), in aumento del 7,9% rispetto all’esercizio precedente.
Per il Bayern di Monaco il fatturato consolidato di gruppo è stato di € 328,5 milioni in diminuzione del 6,2% rispetto allo scorso anno.

Costi operativi

Per quanto riguarda i costi operativi consolidati del gruppo bavarese, il totale ammonta a € 266,2 milioni, di cui € 157,7 milioni fanno riferimento a costi per salari e stipendi. Questi ultimi incidono quasi per il 60%.
Il totale dei costi operativi dei londinesi invece è di £ 322,1 milioni (€ 356,7 milioni) e l’incidenza del costo del personale è del 65,7%. Una cifra che supera abbondantemente i ricavi generando un EBITDA (risultato d’esercizio calcolato prima di interessi, tasse e ammortamenti) negativo.



Patrimonio netto

Il patrimonio netto del FC Bayern München AG è positivo e ammonta a € 238,8 milioni, in aumento del 35% rispetto alla passata stagione. Esso rappresenta il 46,05% delle attività e “copre” il 72,4% delle immobilizzazioni.
La Fordstam Limited presenta un patrimonio netto negativo di £ 617,8 (€ 684,2 milioni). Nella stagione 2005/06 era negativo per £ 255,3 milioni (€ 282,7 milioni). da notare quindi come in 6 anni sia più che raddoppiato.
La causa è da ricercare principalmente nel continuo riporto a nuovo delle perdite degli esercizi precedenti, senza che si sia provveduto a ricapitalizzare o a riequilibrare la struttura dei costi in funzione dei ricavi.

Indebitamento

L’indebitamento del gruppo tedesco in un anno è diminuito di € 68,9 milioni, attestandosi a € 177,7 e i debiti bancari del gruppo fanno capo esclusivamente ad Allianz Arena München Stadion GmbH.
La situazione debitoria del Bayern non risulta preoccupante, al contrario di quella del Chelsea, dove l’indebitamento finanziario netto, che emerge dal consolidato del gruppo, è di 816 milioni di sterline (€ 903,6 milioni) con un incremento dell’11% rispetto all’esercizio precedente.
I debiti finanziari riguardano principalmente il debito infruttifero verso il socio controllante Roman Abramovich, per l’ammontare complessivo di £ 818,6 milioni (€ 906,4 milioni).
Per avere un’idea dell’incidenza negativa di tale indebitamento sui conti dei Blues, basti pensare che i debiti finanziari rappresentano l’83% delle passività e il 98% dei debiti non correnti.

Risultato netto

I numeri visti fin qui danno ampiamente un’idea di come i modelli di business delle due società siano enormementi differenti sotto il profilo economico e finanziario.
Per il gruppo del magnate russo la perdita d’esercizio consolidata, al 30 giugno 2011, è stata di £ 78,5 milioni (€ 86,9 milioni), quella al 30 giugno 2010 era di £ 77,8 milioni (€ 86,1 milioni) mentre nel 2008/09 era di £ 47,4 milioni (€ 52,5 milioni).
Per il Bayern invece gli ultimi tre esercizi del bilancio consolidato si sono chiusi tutti in utile. Al 30 giugno 2011 il risultato finale al netto delle tasse è stato positivo per 1,3 milioni di euro.



Stadio: Bayern Monaco - Allianz Arena

Lo stadio del Bayern Monaco, l’Allianz Arena, è stato progettato dallo studio architettonico Herzog & de Meuron e inaugurato il 30 Maggio del 2005. Inizialmente aveva una capienza di 66.000 posti, ampliata successivamente a 69.901. La proprietà dell’impianto è della società Allianz Arena München Stadion GmbH, controllata al 100% dalla squadra di calcio FC Bayern Munchen AG.

Il rivestimento esterno è composto da 2.874 pannelli di ETFE a forma di diamante, ognuno dei quali, grazie alla presenza di 8.800 lampadine, può essere illuminato singolarmente con i colori rosso, blu e bianco. L’impianto è illuminato di rosso quando gioca il Bayern, di blu quando gioca il Monaco 1860, l’altra squadra della città, mentre si illumina di bianco in occasione delle gare della nazionale tedesca.


Il costo sostenuto per la costruzione dello stadio è stato di 340 milioni di euro. Il gruppo Allianz, fornitore di servizi finanziari, ha acquisito i diritti alla titolazione dell’impianto (naming rights) per un periodo di 30 anni, per la somma totale di 80 milioni di euro.
L’ultimo bilancio della società Allianz Arena München Stadion GmbH è stato chiuso con un utile di 0,9 milioni di euro.
Curioso sottolineare che i regolamenti FIFA e UEFA non consentono la sponsorizzazione degli stadi, pertanto per la finale di Champions League del 19 maggio, l’impianto si chiamerà Fußball Arena München.
Durante i Mondiali del 2006 lo stadio è stato chiamato FIFA World Cup Stadium Munich rimuovendo l’intestazione Allianz Arena.

Stadio: FC Chelsea - Stamford Bridge

Lo stadio Stamford Bridge, inaugurato nel 1877, inizialmente ospitò gare di atletica leggera. Nel 1905, anno di nascita del club, diventò lo stadio ufficiale del Chelsea.
Durante un periodo di crisi, la società fu costretta a vendere la proprietà fondiaria a dei promotori immobiliari ma nel 1992, l’allora presidente Ken Bates, riuscì a tornarne in possesso decidendo di fonderla poi con il club. Nacque così nel 1993 l’associazione Chelsea Pitch Owners che detiene attualmente la proprietà fondiaria assoluta dello stadio e i diritti di denominazione del club e del campo.
Oggi lo stadio dei Blues ha una capienza di 41.837 spettatori che lo rende il trentesimo stadio europeo. Questo limita di molto le ambizioni del club e il prestigio conquistato negli ultimi anni con l’avvento di Roman Abramovich. Nelle gare di Champions League la capacità dello stadio, per esigenze logistiche e di organizzazione, scende a 38 mila posti. Con soli 5.000 posti "hospitality" e una capacità totale inferiore di 19.000 posti rispetto all'Emirates Stadium e quasi 34.000 in meno rispetto all'Old Trafford.
Il club guadagna dallo stadio circa 26 milioni di sterline meno dell'Arsenal e 41 milioni di sterline meno del Manchester United ogni anno.
Tuttavia, il Chelsea si trova al sesto posto in Europa per proventi derivanti dallo stadio, riuscendo a superare i limiti della capienza grazie agli introiti che derivano dai diritti tv, da operazioni commerciali e di marketing. Sono determinanti per le casse del club i prezzi dei biglietti per assistere ai match interni dei blues, i più alti della Premier League.
Recentemente in un’assemblea straordinaria del Chelsea, l’associazione Chelsea Pitch Owners, si è opposta alla proposta di Abramovich di acquisire la proprietà fondiaria. L’idea del magnate russo, era quella di acquisire il controllo dell'associazione e di conseguenza della proprietà dello stadio, per rivenderlo e costruire un nuovo impianto da 60 mila posti in un’altra zona di Londra.
Il forte attaccamento dei supporters londinesi al proprio quartiere e alle proprie tradizioni ha fatto si che in assemblea i favorevoli alla cessione arrivassero al 61,6%, soglia non sufficiente per approvare la proposta.
Tramontata l’idea di costruire un nuovo impianto, la dirigenza dei blues è alla ricerca di un partner per la cessione dei naming rights che possa portare nelle casse del Chelsea ricavi quantificati in almeno 6-8 milioni di euro annui.

Financial Fair Play

L’ultima parte di questa analisi è dedicata al Financial Fair Play, sistema di regole voluto fortemente dal presidente dell’Uefa Michel Platini, per portare maggiore disciplina nelle finanze dei club calcistici.
Attraverso il FFP, le società di calcio devono operare sulla base dei propri ricavi e non spendere più di quanto guadagnano; sono tenuti a saldare con puntualità le pendenze economiche nei confronti di giocatori, leghe, federazioni e verso gli altri club, ma soprattutto fornire informazioni sulla pianificazione finanziaria futura.

Tornando alle due società finaliste della UEFA Chanpions League 2012, anche qui le situazioni sono contrapposte: da una parte i bavaresi che hanno i conti in ordine e soddisfano pienamente i criteri emanati dall’Uefa per il Fair Play Finanziario; dall’altra il mecenatismo di Abramovich che si scontra appieno con le regole imposte dal massimo organo calcistico europeo.
I dati emersi dall’ultimo bilancio consolidato della società che controlla il club di calcio FC Chelsea non lasciano dubbi: i blues allo stato attuale rischiano di non vedersi concedere le licenze per la partecipazione alle competizioni europee.
Il dato più preoccupante è l’indebitamento, che per il FFP non può superare il fatturato. Quello del Chelsea lo supera abbondantemente.
Un altro requisito fondamentale riguarda il patrimono netto che non può essere negativo. Anche in questo caso la società di Abramovich presenta una situazione non in linea con i parametri dell’Uefa.
Nell’ottica di abbassare i costi operativi e soprattutto quelli per il personale tesserato, il regolamento UEFA prevede che l’incidenza del suddetto costo sul fatturato non debba superare la soglia del 70%. Per il Chelsea l’indicatore è pari all’85%.
Per quanto riguarda invece il risultato netto l’Uefa ha posto un limite di tolleranza per i primi tre anni: la somma algebrica degli ultimi tre esercizi non può superare i 45 milioni di euro.
Anche in merito a questo parametro, i Blues sono ampiamente fuori. Sommando i risultati degli ultimi tre bilanci si arriva a £ 203,7 milioni di sterline (€ 255,5milioni).

Al contrario dei londinesi invece, il Bayern München dal punto di vista del Fair Play finanziario risulta essere un modello cui ispirarsi. Considerando i dati del 2010-11 il club bavarese rientra pienamente nei parametri stabiliti in quanto, sia a livello di bilancio consolidato che a livello di bilancio societario, mostra un patrimonio netto abbondantemente positivo. Ha un indebitamento inferiore ai ricavi che riguarda esclusivamente l’investimento per lo stadio. Il rapporto tra costo del personale e fatturato è nettamente inferiore al 70%. Gli ultimi tre esercizi per il bilancio consolidato hanno registrato un risultato positivo cumulato per € 6,7 milioni, superando a pieni voti quanto stabilito dal regolamento UEFA. Lo stesso dicasi per il bilancio di esercizio del club, che da ormai sette esercizi consecutivi chiude con un risultato positivo al netto delle imposte, evidenziando anche ingenti disponibilità liquide.


In attesa di vedere come andrà a finire sabato 19 maggio sul terreno di gioco dell’Allianz Arena, la sfida dal punto di vista dei numeri di bilancio è nettamente a vantaggio del Bayern di Monaco che negli anni è riuscito a ottenere ottimi risultati economici e finanziari ma anche sportivi. Al contrario del Chelsea che ha portato avanti una politica societaria improntata solo sul raggiungimento dei risultati sportivi a discapito delle finanze del club, generando continue perdite, ripianate dal magnate Abramovich sotto forma di prestiti infruttiferi.

Con l'attuazione del Fair Play Finanziario il Chelsea dovrà risolvere il problema dell'eccessivo indebitamento e del patrimonio netto negativo. Sarà molto importante aumentare il fatturato per poter mantenere una rosa competitiva ma allo stesso tempo bisogna contenere, se nn ridurre, i costi del personale e di ammortamento.


Giuseppe Berardi


Fonte dati:

- Luca Marotta - I bilanci dei club - Sport Business Management
- Football Money League 2012 - Deloitte
- http://swissramble.blogspot.com

Tasso di cambio 1 £ = 1,1073 €

Nessun commento