Nuovo regolamento sugli Agenti FIFA: massima trasparenza su comunicazioni e aspetti finanziari

A poche settimane dal nostro ultimo commento in tema di intermediari FIFA, il Comitato Esecutivo della Fédération Internationale de Football Association pare averci dato ascolto e, puntuale come un orologio di precisione (non per nulla la riunione si è tenuta in Svizzera), ha approvato il nuovo Regolamento, destinato ad entrare in vigore il prossimo anno, previa approvazione definitiva al prossimo congresso FIFA, nel giugno 2014.
In attesa di conoscere, nel dettaglio, le prescrizioni del Comitato Esecutivo, non si può fare a meno di notare che, più che una riforma nel metodo di accesso alla professione, si tratta di un vero e proprio elenco di prescrizioni programmatiche, che saranno oggetto, a loro volta, di opportune specificazioni.
Per adesso, il comunicato ufficiale chiarisce quelli che saranno i requisiti minimi a cui gli intermediari (e chi lavorerà con loro, leggasi: calciatori e club) dovranno uniformarsi nello svolgimento della loro attività .
Premesso un generico richiamo alla diligenza, in base a cui i giocatori e le società dovranno scegliere i loro intermediari di riferimento, il documento pone immediatamente l’accento sulla garanzia di trasparenza, che sarà perseguita mediante un sistema di registrazione, sia nominale per gli intermediari, che di repertorio per ogni affare concluso.
In altre parole, la proposta riguarda la tenuta di un registro, ove, accanto ai nomi degli agenti accreditati, vi sarà una sorta di elenco delle pratiche andate a buon fine, con esplicito riferimento al professionista coinvolto.
La parola chiave del nuovo regolamento è, senza alcun dubbio, trasparenza, richiesta anche negli obblighi di comunicazione e pubblicazione degli aspetti finanziari, con specifico riguardo al compenso degli agenti.
Infine, vi è un breve accenno alla necessità di eliminare qualunque conflitto di interesse, con un richiamo, anche in questo caso, alle norme della trasparenza e della buona fede, con specifico riferimento allo scambio di informazioni fra le parti.
E’ certamente un bene che le istituzioni del calcio mondiale abbiano deciso di intervenire in una materia così ricca di sfaccettature quanto sin ora poco considerata, da un punto di vista sia pratico che deontologico. Preso atto con entusiasmo di questo incoraggiante passo avanti, attendiamo con impazienza il seguito del comunicato di venerdì 21 marzo, per comprendere sin dove si spingeranno gli organi della FIFA, nel tentativo di aggiornare la normativa vigente.
Pur apprezzando lo sforzo profuso, tuttavia, resta evidente, a nostro avviso, la necessità di andare oltre semplici dichiarazioni politiche, ed intervenire in un tackle corretto ma deciso su una materia che ha bisogno di aggiornamenti e punti fermi. Il tutto, stando attenti a non sacrificare le fondamentali esigenze della privacy in nome di quelle, pur sacrosante, di correttezza e trasparenza.
Avv. Carlo RombolÃ
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