Proposta di riforma della legge n° 91 del 1981. Tetto del 30% delle azioni per un unico soggetto

Il calcio di nuovo in Parlamento. La settimana scorsa è stata infatti presentata alla Camera una proposta di riforma della legge n. 91del 1981 sul professionismo sportivo nella parte relativa all'organizzazione delle società sportive (cap II).
Il nuovo testo di legge firmato da 42 deputati (tra cui l'ex presidente del Catania Angelo Attaguile e Giancarlo Giorgetti da sempre vicino alle vicende del Varese calcio) si ispira al filo-pensiero dell'associazione “Salviamo il calcio” di cui è presidente Salvatore Grillo secondo cui nel calcio “il valore è rappresentato dai tifosi e dalle tradizioni delle quali questi sono figli”.
In particolare, secondo la proposta di riforma di legge un unico soggetto non dovrebbe detenere più del 30% delle quote societarie ed i tifosi dovrebbero essere coinvolti attivamente nelle decisioni societarie; di seguito un estratto del testo presentato alla Camera: “nelle società sportive costituite nella forma di società per azioni o di società a responsabilità limitata non può essere intestato allo stesso soggetto, o comunque a soggetti a questo collegabili, un numero di azioni o di quote che superi il 30% del capitale sociale. In deroga alla normativa vigente in materia di società di capitali, è altresì proibito ogni patto parasociale che determini direttamente o indirettamente il controllo della società sportiva». Ed ancora. «Negli statuti delle società sportive deve essere previsto un organo consultivo, il cui parere è obbligatorio ma non vincolante, al quale sono sottoposti preventivamente i bilanci e al quale è presentato il programma annuale della programmazione sportiva. L'organo -dice la proposta di legge- deve essere formato da un minimo di 100 ad un massimo di 1000 persone elette ogni anno dagli abbonati della società sportive”.
A prescindere dal contenuto del testo di legge, ciò che, tuttavia, emerge dalla proposta parlamentare è ancora una volta una filosofia “calciocentrica” delle istituzioni governative.
Non si deve dimenticare infatti che la legge del 1981 è una legge dedicata al professionismo sportivo; questa coinvolge non solo l'attività calcistica ma anche quelle altre attività sportive che tramite le Federazioni Sportive Nazionali di riferimento hanno optato (o opteranno) per la forma del professionismo, con la conseguenza che ogni ipotesi di riforma dovrà necessariamente tenere in considerazione anche le caratteristiche e le esigenze di queste ultime.
Federica Ongaro
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