Nasce Dugout la nuova piattaforma digitale sul calcio

Dugout è un progetto che, se costruito e sviluppato nel modo giusto, diventerà sicuramente qualcosa di molto importante, una sorta di “Facebook per i tifosi di Calcio”.
Queste le società che al momento faranno parte del progetto: Arsenal, Chelsea, Juventus, Milan, Barcellona, Bayern Monaco, Liverpool Manchester City e Paris
Saint-Germain.
Dugout offrirà la possibilità di accedere ad un unico luogo per entrare in contatto con il proprio club e
i calciatori preferiti oltre i contenuti dei diversi social media e siti di informazione. Ogni club e ogni giocatore avrà un profilo dedicato dove i tifosi potranno personalizzare la propria esperienza Dugout basata sulla squadra o sul calciatore seguito, e inoltre la piattaforma ospiterà contenuti esclusivi creati dagli stessi 24 ore prima che siano visibili su altri siti e piattaforme
digitali.


Su cosa si basa il business di questa piattaforma? Su un sistema di revenues sharing che prevede il 50% dei ricavi (generati da pubblicità targettizzata sugli interessi degli utenti, così come avviene su Facebook) ai club e il 50% a Dugout, con circa 425 milioni di utenti
per i club coinvolti.

Il presidente e Co-fondatore di Dugout, Elliot Richardson, ha commentato: “Siamo felici di annunciare il lancio di Dugout e con esso delle incredibili ed eccitanti partnership con i migliori club e i migliori giocatori di tutto il mondo. I tifosi sono impazienti di scoprire le ultime informazioni e i contenuti dello sport che amano. Con Dugout abbiamo creato uno spazio che metterà in mostra il dietro le quinte delle squadre e dei calciatori più amati, che vogliono continuare a incrementare i contatti con i propri tifosi presenti nei diversi continenti”.

Quali sono gli obiettivi che Dugout si è posto per questo importante progetto? Innanzitutto la volontà da parte dei club di migliorare la monetizzazione dei propri contenuti, in quanto insoddisfatti delle condizioni imposte da Facebook e dagli altri social. In secondo luogo, la creazione di un proprio servizio garantirebbe ai club il controllo su quello che viene visualizzato dai propri utenti/tifosi, evitando la dipendenza dagli algoritmi di Facebook che vanno nella direzione di dare più spazio agli update di amici e parenti rispetto a quelli dei media.

Camilla Carignani
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