Bilancio Chelsea 2015/16: Mourinho e adidas portano in perdita i conti dei Blues

Chelsea FC plc, ha chiuso il bilancio consolidato al 30 giugno 2016 con un risultato negativo di £ 70,6 milioni, pari a circa € 85,45 milioni (cambio al 30.06.2016: £1 = €1,2101).

Sul bilancio 2015/16 del Chelsea hanno pesato enormemente due risoluzioni contrattuali anticipate: la prima con Mourinho, la seconda con ‘adidas’. I costi straordinari totali sono stati pari a £ 75,3 milioni (€ 91,1 milioni) e sono dovuti al pagamento, durante l’anno, della clausola di risoluzione contrattuale anticipata di Mourinho e dello staff tecnico per £ 8.3 milioni e all’accantonamento di £ 67 milioni relativi alla risoluzione anticipata del contratto di sponsorizzazione tecnica del club.
Inoltre, l’esercizio 2015/16 è stato caratterizzato dall’adozione dei principi contabili FRS102 in luogo degli UK GAAP.
Nel 2015/16, il Chelsea ha visto aumentare il fatturato da £ 314.3 milioni a £ 329.1 milioni (€ 398,3 milioni). Questo aumento può essere attribuito ad un aumento dei ricavi media, a causa della maggiore distribuzione proveniente dalla UEFA per la partecipazione alla Champions League, così come ad un aumento dei ricavi commerciali.

“Chelsea FC plc” è una società “sub-holding” del gruppo cui fa capo il “Chelsea Football Club”. Il gruppo ha come holding “Fordstam Limited” e come controllore di ultima istanza Roman Abramovich.

Dal punto di vista sportivo, la stagione 2015/16 è stata deludente. Il Chelsea si è classificato al decimo posto in Premier League (1° posto nel 2014/15), non riuscendo ad acquisire il diritto di partecipare alle competizioni europee. Il Chelsea è stato eliminato agli ottavi di Champions League (2014/15: ottavi), ha disputato il sesto turno in FA Cup (2014/15: il 4° turno). e nella Coppa di Lega Capital One Cup ha disputato il quarto turno (2014/15: vincitore).

La continuità aziendale.

Gli Amministratori hanno scritto, come nel bilancio precedente, che “Chelsea FC plc” fa affidamento sul continuo supporto finanziario della capogruppo “Fordstam Limited”. La società ha ricevuto conferma dalla capogruppo, che verranno forniti fondi sufficienti per finanziare l'attività per il prossimo futuro. Pertanto, gli Amministratori, nella preparazione del bilancio, hanno adottato il principio della continuità aziendale.
Invero, durante il 2015-2016, la capogruppo “Fordstam Limited”, supportata dal proprietario finale, Mr Roman Abramovich, ha sottoscritto un aumento di capitale di n. 625.000 azioni del valore nominale di £ 0,01 al prezzo di £ 20. L’apporto della proprietà è stato di £ 12.500.000 (£ 27.000.000 nel 2014/15).

Il Cambio dei Principi contabili.

Il bilancio 2015/16 è il primo bilancio di Chelsea FC plc e del Gruppo predisposti in accordo con il principio contabile FRS 102 (Financial Reporting Standard applicabile nel Regno Unito e Repubblica d'Irlanda).
Il bilancio per il periodo precedente era stato redatto secondo gli UK GAAP.
La data di transizione ai principi FRS 102 era il 1 luglio 2014.



Il risultato economico del 2014/15, per l’effetto della transizione ai nuovi principi, migliora da – 23.068.000 di Sterline a – 22.032.000 Sterline, a causa soprattutto delle poste inerenti la gestione finanziaria.
Le attività al netto delle passività, al 30 giugno 2015, diminuiscono da £ 375.547.000 a £ 371.08.000.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per £ 285,5 milioni (€ 345,5 milioni) e risulta in diminuzione rispetto al dato dell’esercizio precedente, che era positivo per £ 371,6 milioni. La variazione negativa di £ 86 milioni è dovuta, come già scritto, principalmente a causa di un’operazione di aumento di capitale per circa £ 12,5 milioni, derivante dal collocamento di 625.000 azioni a £ 20, che ha determinato un aumento del capitale sociale per £ 7.000 e un aumento della riserva da sovrapprezzo azioni per £ 12.493.000. Ovviamente sulla variazione ha esercitato i suoi effetti anche il risultato dell’esercizio negativo per £ 70,6 milioni. Il Patrimonio Netto finanzia il 48,4% dell’attivo.



L’indebitamento.

Il bilancio consolidato al 30 giugno 2016, mostra una posizione finanziaria netta positiva in quanto le disponibilità liquide pari a £ 27.127.000 (€ 32,8 milioni) e i crediti verso la controllante pari £ 3,1 milioni, superano i debiti relativi agli strumenti finanziari derivati pari a £ 22.259.000. Non esistono altri debiti finanziari. Per gli strumenti finanziari derivati è evidenziata una posizione debitoria per £ 22.259.000. Nell’esercizio precedente, invece, era evidenziata una posizione creditoria per £ 6.251.000. La posizione relativa agli strumenti finanziari derivati è emersa a causa dell’adozione dei principi FRS102.
L’entità dell’indebitamento finanziario netto, cui bisogna aggiungere il saldo tra debiti e crediti da calciomercato, è conforme al regolamento del Fair Play Finanziario in quanto inferiore ai ricavi.
I debiti con durata inferiore all’esercizio successivo ammontano a £ 252,4 milioni (€ 305,5 milioni), mentre nel 2014/15 erano pari a £ 156,8 milioni.
I ratei e risconti passivi, iscritti nel passivo corrente, ammontano a £ 171.034.000 (£95.386.000 nel 2014/15). Questi debiti comprendono i ricavi anticipati per abbonamenti relativi alla stagione 2016/17 per l’importo di £ 40.359.000 (£ 43,2 milioni nel 2014/15) e altri ricavi anticipati per £ 130,7 milioni (£ 52 milioni nel 2014/15).

I debiti commerciali nel complesso sono pari a £ 92,4 milioni (£ 59,7 milioni nel 2014/15), di cui £ 63,6 milioni, hanno scadenza entro l’esercizio successivo. I debiti a lungo termine riguardano principalmente debiti commerciali da player trading.

I debiti tributari e previdenziali ammontano a £ 14,1 milioni, mentre nel 2014/15 erano pari a £ 13,6 milioni.
La voce Altri debiti diminuisce da £ 5,4 milioni a £ 3,6 milioni.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,94.
Infatti, l’equity ratio è molto alto ed è pari a 48,4%. Il ricorso al capitale di terzi è di poco superiore all’apporto di mezzi propri.

La struttura dell’attivo patrimoniale.

Il totale dell’attivo ammonta a £ 589,6 milioni (£ 545,5 milioni nel 2014/15) e risulta in aumento del 8,1%.
Al 30 giugno 2016, le attività non correnti rappresentano il 73,4% del totale dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 432,7 milioni. Si è verificato un incremento del 5%.
Le immobilizzazioni immateriali nette, rappresentano il 41,5% dell’attivo e risultano aumentate da £ 225,1 milioni a £ 244,7 milioni.
Le immobilizzazioni materiali, rappresentano il 31,3% dell’attivo e ammontano a £ 184,7 milioni; nel 2014/15 erano pari a £ 183,98 milioni. Gli oneri finanziari capitalizzati, inclusi nel valore delle immobilizzazioni materiali, ammontano a £ 2.003.000, come nel precedente esercizio. L’importo investito nel 2015/16 è stato di £ 10,2 milioni e, come l’esercizio precedente, la maggior parte degli investimenti effettuati, riguardano il miglioramento delle strutture dello Stamford Bridge e del campo di allenamento a Cobham.
Le attività correnti rappresentano il 26,6% dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 156,9 milioni, con un incremento del 17,7% rispetto all’esercizio precedente.
Le disponibilità liquide aumentano da £ 830 mila a £ 27,1 milioni.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,94, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, in base ai criteri di valutazione adottati, è abbondantemente in grado di pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente sia in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,62, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

Il Valore della Rosa.

Al 30 giugno 2016, il valore contabile netto della rosa calciatori ammonta a 241,3 milioni di sterline (€ 291,9 milioni) e risulta in aumento di £ 19,39 milioni. La variazione è stata causata da investimenti per £ 119,13 milioni, cessioni per un valore netto contabile residuo di £ 28,8 milioni, ammortamenti per £ 70,9 milioni.

In base ad una valutazione effettuata, la rosa del Chelsea al 30 giugno 2016 avrebbe un valore di mercato pari a £ 398,8 milioni (£ 349,7 milioni al 30.06.2015).

Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati acquistati 4 calciatori con un costo iniziale di £ 96.300.000 (£ 69.052.000 nel 2014/15) e sono stati ceduti 4 calciatori con un profitto di £ 2.370.000 (£21.285.000 nel 2014/15). Inoltre sono stati incassati dei bonus, relativi a cessioni dei precedenti esercizi per £ 1.800.000 (£ 5.686.000 nel 2014/15).


Il Fatturato.



Il fatturato consolidato netto, per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2016, risulta pari a £ 329,1 milioni. Il fatturato netto del 2014/15 era pari a £ 314,3 milioni. L’aumento del fatturato, rispetto all’esercizio precedente, è stato di £ 14,8 milioni, ossia del 4,7%. Il fatturato 2015/16 è il migliore nella storia del club.
I Ricavi Media, come per tutti i club della Premier League, sono rilevanti e aumentano del 5,4%, da £ 135,6 milioni a £ 142,9 milioni (€ 172,9 milioni). La differenza è dovuta principalmente ai ricavi da UEFA Champions League, per il raddoppio del Market Pool. In base ai dati UEFA, al Chelsea per il 2015/16 spettavano Euro 69.174.000; mentre nel 2014/15, Euro 39.230.000.

I ricavi commerciali aumentano da £ 107,9 milioni da £ 116,5 milioni. Il contratto con Nike avrà inizio dal 1 ° luglio 2017. Pare, che l'accordo preveda un corrispettivo di £ 60 milioni l’anno, ossia il doppio di quello pagato da Adidas.

Il settore dei ricavi da ‘match day’ ha prodotto minori ricavi. Infatti, i ricavi da gare (“match day”) diminuiscono dell’1,6%, da £ 70,778,000 a £ 69,675,000. La media spettatori in campionato è stata di 41.500 (41.546 nel 2014/15).



Le Spese operative.

Le spese operative ordinarie ammontano complessivamente a £ 375,1 milioni (£ 377,7 milioni nel 2014/15) e registrano un decremento di £ 2,6 milioni pari allo 0,7%.
Tra gli altri costi operativi si segnala l’ammortamento delle immobilizzazioni dei costi di registrazione dei calciatori ammontante a £ 71,9 milioni (£ 69,9 milioni nel 2014/15), in aumento del 2,8%. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato di 9,4 milioni di sterline (£ 9,2 milioni nel 2014/15).

A differenza dell’esercizio precedente, sono evidenziate dei costi operativi straordinari.
Le spese operative straordinarie ammontano complessivamente a £ 75,3 milioni, di cui 8,3 milioni di sterline per il cambio di Mourinho. La parte restante riguarda l’accantonamento effettuato per far fronte alla risoluzione contrattuale con ‘adidas’ con sei anni di anticipo. L’importo risulta maggiore a quanto riportato da vari organi di stampa (Daily Telegraph), che stimavano che la decisione del Chelsea di separarsi da Adidas, con sei anni di anticipo, sarebbe costata al club circa 40 milioni di Sterline a titolo di risarcimento, poiché l'accordo con Nike risultava comunque più vantaggioso.

Il Costo del Personale.

Il costo del personale ordinario ammonta a £ 222,4 milioni e registra un incremento di £ 6,8 milioni, ossia del 3,1%, rispetto ai 215,6 milioni di sterline del 2014/15. L’incidenza del costo del personale sul fatturato, senza plusvalenze, è pari al 67,6% (68,6% nel 2014/15), nel limite del 70%, auspicato dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario. Il costo del personale riguarda 785 unità (681 nel 2014/15) di cui 137 appartenenti alla gestione sportiva (giocatori e staff compreso).

Come già detto, il costo determinato dal cambio di Mourinho è compreso tra le spese straordinarie, per £ 8,3 milioni.

Il “Costo del Fattore Lavoro”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della rosa calciatori, è pari a £ 294,3 milioni.
Il “Costo del Fattore Lavoro” incide sul fatturato netto per l’ 89,4%. Quindi ogni 100 sterline che si fatturano, ne vengono destinate 89,4 al personale.

Player Trading.

La differenza tra plusvalenze e minusvalenze realizzate con le cessioni di calciatori è positiva per £ 49 milioni (£ 42 milioni, nel 2014/15).

Questo risultato positivo è dovuto principalmente alle cessioni di Petr Cech all'Arsenal, Ramires al club cinese dello Jiangsu Suning. Mohamed Salah alla Roma, Stipe Perica all’ Udinese e Oriol Romeu al Southampton.

L’importo realizzato con le plusvalenze non è sufficiente a coprire gli ammortamenti pari a £ 70,9 milioni e pertanto la gestione del “player trading è in perdita per £ 21,9 milioni.

Il “Break-even result”.

Al 30 giugno 2016, il risultato prima delle imposte è negativo per £ 69.789.000 (€ 84,45 milioni).
Al 30 giugno 2015, il risultato prima delle imposte (UK GAAP) è negativo per £ 22.656.000 (€ 31,7 milioni, con cambio 1 £= 1,4018 €).
Al 30 giugno 2015, il risultato prima delle imposte (FRS102) è negativo per £ 21.308.000 (€ 29,9 milioni, con cambio, con cambio 1 £= 1,4018 €).
Al 30 giugno 2014, il risultato prima delle imposte ((UK GAAP) era positivo per £ 18.906.000 (€ 22,8 milioni, con cambio, con cambio 1 £= 1,1958 € ).
Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non quello alla data di chiusura del bilancio.
Il Chelsea potrebbe escludere dal calcolo le spese per il settore giovanile, gli ammortamenti che non riguardino la rosa dei calciatori, le spese per lo sviluppo della comunità ed eventuali partite contabili “no money”.
Nel 2014/15, il Chelsea aveva destinato £ 3.142.905 per le sue azioni caritatevoli (£ 2.886.186 nel 2013/14).

Conclusioni.

In sintesi il 2015/16, mostra un aumento del fatturato con una perdita di esercizio dovuta principalmente alle risoluzioni contrattuali con Adidas e Mourinho. A ciò si è aggiunto un andamento sportivo deludente. Nel bilancio 2015/16 è scritto che il Chelsea risulta conforme rispetto delle norme finanziarie della FAPL e a quelle della UEFA.

Luca Marotta
http://luckmar.blogspot.it/

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