Giovanni Carnevali presiede la cerimonia di consegna dei diplomi del master Sport Business Management della Business School de Il Sole 24 Ore


Nella cornice dell’Auditorium Sala Collina della sede de Il Sole 24 ORE in data odierna sono stati consegnati i diplomi della 7° ed 8° edizione del master Sport Business Management ed è stata inaugurata l’11° edizione davanti ad una platea di oltre 100 futuri manager.

Alle ore 10,30 i presenti hanno assistito ad una tavola rotonda dal titolo “Le nuove frontiere della sport industry”. Prima del dibattito, una breve introduzione fatta da Matteo Pastore, coordinatore scientifico del master e fondatore e AD di MGP Sports Consulting.

La tavola rotonda è stata moderata da Carlo Genta, giornalista di Radio 24. Con Giovanni Carnevali hanno preso parte al dibattito anche Marco Foroni, a capo di Fox Sports Italy, e Davide Costanzo, marketing manager di Under Armour.

Chiamato ad esprimere la propria opinione sul master, Giovanni Carnevali ha speso parole di stima ed ha fornito una forte motivazione ai ragazzi: “Abbiamo avuto modo di apprezzare molto questo master ed abbiamo avuto la possibilità di conoscere e lavorare con ragazzi preparati che hanno contribuito alla nostra crescita. Non solo al Sassuolo, ma anche a Master Group Sport abbiamo sempre cercato persone preparate, molte le abbiamo assunte dal master. La condizione necessaria è che abbiano voglia di fare, perchè poi il mestiere lo si può “costruire”. Molto spesso le persone che fanno grandi cose sono quelle che inizialmente sono senza capacità specifiche, ma con tanta voglia, idee nuove e fiducia. Entrando in un’azienda bisogna sposare un’idea: la squadra viene prima di tutto e con il termine “squadra” si intende tutto il gruppo. La condivisione e il confronto continuo, anche tra amministratore ed altri dipendenti, sono funzionali perché tutti devono crescere, insieme”.
Quando gli si fanno i complimenti per la crescita del Sassuolo Calcio, l’amministratore del club parla di progetto: “Alla base c’era la volontà di costruire qualcosa di importante, non solo relativo alla squadra perché non conta solo il risultato della domenica. Per la mia esperienza in azienda in ambito sportivo mi sento di dire che è necessario che tutte le componenti che ruotano attorno alla prima squadra abbiano la sua stessa importanza. Il progetto della società era ben definito e aveva come base lo stadio di proprietà e infatti già dal primo anno ci si è mossi in tal senso. Non è stato facile, ma quando si ha la volontà di fare certe cose, diverse dalle solite, si riesce. L’importante è avere un obiettivo ben preciso: poche idee ma buone, questo è ciò che ripeto sempre ai miei collaboratori in azienda”.

Quando si parla dello scarso appeal di sport cosiddetti “minori”, Giovanni Carnevali ribatte con orgoglio: “Master Group Sport segue da 6 anni la pallavolo italiana e in questi anni tutte le voci di ricavo sono costantemente cresciute. Certo non ai livelli del calcio, ma comunque c’è stata grande soddisfazione. Anche altri sport possono crescere, ma solo se dietro c’è un’idea e un lavoro coerente. Trovo assurdo che talvolta a capo di realtà sportive ci siano persone che non hanno voglia di fare, che badano più alla politica che allo sport. La cosa più importante è l’aspetto meritocratico: chi merita deve andare avanti, chi no deve fermarsi e lasciare il posto ad altri”

Inoltre Giovanni Carnevali ha presieduto alla cerimonia di consegna dei diplomi ed è stato esso stesso protagonista consegnando in prima persona i diplomi agli ormai manager inseriti nello sport system italiano.







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