Fatturato record per la Premier League di 4.3 miliardi di Euro ma il risultato è in perdita

A sole 3 giornate dalla fine del campionato,  con la vittoria del titolo già virtualmente assegnata al Chelsea di Antonio Conte e con una lotta per la Champions League più avvincente che mai, è tempo di analisi e bilanci in Premier League.
Secondo quanto rilevato nei giorni scorsi da uno studio dell'importante società di revisione e consulenza Deloitte, il valore della produzione aggregato dei 20 club di Premier è cresciuto del 9% rispetto alla precedente stagione, passando da 3.4 a 3.6 miliardi di sterline (pari a circa 4.3 miliardi di Euro).
Lo studio evidenzia inoltre come trattasi del fatturato più alto della storia della Premier League, forte anche e soprattutto dell'entrata in vigore del nuovo contratto di diritti tv entrato in vigore.
A sorprendere però è che nonostante tale significativo aumento, la Premier ha chiuso in negativo la stagione in corso, - le perdite si attestano a circa 110 milioni di sterline (132 milioni di Euro) - facendo così registrare una perdita dopo 2 stagioni consecutive chiuse in utile.

Quali le possibili cause?
Se è vero che il fatturato è aumentato del 9% rispetto alla scorsa stagione, lo studio di Deloitte evidenzia come a spingere il conto economico verso la perdita sono stati principalmente i costi salariali, incrementati del 12%, e passando da 2.0 a 2.3 miliardi di sterline. Ne consegue un risultato operativo (esclusi dunque il player trading, gli interessi e gli ammortamenti) di circa 0.5 miliardi di sterline, come nella presente stagione. Considerando proprio queste ultime voci il risultato netto aggregato risulta essere negativo per circa 110 milioni di sterline. 

Francesco Sottile
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