Solo passione o professione? Si può vivere di betting nel 2020?



Di lavori e attività remunerative che oggi si possono fare online ce ne sono diverse, ma solo alcune permettono di avere un’entrata tale da poter vivere delle stesse come si trattasse di un vero e proprio lavoro. Gli appassionati di scommesse si chiedono se il betting sia una di queste. Per chi ama questo tipo di attività si tratterebbe probabilmente del lavoro dei sogni: dedicarsi ad un’attività che è una passione, un amore, un divertimento e riuscire anche a guadagnarci abbastanza per farne la propria entrata per il sostentamento.

Non tutti i sogni sono miraggi impossibili da realizzare e vivere di betting è probabilmente uno di questi. È ovvio che non bisogna però pensare che sia una cosa facile: non basta la fortuna, non basta la passione, ma ci vogliono una serie di elementi che solo pochi riescono ad avere. Detto questo, colpo duro, per qualcuno, ma necessario per parlare di cose reali, vediamo come si fa a vivere di betting.

Vivere di betting: di cos’hai bisogno?

Bookmaker

Nel betting è importante innanzitutto la piattaforma che si utilizza che deve essere ben strutturata, seria, e con quote convenienti. La prima cosa da procurare, quindi, è una lista dei migliori siti per scommettere. Fatto questo è poi importante entrare nell’ordine delle idee che per far soldi ci vogliono soldi: le scommesse sono, in fondo, investimenti e non si può pensare di investire pochi euro per guadagnarne migliaia e migliaia, ma ci deve essere sempre un po’ di proporzione. È chiaro tuttavia che bisogna certo procedere per gradi e soprattutto in base alle proprie possibilità. Un buon sito di betting questo lo raccomanda sempre e non fa promesse “campate in aria”.

Un piano e una strategia

Con una buona strategia di Money Management, comunque, sarà possibile gestire il proprio capitale al meglio e seguendo un piano ben preciso. Avere un business plan è importante, in ogni qualsivoglia investimento, va bene la fortuna e la sfortuna, l’emozione del momento, ma bisogna sempre mantenere i piedi per terra e fare i propri calcoli in maniera da far sì che il rischio di perdita sia davvero ridotto al minimo. La statistica e la matematica sono materie pane quotidiano del buono scommettitore, che solo lateralmente si lascia spingere dalle sensazioni. Il “numero fortunato”, la “squadra del cuore” sono un’altra questione che nulla ha a che vedere con il betting specie se lo si fa in modo “professionale”.

Impegno e costanza

Ci sono cose per avere successo nel betting che dipendono innanzitutto dallo scommettitore e dal suo spirito d’iniziativa. Per fare le cose bene non occorrono solo un buon bookmaker e una strategia valida di gioco, ma ci vogliono anche impegno e costanza. Non si può aspettarsi, diciamo, di guadagnare cifre da capogiro dal giorno alla notte e per questo bisogna essere oggettivi e procedere per passi, correggendo di volta in volta eventuali errori e diventando, così, degli esperti. Solo la pazienza ed il tempo vissuto sul campo, infatti, permettono d’apprendere davvero le tecniche e le strategie dei migliori. È sempre con l’esperienza che s’impara che per diventare dei professionisti bisogna affrontare alti e bassi, senza mai lasciarsi abbattere.


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