Serie A vs Premier League: i paragoni non tengono



I maggiori campionati europei sono sempre di più al centro dell'attenzione. Tornati quasi a pieno regime, il mondo del calcio è sempre più seguito e la passione dei tifosi non accenna a diminuire. Come è noto, ogni nazione ha il proprio campionato nazionale, con le dovute maggiori esponenti, ma è innegabile che esistano campionati più spettacolari rispetto ad altri. Non a caso il campionato migliore di tutti è considerato, soprattutto negli ultimi anni, la Premier League Inglese. Ma da dove viene tutto questo interesse verso questo campionato?

La magia della Premier League

Non solo opinione di molti tifosi, ma anche molti calciatori considerano il campionato inglese come la meta finale della propria carriera o comunque come una tappa fondamentale. Ma da dove nasce tutto ciò?

In passato la Premier non era meno prestigiosa, ma il distacco con altri campionati era nettamente inferiore. La Serie A, per esempio, vantava squadre in grado di arrivare sistematicamente in finale di Champions (famosissima la finale Milan-Juventus del 2003) e anche di vincerla (il Milan ha vinto sette edizioni della Champions League).

Attualmente sembra invece che la lega Inglese abbia spodestato le avversarie, sia in termini economici, che di spettacolarità. Di fatto i due termini vanno di pari passo. Squadre più ricche, che ricevono ingenti somme di denaro dalla lega, possono permettersi di tesserare anche campioni, costruendo un organico molto forte, in grado di competere anche con le prime in classifica, cosa che in Serie A non avviene.

Potendosi permettere ingaggi stratosferici, la Premier diventa quindi una tappa desiderata da molti giocatori italiani e militanti nel nostro campionato, che quindi decidono di lasciare l'Italia per essere tesserati in un club Inglese.

Esempio lampante è Lukaku, attaccante in forza al Chelsea, che dopo la stratosferica stagione 2020/21 all'Inter, ha deciso di trasferirsi a Londra, complice anche l'alto ingaggio che la neo-squadra ha potuto garantirgli.

Anche Pogba qualche anno fa, lasciò la Juventus per tornare al Manchester United, che gli garantì un ingaggio di 13 milioni netti a stagione.

La Serie A, tappa ormai provvisoria

Sono quindi molti i giocatori, che usano la Serie A solo come campionato di passaggio, per fare magari una buona prestazione e farsi ingaggiare in un altro club per raddoppiare, se non triplicare, il proprio stipendio.

D'altro canto, le stesse squadre inglesi sfruttano il nostro campionato come una grande incubatrice che sforna talenti, che poi decidono di tesserare. Lukaku, Cavani, Cancelo sono solo alcuni dei nomi provenienti dalla nostra lega.

Probabile è che molti attaccanti in cima alla classifica marcatori, l'anno prossimo verranno tesserati in Premier League, soprattutto chi è ormai in scadenza di contratto.

Il nome principale è probabilmente quello di Dusan Vlahovic, attaccante della Fiorentina, con una media incredibile, che a fine stagione lascerà i viola. Alcune voci lo danno alla Juventus, ma probabilmente la sua prossima destinazione sarà l'Inghilterra.

Altri attaccanti decidono invece di trasferirsi in squadre miliardarie. Mauro Icardi, anche lui bomber con una media realizzativa invidiabile, due anni fa abbandonò l'Inter per approdare al Paris Saint Germain (squadra che ha tesserato l'ex portiere del Milan e campione Europeo con gli azzurri, Gigio Donnarumma), che lo ricoprì di denaro, visto l'alto stipendio registrato negli archivi.

La sensazione è che ormai la Serie A sia solo un catalogo dal quale le grandi squadre europee selezionano e acquistano i nostri migliori giocatori, che difficilmente si oppongono ad un trasferimento in un altro campionato, quando l'ingaggio è molto alto.

Le ultime bandiere!

Non tutti i calciatori militanti nel nostro campionato seguono le sirene Inglesi, o almeno non ancora. Ciro Immobile, attualmente in cima alla nostra classifica marcatori, sembra ormai destinato a diventare una bandiera della Lazio. Nonostante alcune voci su un presunto addio, anche Paulo Dybala sembra intenzionato a rimanere nella Juventus. Altri giocatori preferiscono il nostro campionato a quello Inglese. Arnautovic e Abraham, per esempio, provengono proprio dalla Premier.

Chissà, magari siamo solo di fronte ad un nuovo anno 0 per la Serie A, che inizierà la sua ascesa oppure siamo davanti alla conquista finale del calcio da parte del denaro.


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