Le squadre di calcio più ricche al mondo. Real Madrid al comando, lontane le italiane
Real Madrid continua a riscrivere la storia del calcio, non solo sul campo ma anche nei bilanci. Il club spagnolo è diventato il primo nella storia del calcio – e il secondo al mondo in qualsiasi sport dopo i Dallas Cowboys della NFL – a superare il miliardo di dollari in ricavi annui, raggiungendo quota 1,13 miliardi di dollari nella stagione 2023-24. Con un valore stimato di 6,75 miliardi di dollari, il club madrileno si conferma al primo posto nella classifica di Forbes delle squadre di calcio più ricche al mondo per il quarto anno consecutivo.
Un dominio economico sempre più netto
La distanza tra Real Madrid e le altre potenze calcistiche è ampia, ma dietro non mancano inseguitori solidi: Manchester United si piazza al secondo posto con 6,6 miliardi, seguito dal rivale spagnolo Barcellona a 5,65 miliardi, che punta a rilanciarsi grazie alla ristrutturazione del Camp Nou.
Le italiane: tra storia, appeal globale e rincorsa economica
L’Italia, patria di grandi tradizioni calcistiche, è rappresentata in classifica da quattro squadre della Serie A, ma nessuna figura tra le prime dieci.
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Juventus, la società italiana più preziosa, si posiziona all’11° posto con un valore di 2,15 miliardi di dollari. Nonostante anni difficili tra inchieste e performance altalenanti, il club bianconero mantiene un forte richiamo commerciale, anche grazie alla sua ampia fan base internazionale.
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AC Milan segue al 14° posto con 1,5 miliardi, forte del rilancio sportivo culminato con lo scudetto 2021-22 e una presenza costante in Champions League. Tuttavia, i ricavi restano inferiori rispetto ai giganti europei.
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Inter Milan, che ha raggiunto la finale di Champions League nel 2023 e giocherà quella del 2025, è al 17° posto con 1,15 miliardi. Una vittoria in finale potrebbe valere 28 milioni di dollari extra in premi UEFA, oltre a un possibile balzo in classifica nella prossima edizione del ranking.
Un sistema con sfide strutturali
Le squadre italiane, come molte delle loro controparti europee, si scontrano con problemi strutturali che limitano la crescita economica: stadi obsoleti o non di proprietà, burocrazia che ostacola i progetti infrastrutturali, e un sistema di diritti TV in calo rispetto alle cifre stratosferiche della Premier League.
A questo si aggiungono l’assenza di un salary cap, l’incubo della retrocessione e una cultura sportiva spesso ostile alla monetizzazione, come dimostrano le proteste dei tifosi in vari paesi contro l’aumento dei prezzi dei biglietti.
Un calcio che cresce... ma non abbastanza
Nonostante tutto, il valore medio delle prime 30 squadre è cresciuto a 2,4 miliardi, segnando un aumento del 5% rispetto al 2024. La Serie A, però, fatica a tenere il passo: il valore medio delle squadre italiane è notevolmente inferiore rispetto alle big della Premier League o della Liga spagnola. Eppure, la speranza non manca: con l'arrivo del nuovo Mondiale per club nel 2025 e il traino del Mondiale FIFA 2026 negli USA, si prevede un aumento dell'interesse globale per il calcio.
Per le squadre italiane, il futuro è ancora tutto da scrivere, tra la sfida di modernizzarsi e il desiderio di tornare protagoniste non solo nei trofei, ma anche nei bilanci.
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