Fair Play Finanziario: non solo PSG e Manchester City, a rischio anche club italiani. Ma si prospettano sanzioni lievi

Il momento decisivo per le sorti dei club calcistici che non rispettano le regole del Fair Play Finanziario sta per arrivare. Nella prima settimana di maggio l'Organo di Controllo Finanziario dei Club UEFA (CFCB), organismo incaricato dalla UEFA di raccogliere i dati, valutarli ed emettere le eventuali decisioni, si esprimerà in merito alle sanzioni da comminare ai club indisciplinati dal punto di vista del bilancio.

L'attesa è tutta per il Paris Saint-Germain e il Manchester City che rischiano più di tutti in virtù degli accordi di sponsorizzazioni sottoscritti con aziende che possono essere identificate come parti correlate. 

Secondo il sito francese francetvsport.fr oltre ai due club sopra citati, ci sarebbero anche Liverpool, Chelsea e Inter tra le società sanzionabili per violazione del regolamento del fair play finanziario. Mentre tra i club con una situazione delicata, al limite delle norme Uefa, ci sarebbero anche Juventus, Roma e Atletico Madrid.

Possono dormire sonni tranquilli invece Bayern Monaco, Arsenal, Barcellona, Napoli, Borussia Dortmund e Manchester United grazie ai conti in regola in linea con i parametri del FFP.

Sempre dalla Francia rimbalzano le voci, riportate in Italia da Tifoso Bilanciato, che il CFCB avrebbe proposto un accordo transattivo al PSG, basato sul presupposto di un ritorno ad una situazione di equilibrio entro la stagione 2015/16, prevedendo nel contempo le seguenti sanzioni:

- riduzione della massa salariale dei giocatori;
- limite ai nuovi acquisti;
- limitazione del numero di calciatori della rosa che possono essere schierati in Champions League (dai 25 previsti a 20).

Una cosa sembra certa e cioè che non ci saranno pene severissime e club esclusi dalle competizioni europee. Lo stesso Platini in una recente intervista aveva dichiarato che: “Chi si aspetta lacrime e sangue sarà deluso. Nessun club sarà escluso dalla Champions League non esiste solidità giuridica per il fair play finanziario Uefa, i club potranno fare ricorso, ma abbiamo un sostegno unanime da parte delle istituzioni. - Il numero uno della UEFA ha poi proseguito - Non è per nulla certo che il PSG rispetti il fair play finanziario. I debiti totali del club sono passati a 1,7 miliardi a 1 miliardo di euro. La scommessa la stiamo già vincendo. Il modello economico del Psg è particolare e atipico. Il contratto con il QTA è per lo meno innovativo, ma solleva questioni sulla sua validità e sulla correttezza del montante. Non posso però dire che il PSG giochi con i limiti delle nuove regole Uefa".

Giuseppe Berardi

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