Thohir presenta il business plan per far tornare l'Inter tra i top club d'Europa


Nell'assemblea dei soci dell'Inter, il presidente Erick Thohir ha varato un piano quinquennale per rifinanziare il club e annunciato la creazione di una nuova società dove far confluire gli introiti derivanti dai diritti tv, sponsor merchandising e matchday. Attraverso questo piano a lungo termine il patron nerazzurro conta di ottenere le linee di credito per rifinanziare le casse del club.
La nuova società, è stata chiamata provvisoriamente MediaCo, ed è controllata direttamente dal club calcistico FC Internazionale.

"La nuova società ricalca il modello di altre che lavorano nel campo dei media e dello sport: stiamo costituendo una nuova società che si concentrerà sull'aumento del fatturato attraverso le attività di media e di sponsorizzazione. Abbiamo reclutato una nuova persona che si occuperà della biglietteria. - queste le parole del presidente Thohir che ha poi proseguito -  Se si guardano ai primi quindici club europei in termini di fatturato, la media è di circa 260 milioni all'anno. Per arrivare a quel livello, una delle voci importanti è il ticketing: quella persona sarà importante, perché creerà delle strategie per portare all'aumento del fatturato in questo senso".

Manager e dirigenti nerazzurri spesso criticati in passato sono uno dei punti su cui punta fortemente Thohir: "Per noi, non è solo importante strutturare una squadra di alto livello sul campo, ma c'è anche bisogno di un management forte. Ecco perché, come ho detto ieri, non smettiamo di cercare, perché ci sono delle posizioni disponibili, come il responsabile marketing e il responsabile delle sponsorizzazioni internazionali. Con Infront ieri abbiamo siglato un accordo che riguarda l'Europa, non il resto del mondo: è importante avere anche la possibilità di siglare accordi in Cina, Sud Est asiatico, Giappone e Australia.
Lo stesso con il marketing, perché quando guardi all'Inter a livello di brand, è importante formare un team marketing che provi a sviluppare la strategia per il club, per uno sviluppo non solo al livello europeo, ma globale. Se vogliamo superare i 200 milioni di fatturato, sarà importante sviluppare anche il settore media, il sito internet, i social network: riteniamo si tratti di importanti fonti di entrate, ma di certo ci vuole tempo".

I tre pilastri della rifondazione nerazzurra targata Erick Thohir: 

La riorganizzazione nerazzurra
"Durante l'assemblea soci abbiamo discusso della riorganizzazione che passa dalla creazione di questo nuovo ramo aziendale (MediaCo) che si occuperà di media e sponsorship. Quando si prendono delle decisioni, il management le prende a livello collettivo, questa è una cosa importante.
Quando parliamo con i nostri partner, come Nike e Pirelli, cerchiamo di capirne anche i bisogni, che riguardano la loro presenza a livello globale. Ad esempio, quando diamo un'occhiata al nostro profilo sul territorio asiatico, vediamo che abbiamo quasi più di 120 milioni di tifosi: di certo l'Inter è conosciuta e questa è una cosa molto importante. Ma se prendiamo in considerazione un elenco dei giocatori, solo due o tre di loro sono così conosciuti, come Nagatomo, ovviamente. Questa è la ragione per cui abbiamo preso Vidic, perché lui tuttora gioca per il Manchester United ed è il loro capitano. Gioca quindi nella lega più seguita in Asia in questo momento, guardiamo a lui sia come a un veicolo di marketing molto importante, sia come a un difensore forte e valido. L'allenatore e il direttore sportivo lo volevano e la cosa andava bene anche per la direzione commerciale. Si tiene sempre conto anche del nostro budget. La strategia che ci ha portati a Hernanes è diversa: è un grande nome e l'abbiamo comprato, ma guardando anche alla nostra strategia legata agli sponsor, il Brasile è uno dei grandi mercati: per questo con Hernanes non solo ci sentiamo a posto per quanto riguarda la squadra, ma anche dal punto di vista commerciale, con Pirelli, Nike e altri partner. Lui può essere un buon testimonial in Brasile. Tutte le decisioni finali si basano sulle decisioni prese dalla dirigenza: non sono io che prendo decisioni, noi prendiamo decisioni. Non sono io che compro i giocatori, è l'Inter a farlo".

MediaCo, la nuova realtà
"La riorganizzazione passa dall'avere due società: Inter e MediaCo. Il fatturato dell'Inter sarà costituito principalmente dalle attività come ticketing, le Academy, i tour, il merchandising. La MediaCo si concentrerà sulla TV, sulle sponsorizzazioni. Ognuna delle due compagnie si concentra sulle sue entrate. Per una riorganizzazione come questa, le banche hanno guardato i nostri business plan, che sono piaciuti. Valutando i primi quindici club a livello mondiale, i fatturati medi sono di 260 milioni, noi siamo ancora sotto i 200 e l'Inter è di certo un club di altissimo livello. Ieri abbiamo visto come l'accordo con Infront sia aumentato del 50%. Nella riunione abbiamo discusso dei tre pilastri su cui ci basiamo: primo, rendere e mantenere il club in salute. Come? Attraverso il secondo, ovvero la riorganizzazione. Il terzo consiste nell'incrementare il fatturato del club. Quindi riorganizzazione, introiti e disciplina a livello finanziario".

Internazionali di fatto
"Se si guarda a molti club, come quelli inglesi, o al Real Madrid che ha vinto ieri sera, lo stesso Bayern Monaco, il business plan è simile. Per loro bilanciare le spese riservate alla squadra è molto importante, la maggior parte dei club ha impostato una linea per la quale ai salari è riservata una fetta degli introiti che non supera il 50%. Se si guarda all'Inter, e questo è il secondo pilastro, vogliamo avere una squadra bilanciata e che renda, ma siamo tutt'ora una delle squadre che spende di più in Italia, questo perché il nostro fatturato è molto più alto di quello di altri club. Il terzo pilastro ha bisogno di un'internazionalizzazione per quanto riguarda la presenza globale, abbiamo siglato un accordo che riguarda la nostra Academy in India, stiamo già lavorando in Giappone, in Cina, nel Sud Est asiatico e negli Stati Uniti d'America. Allo stesso tempo, abbiamo un partner per il sito internet in Cina, ci sono delle trattative in corso per altri paesi. Oppure quello che riguarda le tourneé: abbiamo deciso di andare negli USA, l'anno prossimo potremmo decidere di andare in Asia. Con tutte queste strategie vogliamo aumentare il fatturato ma allo stesso tempo dettare una disciplina. Siamo una delle squadre che spende di più in Serie A, entreremo nelle prime quindici a livello europeo solo raggiungendo certi numeri. Poi i risultati sono importanti, chi avrebbe mai predetto che Bayern Monaco- Real Madrid di ieri sera sarebbe finita 0-4? I risultati contano, ma la cosa più importante è come possiamo rendere il club in salute e in crescita continuativa. Alla fine competiamo con le altre squadre nel mondo, non solo in Italia. Crediamo che il modello di business messo in atto sia di successo. Ha già funzionato per altre società, funzionerò anche per noi".

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