Endorsement Campioni & Sponsor - Valentino Rossi

A cura di Giuseppe Berardi

Intro
Non mi piace vivere sopra le righe. Il mio non è un mestiere in cui si fa musica o film. Non siamo rockstar che vanno negli hotel e spaccano tutto. Siamo sportivi, abbiamo altri valori, schemi in cui restare. Inoltre siamo modelli per chi ci guarda”.
Questo è Valentino Rossi The Doctor, star indiscussa del motociclismo moderno, uno dei campioni più amati di sempre dalla gente.

Biografia
Valentino Rossi nasce a Urbino nel 1979 da papà Graziano (ex pilota di motociclismo) e Stefania Palma. I primi motori con cui il piccolo Valentino entra in contatto sono quelli dei kart e delle minimoto.

All’età di 14 anni debutta nel campionato Sport Production 1993 con una Cagiva Mito 125. L’anno seguente partecipa anche al campionato GP Italiani vincendo il titolo delle derivate di serie. Nel 1995 trionfa nel campionato italiano della classe 125, mentre a livello europeo, si piazza al terzo posto. La stagione 1996 sancisce il debutto nel motomondiale e arriva anche la prima vittoria nel Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno in sella all’Aprilia del team AGV.

Per il ragazzino di Tavullia (sua città di origine) il primo dei nove titoli mondiali, arriva nel 1997 con il team ufficiale Aprilia Nastro Azzurro, vincendo ben 11 gran premi.
L’anno seguente Valentino Rossi passa alla classe 250cc sempre in sella all’Aprilia e chiude il mondiale al secondo posto alle spalle di Loris Capirossi. Nel 1999 arriva il titolo anche in 250 grazie a nove vittorie ottenute con l’Aprilia Grand Prix Racing.
Il campioncino marchigiano, dopo 4 campionati del mondo, è ormai un campione affermato e nel 2000, a soli 20 anni, passa alla classe regina, la 500, per sfidare i grandi del motociclismo. A puntare forte su Valentino è la Honda, che ingaggia il pilota per sostituire il cinque volte campione del mondo Michael Doohan.

Come è accaduto per le altre categorie, a Rossi bastano soli due anni per trionfare nel mondiale. La stagione d’esordio si conclude con il secondo posto mondiale alle spalle di Kenny Roberts Junior, mentre l’anno seguente, nel 2001, il “Dottore” vince il titolo con ben 11 gran premi conquistati.



Dal 2002 la classe 500 va in archivio per far posto alla nuova MotoGP, caratterizzata dai nuovi motori a quattro tempi da 990 cm³. Valentino Rossi, in sella alla Honda, è il pilota da battere. Il pesarese è sempre il più veloce e per i suoi rivali non c’è scampo. Rossi conquista il titolo iridato ed è l’unico pilota ad avere trionfato in tutte e 4 le classi del motomondiale. L’anno dopo Rossi centra il podio in tutte le gare disputate del mondiale e si laurea campione del mondo per la quinta volta, e per il secondo anno consecutivo in MotoGP.

Il pilota più forte che corre con la moto migliore. Honda/Rossi è un binomio talmente vincente che spinge la gente a pensare che, in sella a un’altra moto, Valentino non riuscirebbe a ottenere le stesse vittorie, o quantomeno non riuscirebbe a vincere in maniera così facile. Ma Rossi sa di essere il pilota più veloce del motomondiale e sicuro di se, decide di abbandonare la velocissima Honda per montare in sella alla Yamaha che non vince un mondiale da 12 anni. Una sfida incredibile che affascina il dottore consapevole dei rischi che potrebbe correre se non dovesse vincere.

Il debutto con la Yamaha è un trionfo inaspettato, Valentino Rossi sale otto volte sul gradino più alto del podio e vince il suo sesto campionato mondiale, il primo con la Yamaha in MotoGP.
Nel 2005 la storia non cambia, a vincere è sempre Valentino Rossi che si conferma il più veloce di tutti. Arriva il secondo titolo iridato consecutivo con la Yamaha, il settimo in carriera.

Nei due anni successivi Valentino Rossi viene battuto nel mondiale prima da Nicky Hayden all’ultima gara e l’anno dopo da Casey Stoner. Sembra una parabola discendente di un campione assoluto, ma Rossi sa di essere ancora competitivo e non vuole assolutamente cedere lo scettro del più forte. Sempre con la Yamaha YZF M1 nel 2008 e 2009 vince il suo ottavo e nono titolo mondiale.

Nuovamente in cima al mondo il campione di Tavullia decide di affrontare la sfida più impegnativa della sua carriera. Lasciare la Yamaha per la Ducati e cercare di vincere anche con la casa di Borgo Panigale. Ma questa volta il destino gioca un brutto scherzo al Dottore e il sogno di molti italiani, di vedere trionfare Valentino Rossi con una moto italiana, si infrange sulle molteplici difficoltà riscontrate dal pilota alla guida della Desmosedici. 


Nel biennio 2011-2012 con la Ducati Rossi non vince neanche un Gran Premio e riesce a salire sul podio solo tre volte. Ad agosto del 2012 nonostante il campionato non sia ancora terminato, la Ducati annuncia che il rapporto con Valentino Rossi terminerà alla fine della stagione. Subito dopo la Yamaha comunica di aver trovato un accordo con Valentino Rossi per le stagioni 2013 e 2014.

Con la moto giapponese, Rossi torna competitivo anche se non riesce a vincere il mondiale piegandosi al trio spagnolo Lorenzo-Marquez.Pedrosa.
La stagione in corso dopo 7 Gran Premi vede il pesarese lottare per la conquista del decimo titolo iridato grazie a 2 vittorie e sette podi.

In carriera Valentino Rossi ha vinto nove campionati del mondo disputando finora 319 gare e vincendone 119. Sul podio il pesarese c’è salito per ben 203 volte. Le pole position sono state 60 mentre i giri più veloci 92.

Compensi
Valentino Rossi è motociclista più pagato al mondo. I suoi compensi si aggirano intorno ai 22 milioni di dollari all’anno. Il contratto con la Yamaha garantisce a Rossi ben 12 milioni di dollari, mentre i restanti 10 provengono dagli accordi siglati con gli sponsor.

Valentino è titolare dell’azienda VR46 nata nel 2009 che produce in proprio tutto il merchandising ufficiale del pilota. Alberto Tebaldi, uomo di fiducia di Valentino, è l’amministratore delegato. Nel 2014 l’azienda con sede a Tavullia, ha fatto registrare un fatturato di 12,5 milioni di euro. Per l’anno in corso le previsioni parlano di un incremento del 30% del volume d’affari.


Nonostante sia nata da poco, la VR46 è già una bella realtà italiana che produce materiali di alta qualità e dà lavoro a 40 dipendenti. Tra i clienti della VR46 ci sono i piloti Marquez, Pedrosa, Iannone, il campione di motocross Antonio Cairoli, i team Gresini e Yamaha. Inoltre l’azienda marchigiana realizza anche una linea d’abbigliamento per il colosso degli energy drink Monster.

Nei giorni scorsi la VR46 di Valentino Rossi ha siglato un contratto importante con la Juventus FC. La società bianconera ha deciso di affidare la produzione in esclusiva del proprio merchandising ufficiale all’azienda del campione pesarese. L’accordo, della durata di quattro anni, è stato siglato in occasione del GP del Mugello dopo un corteggiamento durato diversi mesi. I primi prodotti saranno in vendita a partire da settembre ma occorre precisare che la VR46 non si occuperà del materiale tecnico ma di gadget e altro materiale di abbigliamento.

Valentino Rossi è anche proprietario del team VR46-Sky acquistato nel 2013 e che corre nel motomondiale in Moto3 con la KTM RC 250 GP. Lo sponsor principale del team è la piattaforma televisiva Sky. Inizialmente la squadra era stato affidato a Vittoriano Guareschi, poi successivamente si sono susseguiti Alessio Salucci e Alberto Tebaldi.
Nel motomondiale 2015 i piloti sono Romano Fenati e Andrea Migno mentre il nuovo direttore sportivo è Pablo Nieto. Attraverso SKY Racing Team VR46, l’obiettivo di Valentino è quello di lanciare giovani piloti italiani.

A Tavullia inoltre vi è anche la sede Riders Academy e del celebre MotoRanch.

Negli anni passati, nel bel mezzo della sua carriera, Valentino Rossi ha avuto dei problemi con il fisco italiano. Il 3 agosto del 2007, l’Agenzia delle Entrate ha contestato al pilota italiano compensi non dichiarati per 58,9 milioni di euro relativi al periodo 2000-2004; considerando Irpef, Irap e Iva, l’evasione fiscale è pari a 43,7 milioni di euro. Il totale, comprensivo di pagamento delle sanzioni e interessi, ammonta a 112 milioni di euro.

All’epoca dei fatti Rossi aveva la residenza a Londra e la sua difesa era incentrata sul fatto di aver pagato le imposte dovute nel Regno Unito.
Nel febbraio del 2008 è stata resa nota la notizia che Rossi ha raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate patteggiando il pagamento di 19 milioni di euro per il periodo 2000-2004 e 16 milioni per il periodo 2005-2006: trenta milioni legati ai guadagni del periodo e 4,8 milioni legati alla mancata dichiarazione.

Sponsor
Valentino Rossi nel corso della sua carriera è stato un testimonial di alto profilo. Un campione che è riuscito a farsi conoscere in tutto il mondo, raggiungendo un pubblico molto vasto, anche non interessano allo sport e ai motori.

A far di Rossi uno degli sportivi più amati e il testimonial per eccellenza, non sono state solo le sue tante vittorie ma anche il suo carattere spontaneo e simpatico da eterno ragazzino. Nel corso degli anni sono state tante le aziende che hanno investito sull’immagine del pilota pesarese, tra queste ricordiamo Telecom, Tim, Nastro Azzurro, Repsol, Ferrero, Fiat, Fastweb, Opel, Monster e altre ancora.



Nel motociclismo accade spesso che due piloti dello stesso team abbiano sponsor personali diversi, che però non sempre possono apparire con il proprio brand sulle tute. Nel mondo delle corse vi è una clausola che prevede che gli sponsor dei piloti non possono mai essere in contrasto con quelli della scuderia.

Quando Valentino Rossi passò dalla Yamaha alla Ducati dovette interrompere il suo endorsement con Fastweb, in quanto l’azienda era in netto contrasto con lo sponsor principale della casa di Borgo Panigale, ovvero Telecom Italia.

A volte però succede anche il contrario. Può capitare, ed è successo proprio a Rossi, che lo sponsor principale del pilota segue lo stesso da un team all’altro, diventando anche partner della scuderia. E’ il caso dell’azienda di energy drink Monster, sponsor personale di Valentino che ha deciso di diventare partner ufficiale anche del team Yamaha. In virtù di tale scelta però, l’altro pilota della scuderia, e compagno di squadra di Valentino, Jorge Lorenzo, ha dovuto rescindere anticipatamente il contratto col suo sponsor personale Rockstar, diretto concorrente di Monster.

Negli anni precedenti quando Lorenzo aveva Ben Spies come compagno di squadra, quest’ultimo aveva Monster come sponsor ma i due brand del settore beverage hanno convissuto tranquillamente. Ma il ritorno di Rossi in Yamaha ha fatto cambiare strategia a Monster che ha deciso di acquisire il diritto unico di sponsorship del team per la cifra di 4 milioni di euro.

Tra gli sponsor personali di Valentino vi sono i marchi di abbigliamento ed equipaggiamento tecnico AGV e Dainese. Il primo per quanto riguarda il casco e il secondo per la tuta da gara. Un altro di Valentino è il brand di patatine Pata.



Social Network
Valentino Rossi è lo sportivo italiano più seguito sui social network. Il campionissimo di Tavullia è molto attivo sui suoi canali social, grazie anche al supporto del suo team della VR46 che lo aiuta nella gestione delle pagine ufficiali. Il profilo preferito del Dottore è senza dubbio Twitter, che è stato anche il primo social utilizzato.

I fan che seguono Valentino Rossi sulla sua Pagina Facebook sono oltre 10 milioni. A curare la pagina sul social di Zuckerberg è il suo staff della VR46. Twitter invece viene utilizzato direttamente dal pesarese e i follower sono 3,52 milioni. I seguaci di Valentino su Instagram sono invece 1,2 milioni.

Rossi ha attivato recentemente anche un canale Youtube dove posta i tanti video dei suoi allenamenti nel suo Ranch insieme agli altri piloti suoi amici. Gli iscritti al canali sono al momento poco più di 72 mila.



Celebrity DBI - Repucom
Il Celebrity DBI Ã¨ un indice globale che misura la visibilità, e la percezione del pubblico di oltre 6.500 personaggi famosi in tutto il mondo.
Realizzato da Repucom, il "Davie Brown Index" analizza, attraverso degli indicatori, la popolarità e il potenziale in termini di immagine dei personaggi famosi. Attraverso 8 diverse dimensioni, il Celebrity DBI valuta il potenziale commerciale delle celebrità.

Una persona su due nei 15 paesi rilevati conosce Valentino Rossi. In Europa, nei mercati ITA-SPA-FRA-GER-UK, questa percentuale sale al 70%.
In patria invece il pilota è tra i 10 personaggi più conosciuti con quasi la totalità dei rispondenti che afferma di riconoscerlo (99.8%).

Il suo livello di gradimento a livello globale è sopra la media del mercato, oltre il 70% dei rispondenti infatti ha un’attitudine positiva verso il pilota.

Nei paesi in cui si registra un interesse maggiore verso la MotoGP, come ad esempio in Spagna e Italia, i valori su tutti gli attributi di immagine crescono in maniera significativa. Il suo indice di percezione complessivo (DBI SCORE - Punteggio complessivo raggiunto dalla celebrità combinando i vari attributi) è di 86,85 contro il 56,84 a livello globale.

Il pilota Pesarese registra un potenziale di endorsement particolarmente alto e sopra la media del mercato, con oltre il 77% di coloro che lo riconoscono che concordano con questa affermazione. Questi valori si mantengono costanti su tutte le fasce di età analizzate (13-+55).

Curiosità
Nel maggio del 2005 Valentino Rossi ha ricevuto una laurea magistrale honoris causa in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni. CPO dall'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo".

Nel marzo 2010, il Ministro degli Affari Esteri italiano Franco Frattini ha consegnato a Valentino Rossi il primo Winning Italy Award per il suo contributo alla valorizzazione dell'immagine dell'Italia nel mondo.

Giuseppe Berardi
berardigiuseppe@gmail.com

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