Il Chelsea azzera i debiti

Il patron del Chelsea, Roman Abramovich, ha ripianato il debito della società di 376 milioni di euro atraverso un'operazione finanziaria con una società controllante, sempre di proprietà dello stesso magnate russo. L'enorme buco non esiste più: in perfetta linea con i dettami di Michel Platini e del suo fair-play finanziario, la direttiva emanata dal presidente dell'Uefa affinché, entro il 2012, i grandi club europei facciano quadrare i propri bilanci.
Il Chelsea si allinea così ai criteri indicati dal presidente della Uefa, che intende in futuro fissare requisiti finanziari per l'ammissione dei club alle competizioni europee.

"Il debito del club è stato praticamente cancellato per garantire maggiore stabilità a lungo termine alla società", ha spiegato il presidente onorario Bruce Buck, aggiungendo poi: "Questo consentirà al Chelsea di rispettare tutte le normative relative agli apsetti finanziari che vengono attualmente discusse nel mondo del calcio".
"Il nostro obiettivo vuole essere l'autosufficienza e lo centreremo grazie all'incremento dei ricavi attraverso un maggior sfruttamento del marchio. Stiamo riducendo i costi grazie al controllo delle spese, comprese quelle relative agli ingaggi", ha spiegato poi il direttore generale, Ron Gourlay.

Di seguito i prinacipali dati economici finanziari:

- Il fatturato del gruppo è sceso da £ 213.1m a € 206.4m
- Perdita d'esercizio ridotta da £ 65.7m a € 44.4m
- Spese per immobilizzazioni ridotte da £ 85.1m a € 4,2 milioni a seguito del completamento dei grandi progetti di investimento, come il centro sportivo a Cobham.
- Uscite di cassa ridotte da £ 107.4m a € 16.9m

Nessun commento