Nuovi stadi per evitare il declino

Se non vorrà perdere terreno rispetto ad altri Paesi come Inghilterra, Germania, Spagna e Francia, il sistema calcio italiano dovrà accelerare sul rinnovamento dei propri stadi, «situazione centrale» per evitare il rischio declino. Ne è convinto, l'amministratore delegato e vicepresidente del Milan, intervenuto al convegno "Il calcio che verrà: analisi e prospettive dell'industria del calcio italiano" organizzato da La Gazzetta dello Sport, Arel e Istituto del Credito Sportivo. «La situazione degli stadi è essenziale - ha osservato -. Non possiamo prescindere da una legge» in materia anche perché, ha aggiunto l'a.d. rossonero, quella di Torino, con la Juventus impegnata nella costruzione di un nuovo impianto, «non è una situazione ripetibile in Italia».

FISCO E STADI - Pur senza dimenticare temi di punta come il fisco - «quando si vendono i Kaka, gli Ibrahimovic, qui si paga l'Irap anche sulle plusvalenze: sui 63 milioni arrivati dal brasiliano abbiamo pagato 2,6 milioni» - quello che «serve», prosegue Galliani, «sono stadi nuovi: non abbiamo solo quelli più brutti, vecchi e obsoleti ma anche quelli con la peggiore visibilità», cosa che non attrae spettatori e, tanto meno, aziende che «vogliono non solo pubblicità ma anche ospitalità, sky box. Se continuiamo con questi stadi, continueremo la discesa. Noi - ha chiosato - potremmo dire che saremo nati, vissuti e seppelliti a San Siro».

MORATTI JR. D'ACCORDO - In sintonia con Galliani, anche il vicepresidente dell'Inter, Angelomario Moratti: «Sugli stadi - ha sottolineato - siamo al limite. È un problema che ci portiamo avanti da anni. All'estero - ha aggiunto - hanno fatto cambiamenti repentini che hanno portato vantaggi economici e non solo. Dallo stadio, il Manchester United ricava 120 milioni di euro, Inter e Milan, 30 - ha chiosato - senza contare che uno stadio può diventare un'icona e un punto di riferimento per una città». All'incontro, oltre a Galliani e al giovane Moratti, sono intervenuti anche il direttore generale della Lega Calcio, Marco Brunelli; il presidente , Andrea Cdel Credito Sportivo, Andrea Cardinaletti; l'esponente del Pdl e coautore del disegno di legge sugli stadi, Alessio Butti e l'esponente del Pd, Enrico Letta.


Tratto da: tuttosport.com

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