Il valore di una medaglia Olimpica a Sochi 2014

Una medaglia d'Oro per un atleta Olimpico non ha prezzo. Un sogno lungo una vita che si rincorre giorno dopo giorno con sacrificio, impegno, passione. Ore ed ore di allenamenti per inseguire un traguardo che, nella vita di uno sportivo, segna un prima e un dopo.

Ma oltre al valore emozionale e immateriale, le medaglie olimpiche costituiscono per gli atleti dei premi che i Comitati Olimpici nazionali mettono in palio.

Il CONI per le attuali Olimpiadi Invernali di Sochi ha stabilito per chi vince una medaglia d'oro un premio di 140 mila euro, per quella d'argento 75 mila mentre per il Bronzo 50 mila.

Solo due nazioni hanno stanziato più dell'Italia per il premio più ambito. Il Kazakistan ha promesso ai sui atleti ben 183 mila euro per chi porta a casa il metallo più prezioso, mentre per l'argento e il bronzo rispettivamente 110 e 55 mila euro.

L'altra nazione più generosa dell'Italia è la Lettonia. L'ex repubblica sovietica ha promesso un premio per l'oro olimpico di
141 mila euro. Per le altre medaglie il valore è simile a quello azzurro.


La Russia padrone di casa: 83 mila, 52 mila e 35 mila euro mentre gli Stati Uniti solo 18 mila euro per l'oro, 11 mila per l'argento e 7 mila per il bronzo.

La Gran Bretagna, la Svezia, la Norvegia e la Croazia non elargiscono premi ma in alternativa puntano a valorizzare il lavoro degli atleti pagando studi, allenatori e attrazzature. La Svezia ad esempio, investe 8 milioni di euro all'anno per la preparazione olimpica dei suoi atleti.

Tra le curiosità da segnalare c'è la Korea del Sud che ai suoi atleti offre, in alternativa ai tradizionali premi, una "pensione olimpica" a vita da 676, 507 o 355 euro mensili a seconda del metallo messo al collo.

Giuseppe Berardi

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