Lega Pro: scienza applicata al calcio. Presentato il progetto ai club

E' stato presentato ieri a Milano ai club del centro nord di prima e seconda divisione della Lega Pro il progetto che ha come obiettivo quello di studiare i giovani atleti da un punto di vista genomico e molecolare per massimizzare il loro talento e individuare il ruolo di gioco per cui sono più tagliati.
La convenzione triennale firmata da Lega Pro e Università Cattolica del Sacro Cuore lo scorso gennaio permette a calcio e scienza di scendere in campo insieme con un accordo per "allevare" nuovi talenti.

"Da anni investiamo sui giovani e insieme a Cribens-Università Cattolica vogliamo mettere a disposizione dei nostri club uno strumento in più per massimizzare le performance dei calciatori sia durante l’allenamento che in gara - dichiara Mario Macalli, Presidente Lega Pro - La chiave per vincere è “personalizzare” dieta e allenamento e capire come evitare che l'atleta si faccia male, stressando e affaticando troppo il suo corpo con esercizi che non sono adatti a lui".
La Lega Pro ha già iniziato la sperimentazione con gli azzurri di Valerio Bertotto e le società che lo vorranno potranno entrare nel progetto con i loro settori giovanili, coinvolgendo giovani calciatori, allenatori e staff medico.

All'incontro erano presidenti i vertici della Lega Pro, Mario Macalli, Archimede Pitrolo, Antonio Rizzo e Francesco Ghirelli e per Cribens-Università Cattolica del Sacro Cuore Ettore Capoluongo, Maria Cristina Mele e Enrico Fabbro.
Il prossimo appuntamento si terrà lunedì 7 aprile a Roma con i club del centro-sud.

Fonte Lega Pro

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