Fair Play Finanziario: le differenti posizioni di City e PSG per le sponsorizzazioni con parti correlate

A seguito della decisione del Club Financial Control Panel della Uefa di sanzionare 9 club che non hanno rispettato i parametri del Fair Play Finanziario, le due principali società interessate, ovvero il Manchester City e il Paris Saint-Germain, hanno espresso il loro punto di vista attraverso un comunicato pubblicato sui rispettivi siti internet.

Il Manchester City ha confermato la trattativa che c'è stata con la Uefa nel corso dell'ultimo mese in relazione all'applicazione dei criteri del Fair Play Finanziario, ma ha espresso tutto il suo disappunto con le interpretazioni della Uefa relative alle norme sui calciatori acquistati prima del 2010. Il club inglese ritiene di aver rispettato le regole del FFP su questa e su altre questioni.

Sulla stessa linea anche il Paris Saint-Germain che accetta ma non condivide e sul proprio sito internet scrive: "Consapevole della necessità di essere trasparenti nei rapporti con la UEFA il Paris Saint- Germain ha sempre trasmesso, come richiesto, su base regolare, tutte le informazioni necessarie relative alla struttura dei ricavi e dei costi. Dopo un'attenta riflessione - prosegue il comunicato - il Paris Saint-Germain ha deciso di accettare le misure imposte, nonostante l'enorme handicap che rappresentano, in termini di capacità del club di competere alla pari contro grandi squadre d'Europa. Il Paris Saint-Germain, tuttavia, deplora il fatto che, sebbene sia stato riconosciuto l'accordo di partnership con la QTA, l'intero valore di detto accordo non è stato preso in conto".

Nel regolamente del Fair Play Finanziario L’UEFA ha stabilito che i ricavi derivanti da operazioni con parti correlate non possono essere considerate componenti di reddito (relevant income), se superano i valori di mercato (fair value).

Per il club francese la sponsorizzazione con Qatar Tourism Authority, essendo un accordo con parti correlate, non è stata definita congrua ai fini del fair value dalla Uefa, ovvero non in linea con le cifre attuali di mercato. Di conseguenza il PSG, per il raggiungimento del pieno break even per la stagione 2015/16, non potrà contare sull'intero importo della sponsorizzazione.

Per il Manchester City invece nelle sanzioni patteggiate non si fa riferimento all'accordo di sponsorship con Etihad, anch'esso siglato con parti correlate, di conseguenza definito dall'Uefa in linea con i valori di mercato.

Ma su che valore della sponsorizzazione con QTA il PSG può far riferimento per raggiungere il pareggio di bilancio?

L'Uefa per stabilire i valori di mercato congrui ai fini del FPF si è affidata ad esperti giuridici e finanziari, totalmente indipendenti dalle federazioni nazionali, che hanno analizzato nello specifico il mercato delle sponsorizzazioni e l'appeal commerciale dei club. Essendo un dato molto soggettivo, non sono state fornite notizie o analisi in merito.

Ma sulla base di alcune informazioni di base, come la cifra definita congrua dell'accordo tra Etihad e City e i numeri della sponsorizzazione più redditizia siglata nel mondo del calcio, quella tra Manchester United e Chevrolet, si può stimare che un contratto di sponsorizzazione con parti correlate può essere considerato per il FPF componente di reddito (relevant income) fino a un valore massimo di 55/60 milioni di euro all'anno.  

Giuseppe Berardi

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