La Liga-G2 Strategic: al via i progetti di sviluppo del ticketing per gli stadi spagnoli

Una collaborazione che nasce per avviare programmi di sviluppo finalizzati ad un triplice scopo: incremento del numero medio di spettatori negli stadi delle due serie più importanti, fidelizzazione del pubblico pagante e aumento del margine di ricavo sul singolo ingresso grazie a nuove politiche di upselling.
Nonostante il trend di crescita positivo registrato nelle ultime stagioni, con il superamento dei 14 milioni di spettatori complessivi agli eventi nel 2015/2016 e il +1,17% della stagione in corso, La Liga sceglie il supporto di G2 Strategic per avvicinare la propria media a quelle di Premier League e Bundesliga, campionati leader in Europa per presenza e coinvolgimento dei tifosi allo stadio.
“Dobbiamo aiutare ed educare i nostri club a seguire i programmi più evoluti e le strategie più efficaci per essere allineati alle migliori leghe sportive di tutto il mondo.” Le parole di Javier Tebas, Presidente della massima serie calcistica spagnola, aiutano a capire cosa ci si aspetti in Spagna da G2 e dal suo programma, che coinvolgerà un gruppo di minimo 8 e massimo 12 club che lavoreranno a stretto contatto con la società di consulenza per sviluppare piani di business specifici e dedicati.
La speranza è quella di “portare una nuova prospettiva, quella che ci serve”, puntualizza Tebas, grazie ad un lavoro deve far vedere i propri frutti già a partire dalla stagione 2018/2019.
Per l’attuazione dei piani dedicati ai club de La Liga, il Direttore Generale di G2 Strategic, Marshall Glickman, ha scelto le competenze e la professionalità di Buisan Joaquin Blazquez, consulente di spicco nello Sports & Events Marketing, che ha già collaborato con G2 per la creazione del G2 Consortium France, progetto che coinvolge in un unico protocollo i piani di sviluppo per gli impianti dei più importanti club di Francia di calcio, rugby e basket.
“Le società devono capire che la fan-base tradizionale sta diminuendo lentamente e perciò devono adattarsi alle nuove tendenze demografiche e di consumo globali.” – spiega Glickman, che conclude evidenziando che “i ricavi televisivi sono in aumento, ma non bastano da soli per la crescita dei club.”
Luca Paganin

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