Bilancio Barcellona 2015/16: fatturato record oltre i 600 milioni



Il bilancio 2015/16 del Barcellona, si è chiuso con un utile netto di € 28.769.000 e con un fatturato netto record di 620 milioni di Euro, che per la prima volta nella storia del club catalano sfonda il muro dei 600 milioni di Euro. Bisogna evidenziare che il fatturato netto ha raggiunto quello del Real Madrid, che è stato pari a circa 620 milioni, nonostante la vittoria in Campione League del club madrileno. Nel 2014/15 l’utile netto di esercizio era pari a € 15,15 milioni e nel 2013/14 a € 41,12 milioni. L'utile prima delle imposte risulta pari a € 36 milioni (€ 18,1 milioni nel 2014/15 ed € 54,8 milioni nel 2013/14). Per il quinto anno consecutivo il Barcellona ha chiuso l’esercizio con un risultato positivo, che ha permesso di consolidare ulteriormente il Patrimonio Netto positivo.

I conti del 2015/16 sarebbero stati più brillanti in termini di redditività se non ci fosse stato l’impatto negativo del “Lodo Can Rigalt”.

Ormai, da alcuni anni, la Polisportiva Barcellona ha intrapreso il percorso “virtuoso” dell’autofinanziamento.

Dal punto di vista sportivo nella stagione 2015/16, il Barcellona ha vinto la Liga, è giunto ai quarti di UEFA Champions League e ha vinto la Copa del Rey, battendo in finale il Siviglia. Inoltre il Barcellona ha vinto la UEFA SuperCup e la Coppa del Mondiale per Club della FIFA.

La Polisportiva.
Il “Fútbol Club Barcelona” è una polisportiva costituita il 29 novembre 1899 sotto forma di associazione privata di persone fisiche senza scopo di lucro. Svolge la sua attività nel calcio, nel basket, nella pallamano, nel calcio a 5, hockey e altri sport, che contribuiscono ad appesantirne il bilancio. Infatti, il bilancio per sezioni, mostra un utile lordo di € 128,83 milioni (€ 90,7 milioni nel 2014/15), riguardante la prima squadra di calcio e una perdita lorda complessiva di € 92,99 milioni (-€ 72,6 milioni nel 2014/15) per tutte le altre sezioni sportive. Si pensi che il costo del personale della Sezione Basket è di € 21.275.000 a fronte di ricavi per € 6,8 milioni. La sezione del “Fútbol Base” mostra un costo del personale di € 15.480.000 a fronte di un volume d’affari pari a circa € 1 milione.
La “Ley del deporte” del 15 ottobre 1990, stabilisce che i club coinvolti nelle competizioni sportive professionistiche debbano assumere la forma di “Sociedad Anónima Deportiva”, ma, in deroga a ciò, fu prevista la possibilità per i club, che soddisfacevano determinati requisiti, di mantenere la struttura giuridica esistente e il “Fútbol Club Barcelona” mantenne la sua struttura giuridica. In questo caso, la legge prevede che il consiglio di amministrazione deve garantire il 15% delle spese del club, in base al bilancio preventivo.
In base a quanto stabilito dal Regio Decreto 1251/1999 del 16 luglio, l'attuale Consiglio del Club è tenuto a presentare la garanzia, con effetto dal 1° luglio 2016, data di inizio dell'anno sociale 2016/2017 per un importo pari al 15% del budget di spesa per la prossima stagione, meno i risultati economici positivi accumulati durante il suo mandato.
Il 5 ottobre 2013 l’Assemblea dei Soci ha approvato una modifica dello statuto del Club. E’ stato incluso un articolo che dispone che la “Junta Directiva” dovrà garantire il mantenimento del patrimonio netto del club.

I Soci.

Al 30 giugno 2016 il numero dei soci risulta aumentato, invertendo il trend discendente. Infatti, il numero dei soci è di 143.459; mentre nel 2014-15 era di 142.816 (153.458 nel 2013-14 e 161.197 nel 2012-13). Le donne sono pari a 37.826 (37378 nel 2014-15; 39.477 nel 2013-14 e 40.823 nel 2012-13) e rappresentano il 26,4% (26,2% nel 2014-15) del totale.
I soci non Catalani sono 10.884 (10.696 nel 2014-15; 13.380 nel 2013-14 e 15.603 nel 2012-13). I soci di età inferiore ai 5 anni sono pari a 9.837 (8.355 nel 2014-15; 10.678 nel 2013-14 e 13.118 nel 2012-13), quelli con età maggior di 65 sono pari a 26.411 (26.670 nel 2014-15; 27.087 nel 2013-14 e 26.580 nel 2012-13) di cui quelli con età maggior di 80 sono pari a 6.379.

La continuità aziendale.
I revisori della Deloitte S.L., come l’anno precedente, nella loro Relazione non hanno mosso alcun rilievo o eccezione.
La situazione patrimoniale al 30 giugno 2016 si presenta con un capitale circolante netto negativo per € 273.670.000 (-€ 266.893.000 nel 2014-15). Questo significa che c’è uno squilibrio finanziario, ossia i debiti a breve superano i crediti a breve di 273,7 milioni di Euro.
Nonostante quanto sopra, nella redazione del bilancio, gli Amministratori hanno applicato il principio della continuità aziendale, in considerazione dei seguenti fattori attenuanti:
- la presenza dei ratei passivi nell'ambito del calcolo del capitale circolante, pari a € 32.420.000, che non implicano futuri obblighi finanziari;
- il Club dispone di linee di credito non utilizzate per 73 milioni;
- non vi è verificata alcuna violazione delle norme vigenti che impedisca al club di continuare a funzionare normalmente con la posizione finanziaria risultante al 30 giugno 2016.
Il Club ha messo in atto negli anni precedenti un modello di gestione, che ha come obiettivo principale quello di raggiungere un equilibrio finanziario, nei prossimi anni, basato sulla crescita del fatturato e sull'attuazione di una politica di riduzione dei costi. Come risultato di questo modello di gestione, il patrimonio netto del Club è migliorato ulteriormente di 28.687.000 nel corso dell'anno e di € 15.068.000 nel precedente esercizio.
Gli amministratori, basandosi sull’ipotesi del rinnovo delle linee di credito, hanno preparato un budget per i prossimi anni che evidenzia la capacità del club di far fronte ai propri obblighi di pagamento a breve termine.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,217 (1,125 nel 2014/15), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,33 (0,40 nel 2014/15), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Tuttavia, come evidenziato dagli amministratori, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 33 milioni (€ 76,3 milioni nel 2014/15); tuttavia anche, escludendo i ratei e risconti passivi, l’indice di solvibilità corrente sarebbe inferiore a 1 poiché sarebbe pari a 0,36 (0,48 nel 2014/15).

Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto al 30 giugno 2016 risulta positivo per € 97,3 milioni; mentre, al 30 giungo 20115 era positivo per € 68,6 milioni. Bisogna risalire al 30 giugno 2012, per constatare un patrimonio netto negativo per € 19.969.000. La variazione è dovuta essenzialmente all’utile netto d’esercizio di € 29 milioni.
I mezzi propri del Barcellona finanziano il 17,8% del totale delle attività e il 48% del valore della Rosa.
Il patrimonio netto positivo è comunque conforme a quanto richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario.



L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso del Barcellona, l’indice di indebitamento è pari a 0,22 (0,13 nel 2014/15), che segnala il prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.

L’indebitamento Finanziario Netto.



L’indebitamento finanziario netto, comprensivo del saldo tra crediti e debiti verso enti sportivi, aumenta di poco da € 25,4 milioni a € 27,2 milioni. Quindi, in considerazione di un importo di fatturato netto pari a € 620 milioni, possiamo affermare che l’indebitamento finanziario netto rientra abbondantemente nei limiti auspicati dal Regolamento UEFA.
Per quanto riguarda l’EBITDA nel bilancio sono riportati due valori. Il primo è quello derivante dalla somma tra risultato operativo e ammortamenti, che è pari a 120 milioni di Euro e il secondo che serve per il calcolo dell’equilibrio patrimoniale che è pari a 139,6 milioni di Euro.
In ogni caso l’indebitamento finanziario netto è inferiore all’Ebitda.
Il rapporto di tale indebitamento finanziario netto, comprensivo dei debiti e crediti per trasferimenti giocatori, con l’EBITDA, pari a 120 milioni, è ottimo essendo pari a 0,22.
Per quanto riguarda le disponibilità liquide, il club mostra liquidità disponibile per 27 milioni di euro, con debiti verso banche diminuiti di 31 milioni, da € 52,3 milioni a € 20,9 milioni.

I debiti bancari ammontano complessivamente a € 20.970.000 (€ 52.266.000 nel 2014/15), risultano in diminuzione di 31,3 milioni e finanziano il 3,8% delle attività. Tali debiti riguardano la proroga del pagamento di un finanziamento che scadeva il 30.06.2015.

I crediti verso Enti sportivi ammontano complessivamente a € 45,9 milioni (€54,5 milioni nel 2014/15) di cui € 45.965.000 riguardanti i club per la cessione di calciatori. Tra gli importi rilevanti risultano: Arsenal FC (Alexis Sanchez) per € 10,8 milioni; Everton (Delefouel) per 3,9 milioni; Chelsea Football Club (Pedro Rodríguez) per per € 9,2 milioni, Borussia Dortmund GmgH & Co. KGAA (Marc Bartra) per € 8 milioni, Aston Villa FC Limited (Adama Traoré) per € 3.986.000.
I debiti verso Enti sportivi risultano pari a 75,4 milioni (€ 102,31 milioni nel 2014/15), di cui 72,4 milioni a breve. Il Barcellona risulta indebitato principalmente con Olympique Lyonnais (Umtiti) per € 25 milioni; Liverpool, F.C. (Luis Suárez) per € 17,9 milioni; Atlético de Madrid (Arda Turan) per € 14 milioni, Sevilla Club de Fútbol, SAD (Ivan Rakitic, Aleix Vidal) per € 7,48 milioni e Real Sociedad de Fútbol, S.A.D. (Claudio Bravo) per € 2,5 milioni.

Gli Amministratori nella loro analisi considerano anche l’Indebitamento netto dato dalla differenza tra tutti i crediti e le disponibilità liquide, da una parte, e tutti i debiti compresivi anche dei debiti finanziari e i ratei e risconti passivi. Nel 2015/16, per quanto concerne l'indebitamento netto, è passato da 328 milioni di euro dell'anno precedente a € 287.456.000 (€ 271.467.000 senza i progetti straordinari). Per quanto riguarda il debito, rispetto al 2010/11, è comunque diminuito di 143 milioni di euro.
Il rapporto tra EBITDA e debito netto fornisce notizie sulla sostenibilità del debito, in altre parole in quanti anni esso possa essere restituito, destinandovi completamente il risultato della gestione operativa, prima del calcolo degli ammortamenti. Il rapporto tra indebitamento netto ordinario, pari a 271 milioni di Euro ed EBITDA, pari a Euro 139.617.000, si è attestato a 1,94 (3,24 nel 2014/15; 2,1 nel 2013-14 e 2,8 nel 2012-13), inferiore al massimo di 2,5 stabilito per la stagione. Un obiettivo chiave del 2015/16 era quello di ristabilire la regola dell’equilibrio patrimoniale che la stagione precedente non era stato conseguito. L’indice raggiunto nel 2015/16 significa anche che il Club si colloca dentro i parametri di equilibrio patrimoniale previsti per la stagione 2017/18.

I Debiti verso il personale.

Il debito complessivo verso il personale ammonta a € 117,3 milioni e finanzia il 21,5% dell’attivo.
I debiti verso il personale sportivo ammontano complessivamente a € 115,2 milioni (€ 107,8 milioni nel 2014/15), risultano in aumento di € 7,4 milioni e finanziano il 21,1% dell’attivo.
Da notare che il debito verso il personale sportivo a lungo termine ammonta a € 20,09 milioni (€ 11,68 milioni nel 2014/15) e comprende le liquidazioni di fine rapporto.
Il debito verso il personale sportivo corrente rappresenta circa il 37,48% del costo del personale sportivo, il che significa che gli stipendi riguardano più mensilità. Infatti, gli amministratori hanno scritto che nei primi giorni di luglio 2016 è stato effettuato il pagamento dei salari del personale sportivo.
Successivamente al 30 giugno 2016 e prima della preparazione del bilancio, il Club ha ufficializzato il rinnovo di tre contratti con i giocatori della prima squadra di calcio, che hanno assegnato un bonus di firma di 64 milioni di euro.

Debiti verso il Fisco e controversie giudiziarie.

Da evidenziare che i debiti tributari per ritenute sul reddito delle persone fisiche ammontano a € 63.286.000 (€ 74.482.000 nel 2014/15). Tali debiti “finanziano” l’11,58% dell’attivo e costituiscono l’importo maggiore dei debiti erariali, che ammontano a € 67.647.000 (€ 77.665.000 nel 2014/15).

Nella sostanza circa il 33% dell’attivo è finanziato dal debito verso il personale e dal debito verso l’erario per ritenute da versare.

I fondi rischi accantonati a lungo termine ammontano ad Euro 10.197.000 (€ 21.110.000 nel 2014/15) di cui € 4.573.000 per accantonamenti per imposte ed € 5.624.000 per altre responsabilità.

I fondi rischi accantonati a breve termine ammontano ad Euro 40.628.000 (€ 4.010.000 nel 2014/15). Tale importo si riferisce all’accantonamento relativo alla concessione di terreni a l'Hospitalet de Llobregat (Can Rigalt) pari a 37 milioni di euro e alle sanzioni della ‘Comisión Nacional de la Competencia’ per Euro 3.600.000. La sanzione della ‘Comisión Nacional de la Competencia’ è relativa a una violazione delle disposizioni.

Controversie legali.
Esistono numerose controversie legali, tra cui due controversie riguardano il Caso Neymar; vi è un caso di Azione Sociale di Responsabilità contro gli Amministratori precedenti; vi è il Caso MCM - Muro Cortina Modular (MCM Publicidad SL, aveva stipulato un contratto con il diritto di sfruttamento commerciale, con l'inserimento della pubblicità, della facciata del Masia, nella ‘Ciutat Esportiva Sant Joan Despi’, il ricorso era a fronte di una richiesta contro il FC Barcelona di 100 miloni di euro; vi è anche un Caso di falsificazione di passaporti per due giocatori professionisti di pallacanestro.
Per il Can Rigalt c’è stato un arbitrato a seguito di un’istanza di Inmobiliaria Mar, SA per rivendicare il prezzo pagato i terreni di Can Rigalt. Il Lodo è stato emesso in data 1 luglio 2016 e prevede che il FC Barcelona dovrà annullare l'operazione nel 2005 e recuperare dalla società Inmobiliaria Mar i 10.000 metri quadri di questo settore che il club le ha venduto in quel momento. L'importo fissato dal presente lodo arbitrale è di 47 milioni di euro, risultante dalla somma di 35,4 milioni di euro che il club ha preso 11 anni oltre agli interessi legali.
Vi è un ricorso amministrativo contro la decisione del delegato del governo di Madrid di vietare l'esposizione di bandiere ‘estelades’ nella finale della Copa del Rey 2016

Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori ammonta ad € 201.576.000 e rappresenta il 36,9% del valore totale dell’attivo.
Il valore indicato nel bilancio 2014/15 era pari a € 222.863.000. Tale valore risulta rettificato nel bilancio successivo, a seguito di riclassificazione, in € 196.159.000, con una differenza di € 32.374.000..



Pertanto, la variazione, rispetto al 2014/15, è stata causata: da investimenti pari a € 75.517.000, da cessioni per un valore contabile netto di € 2,1 milioni, da ammortamenti calcolati per € 59,7 milioni, rettifiche per € 655 mila e storno anticipi netto di € 3,25 milioni. Occorre evidenziare che gli investimenti riguardano l’acquisto di giocatori per Euro 61.396.000 e bonus per importi variabili per giocatori già acquistati nei precedenti esercizi per Euro 14.121.000.

La sezione calcio ha comportato investimenti per € 73,8 milioni, cessioni per un valore contabile di € 1,7 milioni, ammortamenti per € 58,9 milioni, rettifiche per € 655 mila e storno anticipi netto di € 3,25 milioni.
Le cessioni dei giocatori hanno determinato delle plusvalenze per Euro 48.395.000, di cui Euro .47.145.000 riguardano giocatori ceduti nel 2015/16 ed Euro 1.250.000 riguardano dei bonus per importi variabili per giocatori già ceduti nei precedenti esercizi.



I Ricavi.

Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, i componenti positivi di reddito, esclusi solo i proventi finanziari, aumentano da € 608 milioni a € 679 milioni e registrano un incremento del 12%. Il bilancio preventivo 2015/16 prevedeva ricavi lordi per 633 milioni di Euro. I componenti positivi di reddito, in base alla riclassificazione operata dagli Amministratori, al netto delle plusvalenze, risultano pari a € 631 milioni (576 milioni nel 2014/15).



Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, i ricavi da stadio ammontano complessivamente a circa € 158 milioni (€ 149 milioni, nel 214/15) e sono aumentati del 6%.
Ovviamente i ricavi da stadio comprendono anche quelli derivanti dal botteghino del Camp Nou per la Liga, che sono stati pari a € 36.645.000 (€ 31.106.000 nel 2014/15). Per la competizione UEFA Champions League sono stati pari a € 10.152.000 (€ 15,9 milioni nel 2014/15). Per le altre competizioni l’incasso da botteghino è stato di € 7.488.000. Per le gare amichevoli l’incasso è stato di 10,46 milioni di Euro. La media spettatori nella Liga 2015/16 è stata di 79.724 (77.632 nel 2014/15); mentre per le partite di Champions League è stata di 74.651 spettatori (80.367 nel 2014/15). Gli abbonamenti per tutti gli sport ammontano a circa a € 27,5 milioni. Le visite allo stadio e altri ricavi collegati hanno fatto registrare entrate per € 54.822.000 (€ 50.520.000 nel 2014/15).
I ricavi da media sono pari a € 168.142 .000 (€ 162,3 milioni nel 2014/15) e segnano un incremento del 3%. I ricavi da media della prima squadra di calcio ammontano a € 162.605 .000.
I Ricavi da quote sociali risultano pari a € 18 milioni e registrano una lieve diminuzione.
I ricavi commerciali ammontano a circa € 260 milioni. Nel 2014/15 erano pari a € 221,7 milioni.
Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, i ricavi commerciali 2015/16 ammontano a € 268 milioni e nel 2014/15 ammontavano a € 225 milioni. Gli amministratori hanno specificato che tali ricavi sono aumentati di 43 milioni di Euro, registrando un incremento percentuale del 19%, grazie al nuovo accordo con Nike e ai miglioramenti contrattuali con sponsor importanti.

Per quanto riguarda lo Sponsor ufficiale, Qatar Sports Investments (QSI), il contratto stipulato il 13 dicembre 2010, per un importo complessivo di 151 milioni di Euro, ha determinato un importo di € 32 milioni imputati all’esercizio 2015/16 (€ 32 milioni nel 2014/15).

Per quanto riguarda la sponsorizzazione tecnica di Nike, è stato rinnovato il contratto con Nike. La risoluzione con il conseguente rinnovo ha comportato ricavi aggiuntivi di 12 milioni di Euro.I risultati sportivi hanno determinato un bonus di 1,5 milioni di Euro (€ 6,5 milioni nel 2014/15). Il contratto con Nike European Operations Netherlands, BV., garantisce circa 40 milioni di Euro a stagione e addizionalmente, il Club riceverá ricavi da ‘royalties’ con un minimo garantito di 24 milioni di euro a stagione.

Per quanto riguarda gli altri sponsor, in data 16 febbraio 2015, il Club si è accordato con Telefónica, S.A., per le stagioni 2014/15, 2015/16 e 2016/17, 2017/18 e 2018/19, con una remunerazione per l’importo di 66 milioni di Euro. Il Club ha registrato un ricavo per il 2015/16 € 15, 6 milioni (€ 13,4 milioni nel 2014/15).

Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, gli altri ricavi, comprese le plusvalenze, ammontano a circa 67 milioni, mentre nel 2014/15 ammontavano a 53 milioni.

La vendita dei giocatori ha generato delle plusvalenze per l’importo di € 48.395.000 e delle minusvalenze per € 1.110.000.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e attività totali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura?
Nel caso del Barcellona, tale indicatore è pari al 106,76%, pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 106,76 Euro, che è un segnale di una buona rotazione degli investimenti effettuati.

I Costi.
I costi complessivi aumentano di 49 milioni di Euro da € 581 milioni a € 630 milioni. L’incremento registrato è stato dell’8%.

Il costo del personale complessivo, risultante dal conto economico, ammonta ad Euro 371,7 milioni. Nel 2014/15 era pari ad € 349.5 milioni. L’incremento è stato del 9,22% pari a 31,3 milioni di Euro. Il costo del personale sportivo, ammonta ad Euro 330,8 milioni. Nel 2014/15 era pari ad € 300,8 milioni. L’incremento è stato del 10% pari a 30 milioni di Euro.
Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto è del 59,95%.

Gli ammortamenti sono pari a € 71.796.000. Occorre evidenziare che, per quanto riguarda il 2014/15, nella versione originale del bilancio gli ammortamenti ammontavano a € 78,3 milioni.
L’ammortamento dei diritti sui giocatori ammonta a € 59.699.000. Per quanto riguarda il 2014/15, nella versione originale del bilancio gli ammortamenti dei giocatori ammontavano a € 65,4 milioni nel 2014/15, nella versione riclassificata ammontano a 55.797.000.
La variazione del dato del 2014/15 dipende dal fatto che è stata riclassificata una parte dell’ammortamento per l’acquisto di Neymar come salario fisso. Tale riclassificazione ha determinato un impatto sull’ EBITDA di 10 milioni di Euro circa.

Gli altri ammortamenti sono pari a € 12.097.000; nel 2014/15 erano pari a € 11,7 milioni e risultano in aumento del 3,28%.

IL COSTO DEL FATTORE LAVORO
In base ai calcoli degli amministratori la ‘masa salarial deportiva’, ossia il costo del personale sportivo sezione calcio, comprensivo dei diritti di immagine e delle commissioni degli agenti, oltre che degli ammortamenti, è pari a € 435 milioni e incide sui ricavi al netto delle plusvalenze per il 69%.
La ‘masa salarial’ della sezione calcio è di 396 milioni ed incide sul fatturato netto per il 63%.

I costi per servizi, comprensivi di diritti d'immagine di giocatori e allenatori e dei costi relativi agli agenti aumentano da € 106.957.000 a € 108.813.000. I diritti di immagine sono diminuiti da € 30.475.000 a € 25.171.000.

L’impatto negativo del “Lodo Can Rigalt”.
L’impatto negativo del Lodo è determinato dal fatto che il Barcellona è stato condannato a restituire l’importo relativo all'acquisto della proprietà da parte della società Inmobiliaria Mar, SA, che era stato di 35.353.000 Euro, cui bisogna aggiungere gli interessi pari ad Euro 11.675.000, per un costo totale di Euro 47.028.000. Ad attenuare l’impatto negativo, figurano: il Valore stimato della proprietà, determinato da una combinazione di valutazione interna e studi esterni che è di 10 milioni di Euro, cui bisogna aggiunger un fondo accantonato per l'urbanizzazione registrato per Euro 7.385.000.
Tutto questo ha determinato una perdita registrata nel bilancio al 30 giugno 2016 di 29.643.000 Euro.
Il risultato prima delle imposte senza l’impatto del ‘Lodo Can Rigalt’ sarebbe stato positivo per € 65.483.000. Quello dopo le imposte sarebbe stato positivo per € 54 milioni.

Il risultato prima delle imposte, derivante da un Ebit positivo per € 48,5 milioni (€ 26,6 milioni nel 2014/15) e una gestione finanziaria negativa per € 12,7 milioni (- € 8,56 milioni nel 2014/15), è positivo per € 35,8 milioni (€ 18 milioni nel 2014/15).
Il risultato d’esercizio al netto delle imposte è positivo per € 28.769.000 (€ 15.150.000 nel 2014/15). Il risultato netto aggregato dal 2011/12 al 2015/16 risulta complessivamente positivo per 166,3 milioni di Euro.

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, si otterrebbe la cifra di 48,5 milioni di Euro circa e per il Barcellona risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si guadagnerebbero 8,36 Euro.

ROE - RETURN ON EQUITY (TASSO DI RENDIMENTO DEI MEZZI PROPRI)
Il rapporto tra risultato netto d’esercizio e mezzi propri indica il rendimento dei mezzi propri investiti nell’attività ed è pari al 34,7%. Tale ottimo risultato è determinato soprattutto dal basso apporto di mezzi propri.

Il Barcellona e il Fair Play Finanziario.
Per quanto riguarda il requisito del “Break-Even” il Barcellona non ha problemi. Infatti, la somma algebrica del risultato prima delle imposte 2015/16 con il risultato prima delle imposte 2014/15 e quello del 2013/14 è positiva per € 108,7 milioni. In chiave Fair Play Finanziario, tale sommatoria migliorerebbe di molto, perché bisognerebbe togliere le perdite triennali relative alle altre sezioni sportive, stimabili in € 220,2 milioni circa, oltre agli ammortamenti relativi alle infrastrutture sportive.
Il bilancio preventivo per il 2016/17 prevede ricavi lordi in aumento del 16%, stabilendo un nuovo record di 695 milioni di euro, con costi operativi di 663 milioni di euro. L’EBIT, ossia il risultato operativo prima degli interessi e delle tasse è previsto positivo per € 32 milioni. Mentre, è previsto un utile al netto delle imposte pari a 21 milioni di euro.

Il Fair Play Finanziario Spagnolo.

In base a quanto emerge dai dati del bilancio 2015/16, il Barcellona rispetta quanto stabilito dal Regolamento di Controllo Economico della LFP .

a) Punto di equilibrio (art. 20 del Regolamento)

Il Punto di Equilibrio richiesto dal Regolamento di Controllo Economico della LFP è uguale a quello richiesto dall’UEFA. La soglia di tolleranza per le perdite è di 5 milioni di Euro. Il Barcellona, come visto precedentemente, rispetta quanto stabilito dall’indicatore, in quanto il punto di equilibrio per gli esercizi 2015/16, 2014/15 e 2013/14 è positivo per € 323.405.000.

b) Costi della prima squadra (art. 22 del Regolamento)

L’indicatore del costo del personale della prima squadra di calcio fornisce informazioni sull’esistenza di una possibile situazione di squilibrio economico finanziario futuro, quando supera il 70% dei ricavi rilevanti. Dove per ricavi rilevanti si intendono: il volume d’affari netto, gli altri ricavi e il risultato netto relativo alle le cessioni dei calciatori. Quindi, in base a tale indicatore, il costo del personale della prima squadra pari a € 320.394.000 (€ 298.231.000 nel 2014/15) non deve superare il 70% dei ricavi rilevanti, pari a € 654.371.000 ( € 598.850.000). Per il Barcellona, tale indice risulta conforme al Regolamento perché è pari al 49% (50% nel 2014/15). A differenza di quanto stabilito dal Regolamento UEFA, il Regolamento Spagnolo sembra più “elastico”, considerando anche le plusvalenze.

c) L’indice dell’indebitamento netto (art. 23 del Regolamento)

La norma stabilisce che il rapporto tra il totale del Debito Netto e i Ricavi rilevanti non deve essere superiore a 100%, altrimenti si configurerebbe una situa di squilibrio economico e finanziario.
Per indebitamento netto si intende i debiti finanziari a lungo termine e i debiti a breve temine diminuiti dei crediti per la cessione di calciatori e delle disponibilità liquide, compresi gli investimenti finanziari a breve termine.
Tra i debiti finanziari non si considerano gli accantonamenti, i debiti di natura commerciale e i ratei e risconti passivi. Invece, si considerando i debiti per l’acquisto di immobilizzazioni, i debiti per l’acquisto di calciatori e i debiti bancari.
Pertanto, al 30 giugno 2016, il rapporto tra Indebitamento Netto, pari a Euro 22.550.000 e Ricavi Rilevanti, pari a Euro 654.371.000, è del 3,4%; mentre, al 30 giugno 2015 era del 7%. In entrambi i casi entro il limite del 100%.

Conclusioni.

Nel caso del Barcellona si è in presenza di una gestione economica equilibrata, che da alcuni anni è improntata dall’autofinanziamento, grazie agli utili conseguiti. Il successo sportivo ha permesso al Barcellona di annullare il gap col Real Madrid, collocandosi tra i club di ‘primissima’ fascia a livello europeo.

Luca Marotta
http://luckmar.blogspot.it/

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