Taxto Benet - cofounder di Mediapro - spiega come verranno gestiti i diritti TV della Serie A
Taxto Benet, 65enne che insieme al
socio Jaume Roures ha fondato Mediapro, nell'intervista rilasciata a
Repubblica spiega come saranno gestiti i diritti televisivi della
Serie A acquisiti per il triennio 2018-21 ma non solo. L'ex
giornalista ha parlato anche della querelle con Sky e di Javier
Tebas.
CANALE LEGA - "Noi crediamo che
con un canale che distribuisca tutto il calcio italiano, Serie A e
Serie B, i club incasserebbero più soldi. E sarebbe molto più
vantaggioso sotto tanti altri aspetti anche per il futuro della Lega.
Discuteremo questa possibilità con le società, ma se alla fine loro
o non so chi altro decidessero che il canale non si fa, noi siamo
pronti a usufruire dei diritti nel modo in cui ce li siamo
aggiudicati, come intermediario indipendente".
COSTO DELLE PARTITE - "Il prezzo
per gli abbonati scenderà: diffusione universale a un prezzo
differente da quello di oggi. O almeno ci proveremo. Nella Liga fu
così. Prima che entrassimo sul mercato, in Spagna si pagavano 12
euro a partita. Ora, con 11 euro, vedi quasi tutte le partite della
Liga".
IL PIANO - "In Spagna il canale
della Liga è in realtà beIN Sports, interamente nostro. Il canale
detiene le 8 migliori partite della Liga. E le trasmette su Movistar,
su Vodafone, su Orange, sugli Ott (come Google, Facebook, Youtube,
ndr). L’idea è la stessa: vendere a tutte le piattaforme
disponibili e allo stesso prezzo per tutti, con una percentuale sugli
ascolti".
SKY - "Ho letto alcune
dichiarazioni di Sky e mi pare siano un po’ preoccupati. Ma non
devono agitarsi, noi garantiamo che in ogni caso non lasceremo né
Sky né nessun altro fuori dalla distribuzione del calcio. Possiamo
dire ai loro abbonati che se Sky fa un accordo con noi, noi siamo
apertissimi a trattare".
PERCHE' LA SERIE A? - "Siamo una
società internazionale, siamo in 40 città di 25-30 paesi differenti
e siamo sempre in cerca di opportunità commerciali. Abbiamo fatto
un’analisi sull’evoluzione dei diritti della Serie A, domestici e esteri, e abbiamo notato che il valore
è congelato da anni, mentre in tutti i campionati d’Europa,
Francia, Spagna, Germania, di valore simile o addirittura inferiore,
il prezzo dei diritti è aumentato tantissimo. Abbiamo visto
l’opportunità di portare in Italia il nostro modello".
TEBAS - "Sapete che la Liga ha
votato a favore della conferma di Tebas. Credo che resterà alla
Liga. Ma non sono Tebas, non posso dirlo io...".
Antonio Alicastro
Fonte ed intervista La Repubblica
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