Human Mobility: la riapertura in sicurezza degli stadi parte dal calcio


La “Human Mobility” come esperimento di riapertura in sicurezza degli stadi parte dal calcio italiano: Udinese Fiorentina supera il primo test con i Social Distancing Wearable.

IQUII, polo tecnologico e di digitalizzazione di Be Shaping The Future S.p.A., società quotata al segmento STAR di Borsa Italiana, si è attivata per contribuire alla ripresa del calcio in sicurezza mettendo a disposizione di Udine Calcio e Infront la tecnologia “Human Mobility” per il monitoraggio del rispetto dei protocolli anti Covid durante gli eventi sportivi.

IQUII, società del gruppo Be che da anni sviluppa piattaforme per il mondo dello sport e degli eventi, ha implementato la soluzione utilizzata a Udine, già testata con successo anche all’interno della suite “Sport Experience Platform” nei recenti Campionati Mondiali di sci alpino di Cortina d’Ampezzo, dove sono state coinvolte più di 4000 unità nel monitoraggio della Human Mobility attraverso i Social Distancing Wearable.

In occasione di Udinese - Fiorentina del 28 febbraio, un campione di 350 addetti ai lavori, presenti nel match day alla Dacia Arena, è stato dotato di un dispositivo che segnala con una vibrazione, a chi lo indossa e agli steward, il mancato rispetto del distanziamento sociale permettendo anche il tracciamento dei contatti all’interno dello stadio, nel pieno rispetto della privacy.

Questo primo test di utilizzo del progetto RE-START, sulla scia della riapertura parziale degli stadi annunciata per il 17 maggio in Inghilterra, ha confermato l’utilità dell’innovativo dispositivo tecnologico ideato e sviluppato dal Gruppo Be, che fornisce le soluzioni per la rilevazione e il dialogo tra terminali mobili, grazie alla capacità dei suoi algoritmi proprietari in grado di elaborare una molteplicità di segnali da insiemi di device in situazione di prossimità.

“L’innovazione tecnologica applicata al calcio è nel DNA dell’Udinese. Qui da Udine, infatti, sono sempre partite sperimentazioni rivoluzionarie, come quelle della Goal Line Technology, propedeutica, poi, al Var e del riconoscimento facciale testato in occasione della finale degli Europei under 21 del 2019. Grazie alla grande visione di Gianpaolo Pozzo, Udine è sempre stata trampolino di lancio di innovazioni. Adesso, nell’ottica di una riapertura in totale sicurezza degli stadi che il mondo del calcio professionistico auspica il prima possibile, la Dacia Arena intende, con forza, confermare la propria ambizione a divenire punto di riferimento, a livello nazionale e internazionale, per la sperimentazione e lo sviluppo di strumenti innovativi utili ad una riapertura al pubblico nel prossimo futuro”.

Stefano Campoccia (Vice Presidente di Udinese Calcio)

“Abbiamo voluto fortemente, in sinergia con Infront, lavorare ad un protocollo per la riapertura degli stadi in sicurezza. Questo primo passo, ci auguriamo che possa aprire una strada per accogliere di nuovo i nostri tifosi e i nostri partner alla Dacia Arena in un prossimo futuro. Più volte abbiamo sperimentato soluzioni innovative che hanno ispirato il mondo del calcio e abbiamo voluto questo test testimoniando, ancora una volta, l’attenzione verso tutti i nostri sostenitori di cui sentiamo la mancanza”.

Franco Collavino (Direttore Generale di Udinese Calcio) 

“Siamo da sempre all’avanguardia nella ricerca di soluzioni tecnologiche e di servizi per i nostri partner e clienti. Nei mesi passati abbiamo identificato e selezionato i partner più affidabili per trovare soluzioni idonee alla riapertura degli stadi e alla fruizione da parte del pubblico degli eventi sportivi. Siamo molto soddisfatti di aver trovato come sempre in Udinese Calcio un partner che si mette in gioco insieme a noi, desideroso di testare una soluzione che potrebbe portare a medio-breve termine a riaprire al pubblico in sicurezza gli stadi e tutti gli eventi sportivi”.

Alessandro Giacomini (Managing Director di Infront Italy)

“Siamo reduci dal successo dei Mondiali di Sci di Cortina dove “Human Mobility”, soluzione di Health and Safety integrata nel nostro ecosistema digitale da IQUII, è stata il riferimento per garantire la sicurezza degli operatori, degli atleti e degli ospiti ammessi alle diverse zone. È una soluzione già testata in oltre 16 paesi del mondo, in 9 diverse lingue e adottata dall’azienda italiana a maggior capitalizzazione di Borsa in tutti i suoi teatri operativi. La nostra esperienza è a disposizione dell’intera industria dello Sport e dell’Entertainment per supportare la ripresa controllata delle attività”.

Stefano Achermann (CEO di Be Shaping the Future)

“I social distancing wearable sono un esperimento che ha permesso di monitorare con successo i Campionati del Mondo di sci alpino di Cortina d’Ampezzo dove i badge sono stati indossati da 3500 addetti ai lavori e dai 600 atleti presenti sul posto. Abbiamo non solo monitorato il social distancing secondo i parametri dispositivi, ma abbiamo potuto anche integrare i dati relativi ai tamponi effettuati, alla loro positività incrociata con la richiesta di accreditamento e il controllo delle aree di accesso in relazione alle varie autorizzazioni, il tutto nel pieno rispetto della privacy. I dispositivi di “Human Mobility”, all’interno della nostra Sport Experience Platform, potrebbero essere la soluzione da adottare da tutto il sistema globale degli eventi sportivi, nell’attesa che la situazione socio sanitaria si normalizzi”.

Fabio Lalli (Chief Business & Innovation Officer di IQUII)

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