La Superlega si sfalda ma Andrea Agnelli dice: "Il progetto va avanti"



Il progetto Superlega si è ridimensionato drasticamente in poco più di due giorni. 

Cinque squadre inglesi hanno annunciato il ritiro dalle neonata lega calcistica europea sull'onda delle proteste da parte dei tifosi e il pressing di Boris Johnson.

Anche una delle tre italiane si sfila. L'Inter ha fatto sapere che "Il progetto della Superlega allo stato attuale non è più ritenuto di nostro interesse".

Il Barcellona tentenna e annuncia che sottoporrà ai suoi soci l'approvazione dell'ingresso nella Super League.

In un'intervista rilasciata a Repubblica, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha dichiarato: "Il progetto va avanti, sì al dialogo con UEFA e FIFA. Abbiamo fiducia nella bontà della nostra iniziativa che crediamo avrà successo nel breve periodo. Teniamo il dialogo aperto con Uefa e Fifa perché, come previsto dal trattato Ue, il progetto porterà a veder riconoscere un nostro diritto. Auspichiamo di dialogare con loro ed abbiamo scritto ai loro presidenti. Valuteremo le loro proposte se ce le faranno, ma la Superlega va avanti comunque".

Nella tarda serata di ieri il comunicato della Superlega che recita: "La European Super League è convinta che l'attuale status quo del calcio europeo necessiti di un cambiamento. Proponiamo una nuova competizione europea perché il sistema esistente non funziona. L'obiettivo della nostra proposta è quello di permettere allo sport di evolvere e allo stesso tempo generare risorse e stabilità per l'intera piramide calcistica, compresi gli aiuti per superare le difficoltà finanziarie a cui è andata incontro l'intera comunità calcistica a causa della pandemia. Inoltre, la nostra proposta fornirebbe agli stakeholder del calcio contributi di solidarietà significativamente migliorati". 

"Nonostante l'annunciata uscita dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa delle pressioni esercitate su di loro - aggiunge la nota -, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente conforme alle leggi e ai regolamenti europei, come è stato dimostrato oggi da una decisione del tribunale che tutela la Super League dalle azioni di terzi". "Alla luce delle circostanze attuali - conclude -, valuteremo i passi più opportuni per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i contributi di solidarietà per l'intera comunità calcistica".

In una nota ufficiale, il presidente della Uefa Ceferin commenta la notizia delle squadre ritiratesi dal progetto della Superlega: "Ma adesso sono tornati in gruppo e so che hanno tanto da offrire, non solo alle nostre competizioni, ma all'intero calcio europeo. La cosa importante adesso è andare avanti insieme e ricostruire l'unità di cui godeva prima questo sport"

Oltre al coro di disappunto giunto da allenatori, calciatori, addetti ai lavori, anche i i tifosi della Juventus hanno espresso la loro contrarietà al progett Superlega. "La nostra storia non va infangata, barattata e commercializzata", si legge su uno striscione del Viking, gruppo ultrà bianconero, comparso sui cancelli dell'Allianz Stadium. "Noi siamo la Juventus Fc. No alla Superlega...Vergognati!", si legge ancora sullo striscione, chiaro riferimento al presidente del club bianconero Andrea Agnelli.

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