Quanto vale la nuova Champions League: i ricavi per le italiane

 


La nuova Champions League che ha preso forma con i sorteggi sarà sicuramente più imprevedibile e appassionante, ma anche più ricca. È questo, infatti, uno dei motivi che si celano dietro la riforma messa in atto dalla UEFA, che ha deciso di eliminare la fase a gironi dando vita a un nuovo regolamento propedeutico a vedere più sfide fra grandi club sin dall’inizio della competizione. Il massimo organismo del calcio europeo, inoltre, ha alzato di parecchio il montepremi rispetto alle precedenti edizioni. La cifra distribuita fra i vari club sarà di 2,47 miliardi di euro.

Si parte, innanzitutto, dal bonus per la partecipazione alla prima fase, che rappresenta un ricavo minimo, nel senso che verrà incassato da ogni club: l’assegno è di 18,62 milioni di euro. Si passa, poi, ai bonus per i risultati: ogni vittoria nella nuova Champions porta 2,1 milioni di euro nelle casse dei club, mentre ogni pareggio vale 700.000 euro. Queste sono cifre leggermente più basse rispetto a prima, che però vengono compensate dal terzo criterio introdotto, ovvero i bonus del pilastro value. Parliamo di un accorpamento – pensato dalla UEFA – fra market pool (ovvero il valore del mercato dei diritti televisivi) e il ranking storico dei diversi club. 

Passiamo, adesso, ad analizzare i singoli guadagni di ogni club italiano che parteciperà alla nuova Champions League. Ricordiamo che la Serie A ha qualificato cinque squadre, visto che si è piazzata al primo posto nel ranking della scorsa stagione, grazie anche agli ottimi percorsi di Atalanta e Roma in Europa League, oltre che della Fiorentina in Conference League. Le squadre qualificate sono Inter, Juventus, Milan, Atalanta e la sorpresa Bologna, che ha chiuso al quinto posto nell’ultimo campionato di Serie A.

Partiamo dall’Inter. La squadra ha sfiorato il successo solo due stagioni fa, perdendo in finale contro il Manchester City, e quest’anno punta a ripetere l’impresa: sul percorso dei nerazzurri e non solo è possibile avanzare un pronostico leggendo di più e utilizzando il bonus scommesse Goldbet o qualche altro disponibile sui siti di scommesse. 

Ebbene, la squadra di Simone Inzaghi – forte anche dei risultati recenti – è l’italiana che incasserà di più in quanto a cifra minima, visto che verranno versati circa 50 milioni di euro, per la precisione 50,28 milioni.

Subito dietro troviamo la Juventus, un milione in meno visto che è leggermente più bassa la quota minima europea, legata al mercato dei diritti tv europei. I bianconeri guadagneranno 49,31 milioni nell’anno del loro ritorno in Champions League dopo l’esilio della scorsa stagione, dovuto all’esclusione della UEFA in seguito allo scandalo scommesse costato anche una penalizzazione in Serie A.

A seguire, poi, troviamo l’Atalanta vincitrice dell’ultima Europa League in una storica finale contro il Bayer Leverkusen: i bergamaschi sono stati capaci di battere una squadra che fino a quel momento non aveva mai perso in stagione. La Dea incasserà 44,84 milioni di euro. 

Il Milan, che due anni fa è arrivato in semifinale arrendendosi proprio all’Inter, toccherà invece quota 40,36 milioni di euro e spera di poter ripetere i fasti del passato, vista la storia gloriosa che contraddistingue i rossoneri in questa competizione.

Chiude il Bologna, che guadagnerà “solo” 29,79 milioni di euro. Per i felsinei è la prima volta in Champions League e ovviamente avranno tutto da guadagnare e tanta voglia di stupire.


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