WNBA, passi avanti sul nuovo CBA: primo segnale positivo verso un accordo

 

La trattativa tra WNBA e WNBPA compie un passo significativo verso un possibile accordo sul nuovo Collective Bargaining Agreement (CBA). Per la prima volta dall’inizio del negoziato, emergono report che indicano una risposta positiva a una proposta avanzata dalla lega, aprendo la porta a una chiusura delle discussioni entro la scadenza del 31 novembre, evitando così lo spettro di un lockout.

Al centro del confronto rimane il tema cruciale del revenue sharing, elemento sul quale le due parti mantengono posizioni distanti. La commissioner Cathy Engelbert e il front office WNBA hanno espresso riserve sull’introduzione di un modello più aggressivo di condivisione dei ricavi, sottolineando che una percentuale troppo ampia destinata alle giocatrici potrebbe mettere a rischio la stabilità economica di lungo periodo della lega, ancora in fase di crescita e consolidamento.

Dall’altro lato, l’associazione giocatrici ribadisce che la mancanza di trasparenza finanziaria negli anni precedenti ha limitato la loro capacità di valutare con precisione la salute economica della lega e, di conseguenza, di formulare richieste adeguatamente calibrate. Le atlete considerano il revenue sharing un passaggio indispensabile per un futuro sostenibile, soprattutto alla luce dell’impennata di ascolti, sponsor e visibilità registrata nelle ultime stagioni.

La novità più rilevante di queste ore è tuttavia il cambio di tono nei resoconti del negoziato: per la prima volta si parla di un’apertura concreta, un segnale che potrebbe accelerare la definizione del nuovo contratto collettivo. Con la deadline che si avvicina e con la lega impegnata a capitalizzare un momento storico di crescita economica e mediatica, un accordo rapido diventerebbe strategico per entrambe le parti.

Le prossime settimane saranno decisive: se il dialogo proseguirà su questa traiettoria, la WNBA potrebbe chiudere uno dei CBA più importanti della sua storia recente senza passare attraverso un periodo di stallo operativo.

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