Novità per le società di calcio professionistiche in materia di diritto societario e di diritto contabile introdotte dal Decreto-legge 91/14 - TERZA PARTE

di Claudio Sottoriva
Professore Aggregato di Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano

TERZA PARTE 3/3

Il problema ancora irrisolto del trattamento fiscale rilevante ai fini IRAP delle plusvalenze “da calciomercato”

Si segnala, da ultimo, che non è stata tutt’ora definita compiutamente la problematica relativa al corretto trattamento fiscale delle plusvalenze da calciomercato avuto riguarda alla loro imponibilità o non imponibilità ai fini dell’imposta IRAP.

In particolare, si rileva come l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 37/E (“Questioni fiscali di interesse delle società sportive, emerse nel corso delle riunioni del Tavolo tecnico tra Agenzia delle Entrate e rappresentanti della Federazione Italiana Giuoco Calcio e delle Leghe Nazionali Professionisti” ) del 20 dicembre 2013, abbia analizzato – tra l’altro - il regime fiscale, ai fini Ires e Irap, dei costi sostenuti dalle società sportive e, conseguentemente, della ricaduta, ai fini Irpef, di tali spese sul reddito dei calciatori professionisti ed altre questioni fiscali senza – tuttavia – esprimersi avuto riguardo al trattamento fiscale delle plusvalenze da calciomercato. In tema si segnala che sono tutt’ora pendenti a vari gradi di giudizio presso le competenti Commissioni Tributarie numerosi contenziosi che vedono interessati numerosi football clubs professionistici. In particolare si segnala che la Commissione Tributaria Regionale del Lazio in data 17 maggio 2011, con sentenza depositata in data 22 giugno 2011, ha accolto il ricorso della S.S. Lazio S.p.A. ed ha annullato gli avvisi di accertamento in precedenza emessi dall’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Lazio (Ufficio Roma 3). In data 24 settembre 2012 l’Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione; la società di calcio si è costituita proponendo controricorso per contestare le pretese dell’Agenzia. 

Ad oggi, il Ministero dell’economia e delle finanze ha richiesto apposito parere in merito al Consiglio di Stato rilasciato in data 24 ottobre 2012*. La tematica appare quindi tutt’ora assolutamente non definita**.

FINE TERZA E ULTIMA PARTE


Claudio Sottoriva
Professore Aggregato di Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano


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