Conferenza stampa di presentazione del futuro stadio dell'AS Roma

ITALO ZANZI
Grazie per essere qui, siamo molto felici di fare questo storico annuncio legato al nostro futuro stadio. Vorrei ringraziare la Disney per questo ritiro invernale: siamo davvero orgogliosi di aver sottoscritto un partenariato pluriennale con loro.
Roma, storicamente, è una città di stadi e di impianti sportivi: pensiamo al Colosseo e allo Stadio Olimpico. Con la conferenza di oggi siamo orgogliosi di annunciare la futura casa della Roma: uno stadio che non sarà secondo a nessuno.
C’è ancora molto lavoro da svolgere e ulteriori dettagli saranno rivelati nei prossimi mesi. Oggi, però, siamo contenti di annunciare questa nuova struttura. La sede individuata è quella di Tor di Valle ed è il risultato di un processo paziente e professionale per il quale ci siamo avvalsi dell’azienda Cushman & Wakefield. La nostra previsione è quella di inaugurare lo stadio nel corso della stagione 2016/17.
Possiamo anticipare che la capienza sarà di 55-60 mila spettatori, sufficiente per disputare una finale di Champions e ideale per rendere speciale l’esperienza del pubblico, garantendo una certa vicinanza e intimità.
Inoltre, vogliamo sottolineare che lo stadio sarà finanaziato privatamente con l’ausilio della legislazione esistente.
E infine siamo lieti di annunciare che il responsabile del progetto sarà il gruppo Parsitalia rappresentato da Luca Parnasi.


PALLOTTA
Grazie e buon pomeriggio. Questo è un bellissimo ed entusiasmante pomeriggio per tutti i tifosi giallorossi e per la stessa città di Roma. L'annuncio di oggi rientra nel progetto più ampio della nostra proprietà che è quello di rendere la Roma un club competitivo ai massimi livelli, per un termine il più lungo possibile. L'annuncio di oggi è frutto di un lungo processo di lavoro e di un serio impegno da parte della proprietà, oltre ad essere un segnale di fiducia nei confronti dell'Italia in un momento economico non semplice per il paese. Noi come AS Roma siamo poi stati fortunati ad aver incontrato in questo progetto un partner così speciale come il gruppo Parnasi con il quale intendiamo mantenere in futuro non solo un legame commerciale ma anche una lunga amicizia.

Perché la Roma a Disney? Perché Disney è uno dei brand più importanti al mondo orami non solo nel campo dell'intrattenimento ma ormai, in seguito all'accordo con ESPN, anche in quello sportivo. Per noi la Disney è un partner di vitale importanza e siamo quindi lieti di essere legati a loro per almeno i prossimi sette anni. Per la Roma questo accordo pluriennale con loro è un passo fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo che è quello di far diventare l'AS Roma un brand di respiro mondiale. Da questo punto di vista, solo per fare un esempio, il merchandising giallorosso sarà venduto in futuro anche nei negozi Disney con la speranza che nei prossimi anni le nuove generazioni di bambini americani sceglieranno la Roma come squadra del cuore.

Totti nel nuovo stadio? Io spero che sia proprio lui a segnare li il primo gol nel nuovo stadio!
Che grado di importanza ha avuto lo stadio nel progetto globale della nuova proprietà? Il nostro primo criterio, una volta arrivati a Roma è stato quello di portare dentro la società un management di grande professionalità e questo traguardo è stato raggiunto scegliendo subito un team di dirigenti importanti come Baldini, Sabatini e Fenucci, a cui adesso si aggiunge Zanzi. Poi abbiamo cercato di costruire una squadra all'altezza e competitiva sul campo, altrimenti lo stadio non avrebbe potuto fare la differenza. Del resto, come ha detto anche capitan Totti, i nostri tifosi meritano uno stadio che sia loro. Si tratta in poche parole di innescare un circolo virtuoso in tal senso.

PARNASI
Mi presento, sono Luca Parnasi l’amministratore del gruppo Parsitalia. Prima di iniziare vorrei ringraziare tutti: il presidente Pallotta, il futuro CEO Italo Zanzi e quello uscente, Mark Pannes, per aver concesso a me e al mio partner Lombardo di essere qui e di partecipare a una simile iniziativa. Sono orgoglioso e onorato di essere qui: questo è un progetto di importanza vitale per Roma, in un momento di crisi economica grave dell’Italia. Oltre mille persone saranno impiegate per ventiquattro mesi nel nostro progetto: ci saranno risvolti economici molto rilevanti. Il ringraziamento va al Comune di Roma, alla regione Lazio e a tutte le istituzioni italiane che in questo modo hanno dato un segnale importante e che hanno dimostrato che in Italia è possibile portare avanti progetti di simile portata. Non ci resta che rimboccarci le maniche E iniziare a lavorare. Per me è un onore un sogno portare avanti questo progetto: per un giovane romano è il massimo. L’accordo? È esclusivo allo sviluppo dell’area: avremo un ruolo di project management della struttura. Parnasi

Il nostro piano relativo all'area di Tor di Valle inizialmente era molto più ampio, ma lo abbiamo ridotto proprio in funzione del progetto dello stadio. Il progetto del futuro stadio dell'AS Roma sarà fatto rispettando tutte le normative vigenti e sarà quindi posto al vaglio di tutte le autorità competenti che potranno valutare in maniera trasparente le nostre intenzioni.

TOTTI
A nome della città di Roma ringrazio chi ha permesso il coronamento di un sogno che tutti i tifosi della Roma hanno da tempo. I nostri tifosi meritano uno stadio tutto loro, tutto giallorosso, per centrare obiettivi importanti, perché penso sia doveroso avere una struttura di nostra proprietà. Da capitano il ringraziamento va a Parnasi e a Pallotta per questo splendido sogno che presto realizzeremo.

La conferenza di Claudio Fenucci e del sindaco Gianni Alemanno a Trigoria:

FENUCCI
Oggi presentiamo l’area del nuovo stadio della Roma: Tor di Valle. Queste iniziative sono un’ottima occasione per il calcio italiano, dato che i nostri impianti sono tra i più vecchi d’Europa e nuove edificazioni porterebbero vantaggi economici ai club e la possibilità di raggiungere i livelli top degli altri club europei. Vogliamo che il tifoso viva la gara al meglio, ma che questa non rappresenti la centralità della vita dello stadio. Abbiamo esaminato più di cento aree, grazie alla collaborazione del Comune abbiamo ristretto il numero e alla fine la scelta è caduta su Tor di Valle. Questo progetto rappresenta la base per lo sviluppo futuro della Roma.

Un modello da seguire? Non esiste uno in particolare. Sarà un impianto unico, non si ispirerà ad altri, ma certamente terrà conto delle esperienze altrui. Quanto può aumentare il fatturato? Difficile dare numeri precisi, ma prendendo spunto dai club che hanno uno stadio di proprietà, il fatturato può raddoppiare dal 30% al 60%. L’incremento è certo. Costi di realizzazione? Siamo ancora nella fase embrionale, non è possibile dare cifre precise al momento. Si può dire che per ogni nuovo stadio il costo di ogni singolo posto si aggira sui 3000, 3500 euro. Nome dell’impianto? Come per altri stadi europei, ci sarà la possibilità di vendere i diritti alle società interessate. Stagione 2016-2017 obiettivo ambizioso? Siamo convinti di potercela fare, pure senza la legge sugli stadi. Anche se l’approvazione della stessa darebbe un vantaggio indiscusso a tutto il calcio italiano. La squadra avrebbe un centro tecnico vicino lo stadio? Non abbiamo ancora ragionato su questo, ma si può ipotizzare che gli uffici dirigenziali verranno spostati lì.

ALEMANNO
Sono quattro anni e mezzo che parliamo di questo nuovo stadio per la Roma e finalmente si è arrivati a un punto di svolta. È un momento molto atteso per la Società giallorossa, ma anche per la città di Roma. Il fatto che si realizzi uno stadio grazie al lavoro di una proprietà americana, è un messaggio potente per il marketing della nostra città. Significa che anche qui si può investire bene. Abbiamo cercato di dare al club tutte le informazioni necessarie per la scelta migliore e l’abbiamo accompagnata con piacere in questo percorso. Il progetto non potrà andare avanti se l’area non sarà riqualificata e migliorata notevolmente sia dal punto di vista ambientale, che per le infrastrutture. Le espansioni edilistiche sono già previste dal piano regolatore, lo stadio si inserisce in questo processo. Contiamo di concludere l’iter burocratico in un anno, ma se venisse approvata la legge sugli stadi contiamo di farcela in otto mesi. Dodici mesi un obiettivo difficile da raggiungere? È ambizioso, ma si può fare. Roma Capitale darà tutto l’appoggio necessario alla Roma. Posso assicurare che il tutto verrà fatto con la massima trasparenza, anche se la giunta dovesse cambiare. Il progetto dello stadio della Lazio? Me lo aspetto, ma al momento non ci è arrivato nulla.

Fonte: asroma.it

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