Stadio, sviluppo del settore giovanile e lotta al razzismo. Alla scoperta del Monza targato Anthony Armstrong Emery

Lo scorso Giugno avevamo pubblicato un articolo che parlava dei magnati stranieri che investivano nel calcio italiano (http://www.sportbusinessmanagement.it/2013/06/cosa-spinge-i-magnati-stranieri-ad.html) e oltre agli esempi citati in quell’articolo, ci era sfuggito un altro esempio, quello dell’AC Monza Brianza.
L’AC Monza Brianza, squadra che milita in Lega Pro Seconda Divisione, da Maggio 2013 ha una nuova proprietà rappresentata dall’unico azionista Anthony Armostrong Emery, imprenditore edile anglo-brasiliano, proprietario di una delle più grandi aziende d’ingegneria civile con 1500 dipendenti in tutto il mondo. Armstrong ha rilevato le quote societarie che prima appartenevano a una cordata che aveva come socio maggioritario l’ex giocatore del Milan Clarence Seedorf.

Ieri la Gazzetta dello Sport ha pubblicato un’intervista, dove il Presidente Armstrong ha dichiarato i propri progetti e le proprie ambizioni per L’AC Monza Brianza. Nell’intervista spiega di aver riorganizzato la società dal punto di vista dell’assetto e dell’organigramma, di aver risanato i conti e come ogni proprietario estero che si rispetti, ha dichiarato di essere intenzionato ad investire su uno stadio più moderno.
Un volta raggiunto l’accordo con il Comune verranno fatti interventi che riguarderanno il campo da gioco con un terreno in erba sintetica, e la copertura della curva sud attraverso una tendostruttura. Inoltre dovrebbero essere fatte modifiche che riguarderebbero le aree sottostanti la tribuna centrale, permettendo l’avvicinamento del settore distinti al campo, questo consentirebbe la realizzazione di spazi per feste, e concerti nel retro.

Dal punto di vista tecnico la strategia è di investire nel vivaio, così da ricorrere il meno possibile all’acquisizione di giocatori appartenenti ad altre società. L’obiettivo è di creare un vivaio internazionale che possa contrastare la supremazia di Milan e Inter.

L’imprenditore edile si è dimostrato molto sensibile sulla questione razzismo, ideando una campagna anti-razzismo che ha come slogan "I Want you to stop racism";. L’idea è nata dopo le vicende che hanno avuto come vittima il Ministro Kyenge, così Armostrong ha deciso di rinunciare allo sponsor sulla maglia e di mettere la scritta “Stop racism”.

Armostrong fino ad ora ha investito 5 milioni di euro, ma se l’obiettivo è di arrivare in Serie B entro i prossimi 5 anni, l’impiego di altre risorse sarà fondamentale, considerando i pochi ricavi che le categorie di Lega Pro permettono di ottenere.

Fabrizio Tarzia

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