Marcel Vupis (SC) definisce irrituale e pericoloso che i calciatori dialoghino con gli ultras durante i match

In seguito ai fatti avvenuti in occasione del match di Europa League tra Roma e Fiorentina, dove una delegazione di calciatori della Roma guidati da Totti, si è avvicinata ai tifosi per un chiarimento, il neo responsabile sport nazionale di “Scelta Civica”, Marcel Vulpis definisce "assolutamente irrituale, oltre che pericoloso" quello che è accaduto all'Olimpico di Roma.
“Mai più sotto le curve. Sul delicato rapporto tra tifosi/curve e giocatori è necessario arrivare ad una cornice regolamentare studiata e realizzata congiuntamente da FIGC e Lega, nel rispetto dell’autonomia dello sport. Al Viminale tocca, piuttosto, il monitoraggio puntuale di tutti quei comportamenti anomali, presenti e futuri, di frange di tifoserie, che chiedono, talvolta, con metodi non ortodossi, una legittimazione di cui non comprendiamo l’esigenza.
Ciò che è avvenuto all’Olimpico - ha proseguito Vulpis - è assolutamente irrituale, oltre che pericoloso. Non si comprendono le ragioni per cui dei calciatori professionisti debbano fornire spiegazioni dal vivo, sotto la curva, a quattro rappresentanti della tifoseria organizzata giallorossa, a cavalcioni sulle vetrate divisorie dello stadio (di proprietà , tra l’altro, della CONI Servizi SpA). Alla società gestita da Italo Zanzi e Mauro Baldissoni (rispettivamente ceo e direttore generale AS Roma) chiediamo, nel futuro, un maggior controllo dei propri tesserati, perché, da troppo tempo, nei diversi stadi italiani, assistiamo stancamente ad episodi come questo. Tutto questo è intollerabile, soprattutto se si pensa all’immagine del calcio italiano all’estero nella sua globalità "
Giuseppe Berardi
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