Project financing, naming rights e multifunzionalità le chiavi principali per lo sviluppo degli impianti sportivi

Nei giorni scorsi si è tenuto un convegno nell’Aula Rogers del Politecnico di Milano dal titolo "Sviluppo e valorizzazione degli impianti sportivi".

L’iniziativa è legata alla convenzione operativa stipulata lo scorso 30 settembre tra la Federcalcio e il Politecnico di Milano finalizzata alla creazione di un vero e proprio laboratorio tecnico permanente, in grado di costituire un punto di riferimento per chi intende investire in un nuovo impianto o riqualificarne uno già esistente.

Presente all'evento il Responsabile del Centro Studi, Iniziative Speciali e Responsabilità Sociale d’Impresa della FIGC Niccolò Donna che ha evidenziato la necessità di investire nell’impiantistica per colmare al più presto il gap con Paesi come Germania e Inghilterra e per poter tornare a competere ad armi pari con i top club europei.

“Per creare un nuovo modello italiano – ha spiegato Donna – dobbiamo prendere esempio dalle best practices estere, che hanno fatto registrare un incremento di oltre il 73% nei ricavi da stadio. La strada maestra per un miglioramento dell’impiantistica passa attraverso il project financing, il naming rights e la multifunzionalità degli stadi. E’ fondamentale poi investire nella formazione, come ha fatto la FIGC con il corso in ‘Stadia Management’ e con l’iniziativa ‘Stadia Tour’, arricchendo le competenze dei nostri manager attraverso visite guidate ad impianti calcistici all’avanguardia in Inghilterra, Spagna e Germania”.

La FIGC ha stipulato recentemente anche una convenzione con l’Istituto per il Credito Sportivo, che permetterà l’introduzione di un programma di finanziamento specifico erogato da ICS dal valore di 80 milioni di euro. Il programma sarà finalizzato al miglioramento della categoria UEFA degli stadi e ad altre tipologie di interventi infrastrutturali, compreso l’investimento per la realizzazione e l’ammodernamento dei centri sportivi federali.

Fonte FIGC

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