Global Trends Sports: analisi sui top commercial trends nel mondo dello sport

Nielsen Sports ha analizzato i 10 top commercial trends in sport nel 2016 cercando di ipotizzare quali potessero essere le aspettative in merito e le possibilità che i trend previsti si attuassero effettivamente nel 2016.
A conclusione del 2016 ne analizziamo in particolare alcuni di essi, che riscontrano un interesse più diffuso e trasversale al mondo dello sport, per verificare come ed in quali casi le aspettative si sono dimostrate fondate.

Aspettativa 1: il valore dei deal continueranno a crescere ad un ritmo stabile

A conferma di quanto atteso il nuovo accordo fra F.C. Barcellona e Rakuten. Rakuten, società giapponese di commercio elettronico, esordirà come nuovo sponsor sulla maglia del Barça blaugrana a partire dal 1° luglio 2017 per i prossimi quattro anni. Decisamente più vantaggioso il nuovo accordo con la società giapponese, che porterà nelle casse del club catalano una cifra che si aggira tra i 50 e i 60 milioni l’anno, contro i circa 33,5 milioni di Euro erogati dalla compagnia aerea Qatar Airways uscente a fine giugno 2017.

Ancora a conferma delle aspettative l’accordo da capogiro tra Chelsea e Nike che andrà a sostituire Adidas dalla prossima stagione. Se le cifre del contratto da capogiro ipotizzate intorno ai 66,5 milioni di Euro l’anno per una durata quindicinale (per un totale di 998 milioni di Euro verranno confermate, si tratterà del terzo contratto più ricco al mondo.


Aspettativa 2: i paesi emergenti continueranno ad investire massivamente nello sport

Gli investimenti cinesi ormai vanno oltre le sponsorizzazioni e mirano all’acquisizione dei club. Lo si vede con Milan e Inter, dove, ad esempio, Suning ormai è anche sponsor e appare sia su training kit che come naming del centro tecnico. Lo stesso sta accadendo in Cina, dove le squadre stanno offrendo ingaggi faraonici a top player per giocare nel Paese. Ultimi Tevez e Lavezzi, che sono tra i calciatori attualmente più pagati al mondo.
Mentre gli investimenti dal middle east sono un po’ rallentati vista la diminuzione dei prezzi del petrolio, paesi come il Messico hanno invece ripreso ad investire, puntando ad esempio sulla F1, ma anche facendo tornare la NFL a disputare eventi sul territorio nazionale.

Aspettativa 3: una ulteriore spinta alla crescita deriverà dalle nuove tecnologie e dai fantasy sports

Crescono notevolmente gli investimenti dalle aziende produttrici di fantasy sports. EA Sports rinnova la partnership con la Premier League siglando un accordo triennale: a partire dalla prossima stagione FIFA 17 avrà tutti i marchi ufficiali della Premier League.
La rivale Konami, creatrice della pluripremiata serie PES di simulazioni di calcio, ha annunciato una partnership di alto livello con l‘FC Barcelona, prima nel suo genere per un produttore di video game.
Dal lato aziende del settore tecnologia, rimane sempre in area asiatica la ZTE, che paga ben USD 4,5 mln a Cristiano Ronaldo in qualità di testimonial per il nuovo smartphone Nubia. ZTE ha presentato il Nubia Z11, smartphone Android di fascia alta con display “bezel-less” e un’elevata qualità costruttiva. Il nuovo dispositivo verrà offerto in varie configurazioni e colori, inclusa una Collector’s Edition a numero limitato con autografo di Cristiano Ronaldo.






Aspettativa 1: crescita dei fee per gli eventi/contenuti premium

Dopo il mega deal chiuso dalla Premier League nel 2015, il 2016 è stato l’anno di Bundesliga e Liga. La prima ha incrementato dell’85% i relativi
ricavi televisivi, la seconda è ritornata alla gestione centralizzata dei diritti tv, chiudendo un deal da Euro 2,65 bln.

Aspettativa 2: i top right holder svilupperanno contenuti digitali sempre più sofisticati per preservare il valore delle loro piattaforme

NBA e NFL stanno studiando soluzioni sempre più innovative per rendere fruibili i loro contenuti online, tanto da chiudere nel 2016 accordi rispettivamente con ESPN ed NBC/CBS, che prevedono investimenti per lo sviluppo congiunto di piattaforme media che rispondono a tale logica, ma che ancora non esistono.

Aspettativa 3: si svilupperanno sempre più piattaforme OTT ed indipendenti

Il 2016 è stato l’anno di lancio dell’Olympic Channel, canale streaming online degli eventi olimpici. L’obiettivo principale del servizio è quello di mantenere vivo l’interesse per tutto l’anno verso lo sport olimpico, soprattutto tra un pubblico più giovane: sarà caratterizzato da una copertura di competizioni olimpiche, così come da programmi più o meno brevi concentrati sulle storie di atleti olimpici.
È stato di recente lanciato Dugout.com, il nuovo social network del calcio che si candida ad unico portale di riferimento per i fan di calcio di tutto il mondo.
Su Dugout le squadre professionistiche e i calciatori hanno un loro canale dedicato dove caricano i contenuti, principalmente video, già presenti sugli altri profili social. Al momento non sono moltissime le squadre iscritte (in Italia solo Milan, Juventus e Roma) e i giocatori non arrivano a dieci.
Eppure il social è già stato tradotto in nove lingue, con una particolare attenzione al mercato asiatico: in particolare Cina e Indonesia dove le
prospettive di crescita sono elevate. Tutto questo va oltre lo sport ed ha conquistato anche l’entertainment, come Netflix.

Ma la notizia più recente è il lancio di un portale OTT dedicato al videogaming.
La startup francese “Blacknut” annuncia un lancio nel Q1-2017 di un servizio OTT di cloud gaming “il Netflix dei giochi”. Il target è la famiglia, non gli hardcore gamers. L’idea alla base è quella di non comprare più i giochi, ma di
affittare un servizio ed accedere ad un catalogo di giochi in streaming, sempre disponibile ed accessibile da tutti i device. Dopotutto era l’ultimo media da smaterializzare dopo video, musica e libri.

Nielsen Sports prosegue anche quest’anno nel suo intento di essere da guida sugli andamenti e le tendenze emergenti nel mondo dello sport. A breve sarà infatti disponibile il nuovo report Global Trends in Sport 2017 che fornirà insights e approfondimenti sui principali trend dell’anno appena iniziato.


Marco Nazzari

L'articolo è stato pubblicato sul numero 1 del magazine digitale b2s business to sport

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