Training a Livigno per Olimpiadi e Paralimpiadi



Nuoto, ciclismo e triathlon: tutte le medaglie olimpiche e paralimpiche costruite nell’altura di Livigno.

Paltrinieri, Viviani, Quadarella e molti altri hanno chiuso un’estate da sogno, culminata sul podio olimpico o paralimpico: l’importanza dell’allenamento in quota.

In attesa di poter ammirare sulle nevi livignasche gli eventi delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, che vedranno il Piccolo Tibet ospitare le attesissime gare di snowboard e di freestyle, continua a cementarsi il rapporto tra i Giochi e la località valtellinese. Mentre inizia il conto alla rovescia per il via della stagione invernale, infatti, Livigno può tirare le somme di un’estate a Cinque Cerchi di primissimo livello, condita da numerose medaglie Olimpiche e Paralimpiche che sono diventate realtà anche grazie all’allenamento in altura.

La lista di atleti Olimpici e Paralimpici che hanno scelto Livigno come tappa di avvicinamento alle due kermesse giapponesi è davvero nutrita, ed è anche il miglior biglietto da visita per certificare la qualità delle strutture del Piccolo Tibet e per sottolineare ancora una volta i benefici delle sedute in quota, ormai un must per tutti gli sportivi di altissimo livello. Dal nuoto al ciclismo, dal triathlon alla marcia, passando per il mezzofondo: molti tra i protagonisti dell’Olimpiade azzurra, la più vincente della nostra Storia, sono passati da qui nelle settimane precedenti all’accensione della torcia.

Impossibile non partire dalla divina, Federica Pellegrini, testimonial di Livigno e grande estimatrice del centro sportivo Aquagranda, che è riuscita a raggiungere la finale dei 200 stile libero per la quinta edizione consecutiva, iscrivendosi così in un elenco molto ristretto di campioni a Cinque Cerchi. A coronamento di un’estate perfetta, segnaliamo per Fede, la nomina a membro della Commissione atleti del CIO, ennesima riprova del suo status di leggenda anche tra i colleghi.

Sempre dal nuoto arrivano altri importanti successi, per una spedizione che ha superato i fasti di Sidney 2000, vero Rinascimento della vasca tricolore. In particolare: argento e bronzo per Gregorio Paltrinieri negli 800 e nella 10km, bronzi per Simona Quadarella negli 800 e per Federico Burdisso nei 200 delfino, e magnifico terzo posto di Tete Martinenghi nei 100 rana. Mentre un capitolo a parte meritano le staffette maschili, perché sia la 4x100 stile libero, argento, che la 4x100 mista, bronzo, hanno visto tutti gli atleti transitare da Livigno, per preparare l’assalto a Cinque Cerchi.

Oltre ai già citati Burdisso e Martinenghi, presenti anche Thomas Ceccon, Alessandro Miressi, Manuel Frigo e Santo Condorelli.

Uscendo dalla vasca e spostandoci sulle due ruote, stupendo bronzo nell’Omnium per il portabadiera e amico di Livigno, Elia Viviani, che con una rimonta da urlo si conferma sul podio 5 anni dopo il trionfo di Rio. La sua non è però la sola medaglia del ciclismo targata Piccolo Tibet, perché il compagno di squadra Simone Consonni, membro del quartetto nell’inseguimento a squadre, si è messo al collo addirittura l’oro, che i ragazzi di coach Villa hanno condito anche con il record del

Mondo. Altra Olimpiade da ricordare, anche se questa volta non in chiave azzurra, è quella dell’olandese Annemiek Van Vleuten, che nel ciclismo su strada ha portato a casa l’oro nella crono e l’argento nella prova individuale. Successi costruiti anche in questo caso grazie all’allenamento in quota.

E non finisce certo qui, grazie alle emozioni che ci hanno regalato molti altri atleti che gravitano spesso alle nostre latitudini. Da Yeman Crippa, ottimo nel mezzofondo a Letizia Paternoster; da Alice Betto, settima nel triathlon, a Giovanna Epis, protagonista nella maratona. Un intero squadrone di campioni azzurri e internazionali, che hanno scelto Livigno come tappa di avvicinamento ai Giochi giapponesi. A loro hanno fatto seguito poi anche gli atleti impegnati nelle Paralimpiadi, rimpolpando ulteriormente il medagliere del Piccolo Tibet. Oro di Veronica Yoko Plebani e bronzo di Giovanni Achenza nel triathlon, e oro dell’olandese Jetze Plat nel ciclismo su strada.

Una scorpacciata di medaglie e di grandi prestazioni, costruite anche grazie ai benefici dell’altura, che attira a Livigno il meglio dello sport globale, tanto nelle discipline estive quanto in quelle invernali. E proprio per inaugurare la prossima stagione della neve, che vedrà un nuovo appuntamento Olimpico, a Pechino, è già presente in valle la nazionale norvegese di sci di fondo, forte di campioni del calibro di Johannes Høsflot Klæbo e Therese Johaug.

Testimonianza che a Livigno esiste una sola grande stagione: quella dello sport.

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